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Brignone: “Il supergigante è la mia specialità preferita, sono felice di dimostrare la mia polivalenza”
Le parole di Federica Brignone dopo la vittoria nel supergigante femminile di Garmisch, che le consente di toccare quota 7 trionfi nella specialità in Coppa del mondo, stessa cifra dei successi ottenuti in gigante, mentre quelli in combinata sono 5. “Sono davvero soddisfatta di questo risultato – racocnta la valdostana -. Ho cercato di concentrare le mie energie che non erano tantissime solamente per la gara, c’era vento e sapevo di essere obbligata esclusivamente a far correre lo sci, senza guardare le linee migliori ma pensando solo a non fare attrito. Questo tipo di neve mi piace molto, sono arrivata al traguardo sapendo di avere fatto ciò che volevo. Ho avuto paura quando è arrivata la Huetter al traguardo, si tratta di una vittoria condivisa e siamo contente in due. Vado forte in supergigante da un po’ di tempo, in carriera mi sono sempre sentita più supergigantista che gigantista, poi è vero che nella prima fase della carriera ho raccolto maggiormente fra le porte larghe. Il supergigante è la gara che ho sempre preferito, dove la tattica prevale perchè non abbiamo la possibilità di verificare il tracciato fino alla ricognizione. Mi sento completa dal punto di vista della polivalenza, anche se mi manca lo slalom, ho dimostrato di avere le qualità per togliermi tante soddisfazioni come sto facendo. Adesso mi rilasso qualchje ora e poi ci concentreremo sull’evento più importante della stagione”.
Un po’ delusa invece Elena Curtoni decima. “Non ho ottenuto certamente il risultato che mi prefiggevo – spiega la valtellinese -. Le gare sono anche queste, ho faticato a trovare il ritmo giusto ma può succedere. Pensiamo alle prossime gare in Cina che sono molto importanti, la stagione finora è stata soddisfacente”.
Brignone: “Il supergigante è la mia specialità preferita, sono felice di dimostrare la mia polivalenza”
Le parole di Federica Brignone dopo la vittoria nel supergigante femminile di Garmisch, che le consente di toccare quota 7 trionfi nella specialità in Coppa del mondo, stessa cifra dei successi ottenuti in gigante, mentre quelli in combinata sono 5. “Sono davvero soddisfatta di questo risultato – racocnta la valdostana -. Ho cercato di concentrare le mie energie che non erano tantissime solamente per la gara, c’era vento e sapevo di essere obbligata esclusivamente a far correre lo sci, senza guardare le linee migliori ma pensando solo a non fare attrito. Questo tipo di neve mi piace molto, sono arrivata al traguardo sapendo di avere fatto ciò che volevo. Ho avuto paura quando è arrivata la Huetter al traguardo, si tratta di una vittoria condivisa e siamo contente in due. Vado forte in supergigante da un po’ di tempo, in carriera mi sono sempre sentita più supergigantista che gigantista, poi è vero che nella prima fase della carriera ho raccolto maggiormente fra le porte larghe. Il supergigante è la gara che ho sempre preferito, dove la tattica prevale perchè non abbiamo la possibilità di verificare il tracciato fino alla ricognizione. Mi sento completa dal punto di vista della polivalenza, anche se mi manca lo slalom, ho dimostrato di avere le qualità per togliermi tante soddisfazioni come sto facendo. Adesso mi rilasso qualchje ora e poi ci concentreremo sull’evento più importante della stagione”.
Un po’ delusa invece Elena Curtoni decima. “Non ho ottenuto certamente il risultato che mi prefiggevo – spiega la valtellinese -. Le gare sono anche queste, ho faticato a trovare il ritmo giusto ma può succedere. Pensiamo alle prossime gare in Cina che sono molto importanti, la stagione finora è stata soddisfacente”.