Thoeni, Gros, Tomba ed ora Brignone: cronache di un successo tutto italiano

27 Marzo 2020

Venticinque anni dopo il trionfo di Alberto Tomba, la Coppa del mondo di sci alpino ha fatto di nuovo capolino in Italia. Merito di Federica Brignone, la prima sciatrice azzurra a riuscire in questa grandissima impresa. Con cinque vittorie ed undici podi totali, la carabiniera valdostana ha alzato al cielo l’ambita sfera di cristallo, entrando così di diritto nell’olimpo dei grandi dello sci alpino italiano. Federica ha spesso potuto contare in questa stagione sui preziosi consigli di Alberto Tomba, anche lui un grande dello sport italiano, e presente nella ristretta cerchia di coloro che hanno vinto almeno una Cdm insieme a Piero Gros e Gustavo Thoeni. Almeno una dicevamo, perchè quest’ultimo invece è riuscito a collezionare la bellezza di quattro coppe, delle quali ben tre consecutive dal 1971 al 1973. Nativo di Trafoi, frazione del comune di Stelvio, Thoeni ha onorato come meglio non poteva la bandiera italiana nel mondo, facendo anche segnare numerosi record. Primo italiano a vincere una prova di Cdm, il plurimedagliato resterà nella storia anche per avere centrato il successo nella prima combinata e nel primo slalom parallelo disputati in Coppa del Mondo, rispettivamente il 12 gennaio 1975 a Wengen e il 23 marzo successivo in Val Gardena. Proprio questo slalom della Val Gardena rimarrà indimenticabile nella mente degli appassionati, poichè gli consegnò la quarta sfera di cristallo ai danni di Franz Klammer e Ingemar Stenmark, arrivati con gli stessi punti in classifica di Thoeni all’appuntamento decisivo.

Vincitore di cinque coppe di specialità tra gigante e slalom, fu uno dei protagonisti della celebre ‘Valanga Azzurra’, espressione coniata il 7 gennaio del 1974 a Berchtesgaden, in Germania, quando ben cinque azzurri colonizzarono la top 5 del gigante. Si classificarono in rigoroso ordine Piero Gros, Gustavo Thoeni, Erwin Stricker, Helmuth Schmalzl e Tino Pietrogiovanna. Proprio quello fu uno dei dodici trionfi in Cdm di Piero Gros, vincitore del trofeo nel 1974 davanti al compagno di squadra Thoeni. Piemontese doc, il classe 1954 ha esordito nella manifestazione continentale vincendo le prime due gare alle quali ha partecipato: una chiara evidenza della sua stoffa, che gli ha permesso di detenere il primato del più giovane vincitore (18 anni) di sempre di una gara di Cdm categoria maschile. Per diversi anni tra i migliori del Circo Bianco, Gros può vantare anche tre medaglie tra Mondiali e Giochi Olimpici.

In quanto ad allori ha fatto ancora meglio Alberto Tomba, l’ultimo prima di Brignone a vincere la Cdm, precisamente nel 1995, anno in cui terminò in prima posizione anche le graduatorie di gigante e slalom, facendo salire così a quota otto il bottino personale delle coppe di specialità. Spavaldo e sicuro delle proprie qualità, Tomba è il terzo di sempre in quanto a vittorie in Cdm, ben cinquanta. Meglio di lui hanno fatto solo Ingemar Stenmark e Hermann Maier. Fa impressione anche la modalità con la quale portò a casa il trofeo, ossia con la presenza nelle sole prove tecniche, dove fece registrare ben sette vittorie consecutive nello slalom. Spaventosa anche la sua continuità: è l’unico sciatore infatti, ad aver ottenuto il successo per undici anni consecutivi in almeno una gara di Cdm (1987-1998). Amato dal grande pubblico, riuscì nell’impresa di interrompere il Festival di Sanremo del 1988: gli occhi dell’Italia erano tutti su di lui, impegnato nella seconda manche dello slalom di Calgary valevole per le Olimpiadi. Scontato l’esito finale: grande rimonta e medaglia d’oro.

