Presentati i Mondiali Junior che si terranno a febbraio in Val di Fassa: undici titoli in dieci giorni con 500 sciatori di 52 nazioni. Liberatore: “La pista Aloch ideale per queste gare”

14 Gennaio 2019

Sul tripode dei Campionati Mondiali Junior Val di Fassa 2019 è pronto ad ardere il braciere della 38ª edizione della rassegna riservata agli atleti under 21, che ha il compito di individuare i futuri campioni dello sci alpino. A lanciare l’evento ci hanno pensato questa mattina, in occasione della conferenza stampa organizzata nella sede centrale del Gruppo Itas Assicurazioni, il presidente del Comitato Organizzatore Davide Moser, assieme all’assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni, al vicepresidente vicario della Fisi Angelo Dalpez, al presidente di Itas Fabrizio Lorenz, al Ceo di Trentino Marketing Maurizio Rossini, nonché al presidente del Coni trentino Paola Mora. Un incontro particolarmente affollato, che ha richiamato tante autorità provinciali e della Val di Fassa, a testimonianza della grande attesa che gravita attorno a questa manifestazione.

A rappresentare la propria terra sul piano sportivo c’era Federico Liberatore, slalomista di Mazzin di Fassa, che sta recuperando la forma dopo l’infortunio accusato in Coppa Europa il mese scorso. “Per un giovane – ha detto l’azzurro – prendere parte al Mondiale significa prendere coscienza per la prima volta delle proprie potenzialità e dell’impegno che gli viene richiesto. Conosco molto bene la pista Aloch e posso dire che è ideale per questo tipo di gare; come me la conosce bene anche Alex Vinatzer, che inserisco fra i favoriti nella gara di slalom”.

Manca dunque solo un mese all’inaugurazione ufficiale della competizione, che vedrà sfidarsi oltre 500 sciatori provenienti da 52 nazioni, su un programma di dieci giorni con undici titoli in palio e 33 medaglie da assegnare nelle due sedi di gara a Pozza di Fassa (comune di Sèn Jan di Fassa) e Passo San Pellegrino. La pista La Volata dal 15 al 18 gennaio ospiterà anche un’importante test event, ovvero le due discese libere di Coppa Europa femminile, in calendario per giovedì e venerdì, precedute dalle tradizionali prove cronometrate.

Dal 18 al 27 febbraio la Val di Fassa avrà quindi il compito di individuare i nuovi talenti dello sci alpino, grazie al prezioso lavoro del Comitato Organizzatore presieduto da Davide Moser, ma pure delle due società sportive responsabili degli aspetti tecnici, ovvero lo Ski Team Fassa e l’Unione sportiva Monti Pallidi. Le piste azzurre della Val di Fassa nei giorni scorsi hanno ospitato gli allenamenti dei più forti atleti al mondo, visto che dal 2006 sono centro ufficiale di preparazione della nazionale italiana e dato che, grazie al prezioso lavoro di manutenzione dei tracciati da parte delle società impianti, anche altri team di Coppa del Mondo e Coppa Europa approfittano di questi pendii per affinare gli imminenti appuntamenti agonistici.

In tempi non troppo lontani ai Campionati Mondiali Junior hanno trionfato atleti come Henrik Kristoffersen, vincitore di ben sei titoli iridati under 20, e Marcel Hirscher, che ha invece collezionato tre medaglie d’oro, mentre sia Lindsey Vonn sia Mikaela Shiffrin sono salite sul podio, ma mai sul gradino più alto. L’ultimo prodigio che hanno espresso i Campionati Mondiali Junior risponde al nome dello svizzero Marco Odermatt, che lo scorso febbraio sulle piste di casa di Davos, si è messo al collo ben cinque medaglie d’oro nelle varie discipline, un risultato storico per un campione che farà sicuramente parlare di sé nell’immediato anche in Coppa del Mondo. In chiave azzurra, proprio nella località dei Grigioni l’altoatesino Alex Vinatzer ha ottenuto un argento in slalom speciale. E lo stesso Vinatzer è sicuramente l’azzurro più atteso per la rassegna iridata trentina, anche se i nomi dei suoi compagni di avventura si conosceranno solamente pochi giorni prima dell’evento. Ogni nazione può portare al massimo 16 atleti, iscrivendo ad ogni gara al massimo quattro sciatori oltre a due di prima fascia per punteggi Fis, privilegio concesso solo alle nazioni più competitive.

