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Tripletta norvegese nella skiathlon di Planica, ma stavolta vince Krueger. Italiani attardati
Tripletta norvegese nella skiathlon maschile ai Mondiali di Planica. A vincere l’oro è Simen Hegstad Krueger in 1h10’54″5, che questa volta piega il talento di Johannes Hoesflot Klaebo per 12″2, oggi in argento. Alle sue spalle si è piazzato il compagno di squadra Sjur Roethe, crollato nel finale, che termina a 14″1 dal vincitore.
Giandomenico Salvadori chiude al 26/o posto con 4’53″2 di ritardo, mentre Simone Daprà è 31/o a 5’21″9. Ritirato Paolo Ventura.
Il finlandese Iivo Niskanen aveva chiuso al comando la prima fase in tecnica classica, mettendo in riga i norvegesi Klaebo, Roethe e Goldberg. 26/o posto per Giandomenico Salvadori, un po’ calato negli ultimi chilometri della prima frazione, e 34/o Simone Daprà.
Ma sin dai primi metri della frazione a tecnica libera ecco mettersi in evidenza i norvegesi, che prendono il controllo delle operazioni, insieme allo svedese Poromaa e al francese Lapierre. Il gruppo che si era formato in testa alla corsa si sfalda e se ne vanno in sei per le medaglie, tra cui quattro norge. Passa ancora un chilometro e davanti rimangono in tre: Krueger, Roethe e Klaebo si giocheranno le medaglie. Gli azzurri si mantengono attorno ai tre minuti di distacco.
Il forcing messo in atto da Krueger fa scalare dapprima Klaebo e poi anche Roethe, che accumulano via via sempre maggior distacco. Roethe crolla nel finale e Klaebo riesce a recuperare una posizione sul traguardo finale.
Tripletta norvegese nella skiathlon di Planica, ma stavolta vince Krueger. Italiani attardati
Tripletta norvegese nella skiathlon maschile ai Mondiali di Planica. A vincere l’oro è Simen Hegstad Krueger in 1h10’54″5, che questa volta piega il talento di Johannes Hoesflot Klaebo per 12″2, oggi in argento. Alle sue spalle si è piazzato il compagno di squadra Sjur Roethe, crollato nel finale, che termina a 14″1 dal vincitore.
Giandomenico Salvadori chiude al 26/o posto con 4’53″2 di ritardo, mentre Simone Daprà è 31/o a 5’21″9. Ritirato Paolo Ventura.
Il finlandese Iivo Niskanen aveva chiuso al comando la prima fase in tecnica classica, mettendo in riga i norvegesi Klaebo, Roethe e Goldberg. 26/o posto per Giandomenico Salvadori, un po’ calato negli ultimi chilometri della prima frazione, e 34/o Simone Daprà.
Ma sin dai primi metri della frazione a tecnica libera ecco mettersi in evidenza i norvegesi, che prendono il controllo delle operazioni, insieme allo svedese Poromaa e al francese Lapierre. Il gruppo che si era formato in testa alla corsa si sfalda e se ne vanno in sei per le medaglie, tra cui quattro norge. Passa ancora un chilometro e davanti rimangono in tre: Krueger, Roethe e Klaebo si giocheranno le medaglie. Gli azzurri si mantengono attorno ai tre minuti di distacco.
Il forcing messo in atto da Krueger fa scalare dapprima Klaebo e poi anche Roethe, che accumulano via via sempre maggior distacco. Roethe crolla nel finale e Klaebo riesce a recuperare una posizione sul traguardo finale.