Thoeni, Gros, Tomba ed ora Brignone: cronache di un successo tutto italiano

27 Marzo 2020

Venticinque anni dopo il trionfo di Alberto Tomba, la Coppa del mondo di sci alpino ha fatto di nuovo capolino in Italia. Merito di Federica Brignone, la prima sciatrice azzurra a riuscire in questa grandissima impresa. Con cinque vittorie ed undici podi totali, la carabiniera valdostana ha alzato al cielo l’ambita sfera di cristallo, entrando così di diritto nell’olimpo dei grandi dello sci alpino italiano. Federica ha spesso potuto contare in questa stagione sui preziosi consigli di Alberto Tomba, anche lui un grande dello sport italiano, e presente nella ristretta cerchia di coloro che hanno vinto almeno una Cdm insieme a Piero Gros e Gustavo Thoeni. Almeno una dicevamo, perchè quest’ultimo invece è riuscito a collezionare la bellezza di quattro coppe, delle quali ben tre consecutive dal 1971 al 1973. Nativo di Trafoi, frazione del comune di Stelvio, Thoeni ha onorato come meglio non poteva la bandiera italiana nel mondo, facendo anche segnare numerosi record. Primo italiano a vincere una prova di Cdm, il plurimedagliato resterà nella storia anche per avere centrato il successo nella prima combinata e nel primo slalom parallelo disputati in Coppa del Mondo, rispettivamente il 12 gennaio 1975 a Wengen e il 23 marzo successivo in Val Gardena. Proprio questo slalom della Val Gardena rimarrà indimenticabile nella mente degli appassionati, poichè gli consegnò la quarta sfera di cristallo ai danni di Franz Klammer e Ingemar Stenmark, arrivati con gli stessi punti in classifica di Thoeni all’appuntamento decisivo.

Vincitore di cinque coppe di specialità tra gigante e slalom, fu uno dei protagonisti della celebre ‘Valanga Azzurra’, espressione coniata il 7 gennaio del 1974 a Berchtesgaden, in Germania, quando ben cinque azzurri colonizzarono la top 5 del gigante. Si classificarono in rigoroso ordine Piero Gros, Gustavo Thoeni, Erwin Stricker, Helmuth Schmalzl e Tino Pietrogiovanna. Proprio quello fu uno dei dodici trionfi in Cdm di Piero Gros, vincitore del trofeo nel 1974 davanti al compagno di squadra Thoeni. Piemontese doc, il classe 1954 ha esordito nella manifestazione continentale vincendo le prime due gare alle quali ha partecipato: una chiara evidenza della sua stoffa, che gli ha permesso di detenere il primato del più giovane vincitore (18 anni) di sempre di una gara di Cdm categoria maschile. Per diversi anni tra i migliori del Circo Bianco, Gros può vantare anche tre medaglie tra Mondiali e Giochi Olimpici.

In quanto ad allori ha fatto ancora meglio Alberto Tomba, l’ultimo prima di Brignone a vincere la Cdm, precisamente nel 1995, anno in cui terminò in prima posizione anche le graduatorie di gigante e slalom, facendo salire così a quota otto il bottino personale delle coppe di specialità. Spavaldo e sicuro delle proprie qualità, Tomba è il terzo di sempre in quanto a vittorie in Cdm, ben cinquanta. Meglio di lui hanno fatto solo Ingemar Stenmark e Hermann Maier. Fa impressione anche la modalità con la quale portò a casa il trofeo, ossia con la presenza nelle sole prove tecniche, dove fece registrare ben sette vittorie consecutive nello slalom. Spaventosa anche la sua continuità: è l’unico sciatore infatti, ad aver ottenuto il successo per undici anni consecutivi in almeno una gara di Cdm (1987-1998). Amato dal grande pubblico, riuscì nell’impresa di interrompere il Festival di Sanremo del 1988: gli occhi dell’Italia erano tutti su di lui, impegnato nella seconda manche dello slalom di Calgary valevole per le Olimpiadi. Scontato l’esito finale: grande rimonta e medaglia d’oro.