Il nome della valle trentina entrerà dunque nell’aristocrazia dello sci al pari di altre località prestigiose che hanno ospitato la rassegna iridata nelle 37 edizioni passate, come Åre (Svezia), Sochi (Russia), Hafjell (Norvegia), Crans Montana, Verbier e Davos (Svizzera), Garmisch Partenkirchen (Germania), Altenmarkt e Schladming (Austria), Lake Placid (Stati Uniti) e pure Madonna di Campiglio. Tutte stazioni sciistiche che hanno fatto la storia dello sport dello sci, ospitando appuntamenti di Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi. E dal 2019 troverà spazio anche la Val di Fassa, con le sue 150 piste di tutte le difficoltà per complessivi 210 chilometri di tracciati innevati, al centro del Dolomiti Superski, il più grande comprensorio sciistico del mondo. Numeri ai quali vanno aggiunti i 56.000 posti letto disponibili.

Le competizioni tecniche (slalom speciale, slalom gigante, team event e combinata alpina) si disputeranno nello Skistadium Aloch di Pozza di Fassa, mentre le gare veloci (discesa libera, superG e combinata alpina) sulla pista La Volata di Passo San Pellegrino. Le altre venue dell’evento sono Canazei, dove è prevista la cerimonia inaugurale, Moena, dove verrà allestita la Medal Plaza, Pera di Fassa per lo ski room e Soraga, sede del Team Captains’ Meeting.

“Anche se non tutti colgono la sua importanza – ha spiegato il vicepresidente della Fisi Angelo Dalpez – questo è in tutto e per tutto un grande evento, che può essere considerato un antipasto dei Campionati del mondo di sci ospitati da Cortina nel 2021, nonché un passo decisivo per portare stabilmente in Trentino, in particolare in Val di Fassa, una seconda prova di Coppa del Mondo”. 

Presentati i Mondiali Junior che si terranno a febbraio in Val di Fassa: undici titoli in dieci giorni con 500 sciatori di 52 nazioni. Liberatore: “La pista Aloch ideale per queste gare”

14 Gennaio 2019

Sul tripode dei Campionati Mondiali Junior Val di Fassa 2019 è pronto ad ardere il braciere della 38ª edizione della rassegna riservata agli atleti under 21, che ha il compito di individuare i futuri campioni dello sci alpino. A lanciare l’evento ci hanno pensato questa mattina, in occasione della conferenza stampa organizzata nella sede centrale del Gruppo Itas Assicurazioni, il presidente del Comitato Organizzatore Davide Moser, assieme all’assessore provinciale all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni, al vicepresidente vicario della Fisi Angelo Dalpez, al presidente di Itas Fabrizio Lorenz, al Ceo di Trentino Marketing Maurizio Rossini, nonché al presidente del Coni trentino Paola Mora. Un incontro particolarmente affollato, che ha richiamato tante autorità provinciali e della Val di Fassa, a testimonianza della grande attesa che gravita attorno a questa manifestazione.

A rappresentare la propria terra sul piano sportivo c’era Federico Liberatore, slalomista di Mazzin di Fassa, che sta recuperando la forma dopo l’infortunio accusato in Coppa Europa il mese scorso. “Per un giovane – ha detto l’azzurro – prendere parte al Mondiale significa prendere coscienza per la prima volta delle proprie potenzialità e dell’impegno che gli viene richiesto. Conosco molto bene la pista Aloch e posso dire che è ideale per questo tipo di gare; come me la conosce bene anche Alex Vinatzer, che inserisco fra i favoriti nella gara di slalom”.

Manca dunque solo un mese all’inaugurazione ufficiale della competizione, che vedrà sfidarsi oltre 500 sciatori provenienti da 52 nazioni, su un programma di dieci giorni con undici titoli in palio e 33 medaglie da assegnare nelle due sedi di gara a Pozza di Fassa (comune di Sèn Jan di Fassa) e Passo San Pellegrino. La pista La Volata dal 15 al 18 gennaio ospiterà anche un’importante test event, ovvero le due discese libere di Coppa Europa femminile, in calendario per giovedì e venerdì, precedute dalle tradizionali prove cronometrate.

