Lele Buzzi, gioia e dolore: sesto nella discesa di Wengen, miglior risultato in carriera. Cade dopo il traguardo: frattura al piatto tibiale destro

19 Gennaio 2019

Fare la gara della vita e subito dopo avvertire un dolore enorme. Emanuele Buzzi non dimenticherà facilmente questo sabato 19 gennaio a Wengen: così forte il carabiniere 24enne non era mai andato in carriera e il sesto posto finale in discesa conferma quanto i suoi compagni più grandi hanno sempre detto e cioè che il ragazzo ha talento e presto farà grandi risultati. Lo è già questo sulla Lauberhorn ed è davvero un peccato che non possa essere soltanto un ricordo piacevole: proprio dopo la linea del traguardo, Buzzi ha perso il controllo degli sci ed è caduto finendo contro i materassi, dov’è rimasto incastrato. La gara è stata interrotta in attesa dell’elicottero che ha trasportato l’azzurro all’ospedale di Interlaken: la tac e la radiografia hanno evidenziato la frattura del piatto tibiale della gamba destra, la stessa che si infortunò nelle finali di Are dello scorso anno, anche se in quell’occasione si trattò di un edema osseo. Nei prossimi giorni Emanuele verrà sottoposto ad operazione chirurgica e sottoposto ad ulteriori accertamenti per verificare la stabilità dei legamenti. Stasera è previsto il rientro in Italia. 

In attesa degli sviluppi della situazione, resta negli occhi la gara spettacolare di Buzzi, che è partito in sordina col il quattordicesimo tempo al primo intermedio e ha recuperato una posizione dopo l’altra, fino a chiudere in sesta piazza a soli 80 centesimi da Vincent Kriechmayr, il vincitore di oggi. È lui il numero uno degli azzurri, come non gli era successo neppure in occasione dei suoi due risultati migliori, il decimo posto di Garmisch e l’undicesimo di Kitzbühel nella passata stagione, quando era finito dietro Peter Fill.

Stavolta Buzzi è davanti Christof Innerhofer e Dominik Paris, che pure non fanno una brutta gara. In particolare Inner, proprio come Buzzi, parte piano e finisce fortissimo e davanti alle telecamere esulta, anche se al suo arrivo è quarto e alla fine sarà nono a 1″06 da Kriechmayr. Dominik Paris, partito per primo, forse paga il fatto di non avere riferimenti e deve accontentarsi dell’undicesimo posto, che gli fa guadagnare punti, ma lo fa scivolare in quarta posizione nella classifica di specialità, subendo il sorpasso di Kriechmayr, e soprattutto lo allontana da Beat Feuz, oggi secondo al traguardo davanti al norvegese Kilde, e sempre più numero uno della discesa con 340 punti. Tra gli azzurri può essere soddisfatto anche Mattia Casse, 20esimo, mentre Matteo Marsaglia (34°) e Werner Heel (44°) finiscono fuori dai trenta. Domenica si chiude il programma di Wengen con lo slalom (prima manche ore 10.15, seconda ore 13.15, diretta tv Raisport ed Eurosport 2).

Ordine d’arrivo DH maschile Wengen (Sui)
1 KRIECHMAYR Vincent AUT 2:28.36 
2 FEUZ Beat SUI 2:28.50 +0.14 
3 KILDE Aleksander Aamodt NOR 2:28.62 +0.26 
4 SVINDAL Aksel Lund NOR 2:28.88 +0.52 
5 BENNETT Bryce USA 2:28.99 +0.63 
6 BUZZI Emanuele ITA 2:29.16 +0.80 
7 CAVIEZEL Mauro SUI 2:29.20 +0.84 
8 CATER Martin SLO 2:29.28 +0.92 
9 INNERHOFER Christof ITA 2:29.42 +1.06 
10 ROULIN Gilles SUI 2:29.62 +1.26 
11 PARIS Dominik ITA 2:29.63 +1.27 
12 CLAREY Johan FRA 2:29.69 +1.33 
13 THOMSEN Benjamin CAN 2:29.75 +1.39 
14 ROGER Brice FRA 2:29.82 +1.46 
14 REICHELT Hannes AUT 2:29.82 +1.46 
16 HINTERMANN Niels SUI 2:29.85 +1.49 
17 JANKA Carlo SUI 2:29.86 +1.50 
18 SCHMID Manuel GER 2:30.17 +1.81 
18 THEAUX Adrien FRA 2:30.17 +1.81  
20 CASSE Mattia ITA 2:30.42 +2.06 
21 STRIEDINGER Otmar AUT 2:30.43 +2.07 
22 JANSRUD Kjetil NOR 2:30.47 +2.11 
23 MUZATON Maxence FRA 2:30.48 +2.12 
24 GANONG Travis USA 2:30.66 +2.30 
25 BAUMANN Romed AUT 2:30.80 +2.44 
26 WALDER Christian AUT 2:30.81 +2.45 
27 KLINE Bostjan SLO 2:30.85 +2.49 
28 FERSTL Josef GER 2:30.90 +2.54 
29 SCHWAIGER Dominik GER 2:30.99 +2.63 
30 GOLDBERG Jared USA 2:31.02 +2.66

