Miracolo, leggenda, coraggio: le imprese di Goggia e Fischnaller sui quotidiani italiani

06 Febbraio 2019

Doppio argento mondiale. Sofia Goggia e Roland Fischnaller sono saliti sul podio rispettivamente nel superG e nello slalom parallelo alle rassegne iridate di sci alpino e snowboard. Le due imprese hanno avuto naturalmente ampio risalto sui quotidiani italiani.

“Il miracolo di Sofia”. La Gazzetta dello Sport ha titolato così in prima pagina, con riferimento al capolavoro della Goggia, capace di tornare subito al vertice nonostante i tre mesi di stop per infortunio. Due pagine con la cronaca della gara e con le sue dichiarazioni, più un editoriale dal titolo “La puntualità di una fuoriclasse”, nel quale la bergamasca viene accostata a campionesse del passato come Deborah Compagnoni, restando alle atlete FISI, o anche a Federica Pellegrini e Valentina Vezzali. Stessa cosa la fa il Giorno etichettando Sofia come l’erede della divina, cioè Federica Pellegrini.

SuperGoggia è il titolo a effetto che scelgono in tanti, anche il Corriere della Sera, con il gioco di parole tra il nome della specialità e quello della sciatrice. Ma l’impresa dell’azzurra lascia spazio alla fantasia. Il Corriere dello Sport mette l’accento sul piccolo rammarico: “Sofia a due centesimi dall’oro”, così come altri quotidiani, mentre Tuttosport si lascia andare con un secco “Pazzesca Sofia”. Sul giornale di Brescia è Goggia da urlo: ‘Mi sembrava di volare’, sul Centro diventa “Goggia show, un altro argento da star”, il Tirreno scrive “Sofia, sei una leggenda”, per “La Repubblica” è “Meravigliosa Sofia, l’argento sotto il segno del coraggio”. L’Eco di Bergamo, ovviamente, dà risalto all’idolo della città, sia in prima pagina (“Una Goggia fantastica, argento a due centesimi dall’oro”), che all’interno: “Goggia, una fuoriclasse d’argento”.

Spazio anche per Roland Fischnaller, soprattutto sui quotidiani sportivi. Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport sottolineano l’impresa dell’altoatesino, capace di conquistare la quinta medaglia mondiale in carriera a 38 anni.

Miracolo, leggenda, coraggio: le imprese di Goggia e Fischnaller sui quotidiani italiani

06 Febbraio 2019

Doppio argento mondiale. Sofia Goggia e Roland Fischnaller sono saliti sul podio rispettivamente nel superG e nello slalom parallelo alle rassegne iridate di sci alpino e snowboard. Le due imprese hanno avuto naturalmente ampio risalto sui quotidiani italiani.

“Il miracolo di Sofia”. La Gazzetta dello Sport ha titolato così in prima pagina, con riferimento al capolavoro della Goggia, capace di tornare subito al vertice nonostante i tre mesi di stop per infortunio. Due pagine con la cronaca della gara e con le sue dichiarazioni, più un editoriale dal titolo “La puntualità di una fuoriclasse”, nel quale la bergamasca viene accostata a campionesse del passato come Deborah Compagnoni, restando alle atlete FISI, o anche a Federica Pellegrini e Valentina Vezzali. Stessa cosa la fa il Giorno etichettando Sofia come l’erede della divina, cioè Federica Pellegrini.

SuperGoggia è il titolo a effetto che scelgono in tanti, anche il Corriere della Sera, con il gioco di parole tra il nome della specialità e quello della sciatrice. Ma l’impresa dell’azzurra lascia spazio alla fantasia. Il Corriere dello Sport mette l’accento sul piccolo rammarico: “Sofia a due centesimi dall’oro”, così come altri quotidiani, mentre Tuttosport si lascia andare con un secco “Pazzesca Sofia”. Sul giornale di Brescia è Goggia da urlo: ‘Mi sembrava di volare’, sul Centro diventa “Goggia show, un altro argento da star”, il Tirreno scrive “Sofia, sei una leggenda”, per “La Repubblica” è “Meravigliosa Sofia, l’argento sotto il segno del coraggio”. L’Eco di Bergamo, ovviamente, dà risalto all’idolo della città, sia in prima pagina (“Una Goggia fantastica, argento a due centesimi dall’oro”), che all’interno: “Goggia, una fuoriclasse d’argento”.

Spazio anche per Roland Fischnaller, soprattutto sui quotidiani sportivi. Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport sottolineano l’impresa dell’altoatesino, capace di conquistare la quinta medaglia mondiale in carriera a 38 anni.