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Convegno “Sci di fondo: obiettivi futuri”, Pellegrino: “Avere ambizione e non superbia per diventare campioni”
Grande successo per il convegno “Sci di fondo: obiettivi futuri”, l’appuntamento con il mondo dello sci di fondo tenutosi per il secondo anno presso l’Abbazia di San Colombano a Bobbio (Pc), in collaborazione con il comune di Bobbio e la Scuola Tecnici Federali FISI. Si è trattata di una giornata di confronto, analisi e programmazione sul futuro di questa disciplina, all’inizio dell’importante quadriennio che si concluderà con l’appuntamento olimpico di Milano-Cortina 2026. Presenti tutti i tecnici delle squadre nazionali, hanno aperto i lavori il vicepresidente CONI Claudia Giordani e Manuela Di Centa. Nel corso della giornata sono intervenuti Paolo Rivero (“I numeri dello sport italiano, atleti e tecnici”), Luca Filipas (“Le intensità di allenamento: dalla ricerca scientifica al campo”), Markus Cramer (“L’importanza di allenarsi con le giuste intensità nelle diverse fasce di età”) e Federico Pellegrino, uomo di punta dello sci di fondo nazionale e internazionale, che ha raccontato la sua esperienza da atleta.
“L’ambizione per diventare un campione è necessaria, la superbia invece è da evitare – ha spiegato il vicecampione olimpico in carica della sprint -. Bisogna coltivare la propria competitivtò, capire quali sono gli step giusti per arrivare ad altissimo livello. Solamente a fine carriera si può capire realmente il proprio valore, un fondista diventerà protagonista attraverso la propria testa e le proprie gambe. Consiglio a tutti due cose: ricordare che si conquista la fiducia degli atleti dando continuità fra dire e fare e attraverso la comunicazione”.
Alla giornata era presente anche il Presidente FISI Flavio Roda: “Rigrazio colori che sono intervenuti e quanti stanno dando il loro contributo per questa disciplina che ha scritto pagine di storia dello sport italiano – ha dichiarato -. Usciamo da due anni particolarmente duri a causa del Covid che non hanno impedito di svolgere l’attività con la stessa intensità di prima, se non addirittura aumentata. Tutti gli allenatori delle squadre nazionali e quelli degli sci club stanno operando con grande passione, lavoreremo per arrivare preparati alle prossime Olimpiadi”.
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Convegno “Sci di fondo: obiettivi futuri”, Pellegrino: “Avere ambizione e non superbia per diventare campioni”
Grande successo per il convegno “Sci di fondo: obiettivi futuri”, l’appuntamento con il mondo dello sci di fondo tenutosi per il secondo anno presso l’Abbazia di San Colombano a Bobbio (Pc), in collaborazione con il comune di Bobbio e la Scuola Tecnici Federali FISI. Si è trattata di una giornata di confronto, analisi e programmazione sul futuro di questa disciplina, all’inizio dell’importante quadriennio che si concluderà con l’appuntamento olimpico di Milano-Cortina 2026. Presenti tutti i tecnici delle squadre nazionali, hanno aperto i lavori il vicepresidente CONI Claudia Giordani e Manuela Di Centa. Nel corso della giornata sono intervenuti Paolo Rivero (“I numeri dello sport italiano, atleti e tecnici”), Luca Filipas (“Le intensità di allenamento: dalla ricerca scientifica al campo”), Markus Cramer (“L’importanza di allenarsi con le giuste intensità nelle diverse fasce di età”) e Federico Pellegrino, uomo di punta dello sci di fondo nazionale e internazionale, che ha raccontato la sua esperienza da atleta.
“L’ambizione per diventare un campione è necessaria, la superbia invece è da evitare – ha spiegato il vicecampione olimpico in carica della sprint -. Bisogna coltivare la propria competitivtò, capire quali sono gli step giusti per arrivare ad altissimo livello. Solamente a fine carriera si può capire realmente il proprio valore, un fondista diventerà protagonista attraverso la propria testa e le proprie gambe. Consiglio a tutti due cose: ricordare che si conquista la fiducia degli atleti dando continuità fra dire e fare e attraverso la comunicazione”.
Alla giornata era presente anche il Presidente FISI Flavio Roda: “Rigrazio colori che sono intervenuti e quanti stanno dando il loro contributo per questa disciplina che ha scritto pagine di storia dello sport italiano – ha dichiarato -. Usciamo da due anni particolarmente duri a causa del Covid che non hanno impedito di svolgere l’attività con la stessa intensità di prima, se non addirittura aumentata. Tutti gli allenatori delle squadre nazionali e quelli degli sci club stanno operando con grande passione, lavoreremo per arrivare preparati alle prossime Olimpiadi”.