34 MARSAGLIA Matteo ITA 2:31.60 +3.24
44 HEEL Werner ITA 2:33.51 +5.15

Lele Buzzi, gioia e dolore: sesto nella discesa di Wengen, miglior risultato in carriera. Cade dopo il traguardo: frattura al piatto tibiale destro

19 Gennaio 2019

Fare la gara della vita e subito dopo avvertire un dolore enorme. Emanuele Buzzi non dimenticherà facilmente questo sabato 19 gennaio a Wengen: così forte il carabiniere 24enne non era mai andato in carriera e il sesto posto finale in discesa conferma quanto i suoi compagni più grandi hanno sempre detto e cioè che il ragazzo ha talento e presto farà grandi risultati. Lo è già questo sulla Lauberhorn ed è davvero un peccato che non possa essere soltanto un ricordo piacevole: proprio dopo la linea del traguardo, Buzzi ha perso il controllo degli sci ed è caduto finendo contro i materassi, dov’è rimasto incastrato. La gara è stata interrotta in attesa dell’elicottero che ha trasportato l’azzurro all’ospedale di Interlaken: la tac e la radiografia hanno evidenziato la frattura del piatto tibiale della gamba destra, la stessa che si infortunò nelle finali di Are dello scorso anno, anche se in quell’occasione si trattò di un edema osseo. Nei prossimi giorni Emanuele verrà sottoposto ad operazione chirurgica e sottoposto ad ulteriori accertamenti per verificare la stabilità dei legamenti. Stasera è previsto il rientro in Italia. 

In attesa degli sviluppi della situazione, resta negli occhi la gara spettacolare di Buzzi, che è partito in sordina col il quattordicesimo tempo al primo intermedio e ha recuperato una posizione dopo l’altra, fino a chiudere in sesta piazza a soli 80 centesimi da Vincent Kriechmayr, il vincitore di oggi. È lui il numero uno degli azzurri, come non gli era successo neppure in occasione dei suoi due risultati migliori, il decimo posto di Garmisch e l’undicesimo di Kitzbühel nella passata stagione, quando era finito dietro Peter Fill.

Stavolta Buzzi è davanti Christof Innerhofer e Dominik Paris, che pure non fanno una brutta gara. In particolare Inner, proprio come Buzzi, parte piano e finisce fortissimo e davanti alle telecamere esulta, anche se al suo arrivo è quarto e alla fine sarà nono a 1″06 da Kriechmayr. Dominik Paris, partito per primo, forse paga il fatto di non avere riferimenti e deve accontentarsi dell’undicesimo posto, che gli fa guadagnare punti, ma lo fa scivolare in quarta posizione nella classifica di specialità, subendo il sorpasso di Kriechmayr, e soprattutto lo allontana da Beat Feuz, oggi secondo al traguardo davanti al norvegese Kilde, e sempre più numero uno della discesa con 340 punti. Tra gli azzurri può essere soddisfatto anche Mattia Casse, 20esimo, mentre Matteo Marsaglia (34°) e Werner Heel (44°) finiscono fuori dai trenta. Domenica si chiude il programma di Wengen con lo slalom (prima manche ore 10.15, seconda ore 13.15, diretta tv Raisport ed Eurosport 2).

Ordine d’arrivo DH maschile Wengen (Sui)
1 KRIECHMAYR Vincent AUT 2:28.36 
2 FEUZ Beat SUI 2:28.50 +0.14 
3 KILDE Aleksander Aamodt NOR 2:28.62 +0.26 
4 SVINDAL Aksel Lund NOR 2:28.88 +0.52 
5 BENNETT Bryce USA 2:28.99 +0.63 
6 BUZZI Emanuele ITA 2:29.16 +0.80 
7 CAVIEZEL Mauro SUI 2:29.20 +0.84 
8 CATER Martin SLO 2:29.28 +0.92 
9 INNERHOFER Christof ITA 2:29.42 +1.06 
10 ROULIN Gilles SUI 2:29.62 +1.26 
11 PARIS Dominik ITA 2:29.63 +1.27 
12 CLAREY Johan FRA 2:29.69 +1.33 
13 THOMSEN Benjamin CAN 2:29.75 +1.39 
14 ROGER Brice FRA 2:29.82 +1.46 
14 REICHELT Hannes AUT 2:29.82 +1.46 
16 HINTERMANN Niels SUI 2:29.85 +1.49 
17 JANKA Carlo SUI 2:29.86 +1.50 
18 SCHMID Manuel GER 2:30.17 +1.81 
18 THEAUX Adrien FRA 2:30.17 +1.81  
20 CASSE Mattia ITA 2:30.42 +2.06 
21 STRIEDINGER Otmar AUT 2:30.43 +2.07 
22 JANSRUD Kjetil NOR 2:30.47 +2.11 
23 MUZATON Maxence FRA 2:30.48 +2.12 
24 GANONG Travis USA 2:30.66 +2.30 
25 BAUMANN Romed AUT 2:30.80 +2.44 
26 WALDER Christian AUT 2:30.81 +2.45 
27 KLINE Bostjan SLO 2:30.85 +2.49 
28 FERSTL Josef GER 2:30.90 +2.54 
29 SCHWAIGER Dominik GER 2:30.99 +2.63 
30 GOLDBERG Jared USA 2:31.02 +2.66

34 MARSAGLIA Matteo ITA 2:31.60 +3.24
44 HEEL Werner ITA 2:33.51 +5.15