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Goggia: “Podio del tutto inaspettato”, Bassino: “Un po’ contenta, un po’ mi brucia”, Brignone: “Pista già rovinata nella prima manche”
Podio che sorprende anche la stessa Sofia Goggia, 24 anni di Bergamo, tesserata per le Fiamme Gialle. L’azzurra ci sale per la prima volta nel gigante di Killington, a otre tre anni di distanza dal quel quarto posto nel superG ai Mondiali di Schladming che ne aveva fatto intuire il talento, poi tarpato dai molti infortuni. “Non mi aspettavo minimamente di salire sul podio – dice Goggia -, nella prima manche avevo tagliato troppo nei buchi che si erano creati sulla pista e avevo perso tempo, nella seconda sono partita spingendo il più possibile e, pur con qualche errore, è arrivato il risultato”.
“Inaspettato anche perché faccio podio in gigante, disciplina nella quale sto facendo bene – prosegue Goggia – ma dove sono meno matura rispetto al superG. Non mi gaso più di tanto per questo podio, perché so che questo sport un giorno ti fa salire alle stelle e il giorno dopo ti fa rendere conto che non vai avanti. Mi godo il primo podio e vivo alla giornata. La prossima gara è a Lake Louise e vedremo”.
“Dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene – conclude Sofia – e a me stessa, perche’ sono contenta che con quattro operazioni alle ginocchia e un trascorso difficile con gli infortuni, faccio ancora questa vita e cerco di dare il mio massimo”. “Recuperare non è stato facile, eppure sono ancora qui, e oggi agguanto il mio primo podio!”
Felice anche Marta Bassino, quarta e una delle cinque azzurre che oggi hanno fatto segnare un risultato storico: cinque nelle nove. “Siamo tutte lì, significa che il lavoro è stato fatto bene e che siamo sulla strada giusta. Chiaro che due centesimi, su una pista così me in queste condizioni, un po’ mi bruciano. D’altra parte sono sempre fra le prime e devo essere contenta. Dallo slalom di domani non mi aspetto nulla: non so nemmeno con che numero partirò. Vado in partenza e provo a sciare al meglio delle mie possibilità”.
Non contenta della propria prestazione Federica Brignone, che però vuole fare i complimenti alle compagne. “Sono contenta per Sofia, per Marta, ma la mia prestazione di oggi non mi consente di essere felice. Io sono partita con il pettorale numero 3, ma secondo me la pista era più rovinata nella prima manche che nella seconda. Nella prima non mi sono fidata a spingere fino in fondo e nella seconda ho commesso troppi errori. Domani, nello slalom, parto con il numero 31. Attaccherò a tutta per sfruttare il numero”.
Goggia: “Podio del tutto inaspettato”, Bassino: “Un po’ contenta, un po’ mi brucia”, Brignone: “Pista già rovinata nella prima manche”
Podio che sorprende anche la stessa Sofia Goggia, 24 anni di Bergamo, tesserata per le Fiamme Gialle. L’azzurra ci sale per la prima volta nel gigante di Killington, a otre tre anni di distanza dal quel quarto posto nel superG ai Mondiali di Schladming che ne aveva fatto intuire il talento, poi tarpato dai molti infortuni. “Non mi aspettavo minimamente di salire sul podio – dice Goggia -, nella prima manche avevo tagliato troppo nei buchi che si erano creati sulla pista e avevo perso tempo, nella seconda sono partita spingendo il più possibile e, pur con qualche errore, è arrivato il risultato”.
“Inaspettato anche perché faccio podio in gigante, disciplina nella quale sto facendo bene – prosegue Goggia – ma dove sono meno matura rispetto al superG. Non mi gaso più di tanto per questo podio, perché so che questo sport un giorno ti fa salire alle stelle e il giorno dopo ti fa rendere conto che non vai avanti. Mi godo il primo podio e vivo alla giornata. La prossima gara è a Lake Louise e vedremo”.
“Dedicato a tutte le persone che mi vogliono bene – conclude Sofia – e a me stessa, perche’ sono contenta che con quattro operazioni alle ginocchia e un trascorso difficile con gli infortuni, faccio ancora questa vita e cerco di dare il mio massimo”. “Recuperare non è stato facile, eppure sono ancora qui, e oggi agguanto il mio primo podio!”
Felice anche Marta Bassino, quarta e una delle cinque azzurre che oggi hanno fatto segnare un risultato storico: cinque nelle nove. “Siamo tutte lì, significa che il lavoro è stato fatto bene e che siamo sulla strada giusta. Chiaro che due centesimi, su una pista così me in queste condizioni, un po’ mi bruciano. D’altra parte sono sempre fra le prime e devo essere contenta. Dallo slalom di domani non mi aspetto nulla: non so nemmeno con che numero partirò. Vado in partenza e provo a sciare al meglio delle mie possibilità”.
Non contenta della propria prestazione Federica Brignone, che però vuole fare i complimenti alle compagne. “Sono contenta per Sofia, per Marta, ma la mia prestazione di oggi non mi consente di essere felice. Io sono partita con il pettorale numero 3, ma secondo me la pista era più rovinata nella prima manche che nella seconda. Nella prima non mi sono fidata a spingere fino in fondo e nella seconda ho commesso troppi errori. Domani, nello slalom, parto con il numero 31. Attaccherò a tutta per sfruttare il numero”.