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La prima manche di Sölden: Brignone più forte di tutte

La Coppa del mondo comincia col piede giusto per Federica Brignone: partita col pettorale numero 1 nel gigante di Sölden, ha chiuso al comando la prima manche, sciando alla grande e mettendosi temporaneamente alle spalle tutte le sue avversarie con il tempo di 58″71, nonostante i soli 18 giorni di allenamento sulle gambe dopo l’infortunio subito il 10 agosto.
Le difficili condizioni meteo, con la forte nevicata che si è abbattuta sul ghiacciaio del Rettenbach, hanno costretto gli organizzatori ad “abbassare” leggermente la partenza evitando la prima parte in piano. Così è sul muro iniziale e poi nella parte finale che la Brignone ha fatto la differenza.
Mikaela Shiffrin, campionessa olimpica in carica nella specialità, ha sciato immediatamente dopo la Brignone e nei primi intermedi ha subito perso terreno recuperando parzialmente solo nella parte finale del tracciato, ma chiudendo comunque distante 60 centesimi dall’azzurra. È accaduto lo stesso a gran parte delle atlete migliori, da Tessa Worley (terza a 40 centesimi) a Ragnhild Mowinckel (quinta a 90 centesimi).
Al contrario la tedesca Rebensburg, detentrice della coppa di specialità, è rimasta davanti alla Brignone nei primi tre intermedi arrivando anche a -19 centesimi, ma sul piano finale ha rallentato la propria azione finendo 24 centesimi dietro. Per il distacco non altissimo e per la sua qualità sarà l’avversaria più pericolosa per Federica nella seconda manche.
“La verità è che non me l’aspettavo – ha commentato Federica Brignone al termine della prima manche -. Oggi ci sono condizioni molto difficili, non si vede molto bene, la pista è bella e ghiacciata, però è tutta non omogenea, continua a muoversi, per cui il feeling sotto lo sci non è di stabilità ed è difficile lasciare le punte in giù. È quello che ho cercato di fare, ho cercato di sfruttare il numero 1 e ho cercato di spingere, mi sono sentita davvero malissimo. Nella seconda manche non avrò più il numero 1, ma il numero 30: dovrò aggiustare un po’ le linee, non potrò fare quello che voglio, ma cercherò di attaccare da cima in fondo, è un’occasione da prendersi. Come va, va: come ho detto ieri per me è già un risultato essere qui alla partenza”
Non è andata benissimo alle altre azzurre del primo e del secondo gruppo: Irene Curtoni è finita a oltre tre secondi dalla Brignone riuscendo comunque a qualificarsi per la seconda manche con il 21° tempo, Marta Bassino e Francesca Marsaglia (al rientro dopo il lungo stop) non sono riuscite a concludere la prova, come del resto anche Karoline Pichler (che era ferma da due anni). “Purtroppo per me è finita subito, sono decisamente arrabbiata – ha spiegato la Bassino -. Non ho niente da dire perché ho fatto davvero poche porte. Credo di aver girato un po’ i piedi perché ero un filo lunga e da lì poi era tutto un po’ mosso e sono scivolata. Si guarda avanti? È l’unica cosa da fare inutile piangersi addosso”.
Tra la giovani, fa meglio di tutte l’esordiente Lara Della Mea che ha chiuso al 43° posto a 4″98 dalla Brignone, mentre l’altra debuttante Elena Sandulli ha concluso la prova con il 55° tempo a +6″17. Roberta Midali e Luisa Bertani occupano rispettivamente la 47esima e la 62esima posizione.
Ecco le 30 qualificate alla seconda manche con i rispettivi tempi.