Dal 18 al 27 febbraio la Val di Fassa avrà quindi il compito di individuare i nuovi talenti dello sci alpino, grazie al prezioso lavoro del Comitato Organizzatore presieduto da Davide Moser, ma pure delle due società sportive responsabili degli aspetti tecnici, ovvero lo Ski Team Fassa e l’Unione sportiva Monti Pallidi. Le piste azzurre della Val di Fassa nei giorni scorsi hanno ospitato gli allenamenti dei più forti atleti al mondo, visto che dal 2006 sono centro ufficiale di preparazione della nazionale italiana e dato che, grazie al prezioso lavoro di manutenzione dei tracciati da parte delle società impianti, anche altri team di Coppa del Mondo e Coppa Europa approfittano di questi pendii per affinare gli imminenti appuntamenti agonistici.

In tempi non troppo lontani ai Campionati Mondiali Junior hanno trionfato atleti come Henrik Kristoffersen, vincitore di ben sei titoli iridati under 20, e Marcel Hirscher, che ha invece collezionato tre medaglie d’oro, mentre sia Lindsey Vonn sia Mikaela Shiffrin sono salite sul podio, ma mai sul gradino più alto. L’ultimo prodigio che hanno espresso i Campionati Mondiali Junior risponde al nome dello svizzero Marco Odermatt, che lo scorso febbraio sulle piste di casa di Davos, si è messo al collo ben cinque medaglie d’oro nelle varie discipline, un risultato storico per un campione che farà sicuramente parlare di sé nell’immediato anche in Coppa del Mondo. In chiave azzurra, proprio nella località dei Grigioni l’altoatesino Alex Vinatzer ha ottenuto un argento in slalom speciale. E lo stesso Vinatzer è sicuramente l’azzurro più atteso per la rassegna iridata trentina, anche se i nomi dei suoi compagni di avventura si conosceranno solamente pochi giorni prima dell’evento. Ogni nazione può portare al massimo 16 atleti, iscrivendo ad ogni gara al massimo quattro sciatori oltre a due di prima fascia per punteggi Fis, privilegio concesso solo alle nazioni più competitive.

Il nome della valle trentina entrerà dunque nell’aristocrazia dello sci al pari di altre località prestigiose che hanno ospitato la rassegna iridata nelle 37 edizioni passate, come Åre (Svezia), Sochi (Russia), Hafjell (Norvegia), Crans Montana, Verbier e Davos (Svizzera), Garmisch Partenkirchen (Germania), Altenmarkt e Schladming (Austria), Lake Placid (Stati Uniti) e pure Madonna di Campiglio. Tutte stazioni sciistiche che hanno fatto la storia dello sport dello sci, ospitando appuntamenti di Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi. E dal 2019 troverà spazio anche la Val di Fassa, con le sue 150 piste di tutte le difficoltà per complessivi 210 chilometri di tracciati innevati, al centro del Dolomiti Superski, il più grande comprensorio sciistico del mondo. Numeri ai quali vanno aggiunti i 56.000 posti letto disponibili.

Le competizioni tecniche (slalom speciale, slalom gigante, team event e combinata alpina) si disputeranno nello Skistadium Aloch di Pozza di Fassa, mentre le gare veloci (discesa libera, superG e combinata alpina) sulla pista La Volata di Passo San Pellegrino. Le altre venue dell’evento sono Canazei, dove è prevista la cerimonia inaugurale, Moena, dove verrà allestita la Medal Plaza, Pera di Fassa per lo ski room e Soraga, sede del Team Captains’ Meeting.

“Anche se non tutti colgono la sua importanza – ha spiegato il vicepresidente della Fisi Angelo Dalpez – questo è in tutto e per tutto un grande evento, che può essere considerato un antipasto dei Campionati del mondo di sci ospitati da Cortina nel 2021, nonché un passo decisivo per portare stabilmente in Trentino, in particolare in Val di Fassa, una seconda prova di Coppa del Mondo”.