1 BRIGNONE Federica 1990 ITA 58″71
2 REBENSBURG Viktoria 1989 GER 58″95
3 WORLEY Tessa 1989 FRA 59″11
4 SHIFFRIN Mikaela 1995 USA 59″31
5 MOWINCKEL Ragnhild 1992 NOR 59″61
6 BRUNNER Stephanie 1994 AUT 59″65
7 HOLDENER Wendy 1993 SUI 1’00″43
8 LYSDAHL Kristin 1996 NOR 1’00″58
9 HECTOR Sara 1992 SWE 1’00″62
10 GUT Lara 1991 SUI 1’00″66
11 HANSDOTTER Frida 1985 SWE 1’00″73
12 MUGNIER Adeline 1992 FRA 1’01″07
13 HAUGEN Kristine Gjelsten 1992 NOR 1’01″14
14 HROVAT Meta 1998 SLO 1’01″16
15 GISIN Michelle 1993 SUI 1’01″19
16 RESCH Stephanie 1995 1’01″26
17 VEITH Anna 1989 AUT 1’01″31
18 SCHILD Bernadette 1990 AUT 1’01″32
19 VLHOVA Petra 1995 SVK 1’01″33
20 WEIRATHER Tina 1989 LIE 1’01″77
21 LIENSBERGER Katharina 1997 AUT 1’01″79
21 CURTONI Irene 1985 ITA 1’01″79
23 BARIOZ Taina 1988 FRA 1’01″81
24 GRENIER Valerie 1996 CAN 1’01″85
24 STJERNESUND Thea Louise 1996 NOR 1’01″85
26 TRUPPE Katharina AUT 1996 1’01″97
27 ANDO Asa 1996 JPN 1’02″06
28 HAASER Ricarda 1993 AUT 1’02″13
29 ISHIKAWA Haruna 1994 JPN 1’02″14
29 BREM Eva-Maria 1988 AUT 1’02″14
Le altre azzurre:
43 DELLA MEA Lara 1999 ITA 1’03″69
47 MIDALI Roberta 1996 ITA 1’03″91
55 SANDULLI Elena 2000 ITA 1’04″88
62 BERTANI Luisa Matilde Maria 1996 ITA 1’05″84
– BASSINO Marta 1996 ITA DNF
– MARSAGLIA Francesca 1990 ITA DNF
– PICHLER Karoline 1994 ITA DNF

La prima manche di Sölden: Brignone più forte di tutte
La Coppa del mondo comincia col piede giusto per Federica Brignone: partita col pettorale numero 1 nel gigante di Sölden, ha chiuso al comando la prima manche, sciando alla grande e mettendosi temporaneamente alle spalle tutte le sue avversarie con il tempo di 58″71, nonostante i soli 18 giorni di allenamento sulle gambe dopo l’infortunio subito il 10 agosto.
Le difficili condizioni meteo, con la forte nevicata che si è abbattuta sul ghiacciaio del Rettenbach, hanno costretto gli organizzatori ad “abbassare” leggermente la partenza evitando la prima parte in piano. Così è sul muro iniziale e poi nella parte finale che la Brignone ha fatto la differenza.
Mikaela Shiffrin, campionessa olimpica in carica nella specialità, ha sciato immediatamente dopo la Brignone e nei primi intermedi ha subito perso terreno recuperando parzialmente solo nella parte finale del tracciato, ma chiudendo comunque distante 60 centesimi dall’azzurra. È accaduto lo stesso a gran parte delle atlete migliori, da Tessa Worley (terza a 40 centesimi) a Ragnhild Mowinckel (quinta a 90 centesimi).
Al contrario la tedesca Rebensburg, detentrice della coppa di specialità, è rimasta davanti alla Brignone nei primi tre intermedi arrivando anche a -19 centesimi, ma sul piano finale ha rallentato la propria azione finendo 24 centesimi dietro. Per il distacco non altissimo e per la sua qualità sarà l’avversaria più pericolosa per Federica nella seconda manche.
“La verità è che non me l’aspettavo – ha commentato Federica Brignone al termine della prima manche -. Oggi ci sono condizioni molto difficili, non si vede molto bene, la pista è bella e ghiacciata, però è tutta non omogenea, continua a muoversi, per cui il feeling sotto lo sci non è di stabilità ed è difficile lasciare le punte in giù. È quello che ho cercato di fare, ho cercato di sfruttare il numero 1 e ho cercato di spingere, mi sono sentita davvero malissimo. Nella seconda manche non avrò più il numero 1, ma il numero 30: dovrò aggiustare un po’ le linee, non potrò fare quello che voglio, ma cercherò di attaccare da cima in fondo, è un’occasione da prendersi. Come va, va: come ho detto ieri per me è già un risultato essere qui alla partenza”
Non è andata benissimo alle altre azzurre del primo e del secondo gruppo: Irene Curtoni è finita a oltre tre secondi dalla Brignone riuscendo comunque a qualificarsi per la seconda manche con il 21° tempo, Marta Bassino e Francesca Marsaglia (al rientro dopo il lungo stop) non sono riuscite a concludere la prova, come del resto anche Karoline Pichler (che era ferma da due anni). “Purtroppo per me è finita subito, sono decisamente arrabbiata – ha spiegato la Bassino -. Non ho niente da dire perché ho fatto davvero poche porte. Credo di aver girato un po’ i piedi perché ero un filo lunga e da lì poi era tutto un po’ mosso e sono scivolata. Si guarda avanti? È l’unica cosa da fare inutile piangersi addosso”.
Tra la giovani, fa meglio di tutte l’esordiente Lara Della Mea che ha chiuso al 43° posto a 4″98 dalla Brignone, mentre l’altra debuttante Elena Sandulli ha concluso la prova con il 55° tempo a +6″17. Roberta Midali e Luisa Bertani occupano rispettivamente la 47esima e la 62esima posizione.
Ecco le 30 qualificate alla seconda manche con i rispettivi tempi.
1 BRIGNONE Federica 1990 ITA 58″71
2 REBENSBURG Viktoria 1989 GER 58″95
3 WORLEY Tessa 1989 FRA 59″11
4 SHIFFRIN Mikaela 1995 USA 59″31
5 MOWINCKEL Ragnhild 1992 NOR 59″61
6 BRUNNER Stephanie 1994 AUT 59″65
7 HOLDENER Wendy 1993 SUI 1’00″43
8 LYSDAHL Kristin 1996 NOR 1’00″58
9 HECTOR Sara 1992 SWE 1’00″62
10 GUT Lara 1991 SUI 1’00″66
11 HANSDOTTER Frida 1985 SWE 1’00″73
12 MUGNIER Adeline 1992 FRA 1’01″07
13 HAUGEN Kristine Gjelsten 1992 NOR 1’01″14
14 HROVAT Meta 1998 SLO 1’01″16
15 GISIN Michelle 1993 SUI 1’01″19
16 RESCH Stephanie 1995 1’01″26
17 VEITH Anna 1989 AUT 1’01″31
18 SCHILD Bernadette 1990 AUT 1’01″32
19 VLHOVA Petra 1995 SVK 1’01″33
20 WEIRATHER Tina 1989 LIE 1’01″77
21 LIENSBERGER Katharina 1997 AUT 1’01″79
21 CURTONI Irene 1985 ITA 1’01″79
23 BARIOZ Taina 1988 FRA 1’01″81
24 GRENIER Valerie 1996 CAN 1’01″85
24 STJERNESUND Thea Louise 1996 NOR 1’01″85
26 TRUPPE Katharina AUT 1996 1’01″97
27 ANDO Asa 1996 JPN 1’02″06
28 HAASER Ricarda 1993 AUT 1’02″13
29 ISHIKAWA Haruna 1994 JPN 1’02″14
29 BREM Eva-Maria 1988 AUT 1’02″14
Le altre azzurre:
43 DELLA MEA Lara 1999 ITA 1’03″69
47 MIDALI Roberta 1996 ITA 1’03″91
55 SANDULLI Elena 2000 ITA 1’04″88
62 BERTANI Luisa Matilde Maria 1996 ITA 1’05″84
– BASSINO Marta 1996 ITA DNF
– MARSAGLIA Francesca 1990 ITA DNF
– PICHLER Karoline 1994 ITA DNF