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Elena Runggaldier si ritira: è stata la prima saltatrice italiana a vincere una medaglia iridata: “La più bella soddisfazione”
La famiglia del salto con gli sci femminile perde Elena Runggaldier. La trentenne gardenese del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica dopo avere scritto pagine importante della disciplina in Italia. Prodotto dello Sci Club Gardena, Elena proviene da una vallata dove il salto è tradizione e sin dalla carriera giovanile ha fatto intravedere notevoli mezzi tecnici, con tre medaglie conquistate ai Mondiali juniores: bronzo a Kranj (SLo) nel 2006, argento a Zakopane (Pol) nel 2008 e oro a Hinterzarten (Ger) nel 2010. L’anno successivo, nel 2011, ha raggiunto il podio anche nei Mondiali seniores, diventando la prima specialista fra uomini e donne nella storia ad andare a medaglia con il secondo posto dal trampolino HS100 di Oslo (Nor). In Coppa del mondo vanta un terzo posto nella gara a squadre mista di Lillehammer nel 2012, il suo migliore piazzamento nella classifica finale della sfera di cristallo è stata la sedicesima posizione nel 2016.
“E’ una decisione nata dal fatto che mi manca la determinazione di un tempo, ho voglia di altre cose – racconta Elena -. Penso di avere raggiunto il mio meglio, a settembre mi sposo con Francois Braud (ex combinatista francese di livello internazionale ritiratosi un anno fa, ndr). Lascio in mano ad un gruppo di ragazze promettenti, le sorelle Malsiner sapranno farsi valere, Manuela è tornata da un infortunio e aveva bisogno di ritrovare il feeling, Lara e Jessica hanno doti tecniche di primo piano. La gara che ricorderò con maggiore piacere è senz’altro quella dell’argento iridato di Oslo, quella che mi ha lasciato l’amaro in bocca il Mondiale di Lahti nel 2015. Ero nona dopo il primo salto e invece nel secondo ho sbagliato tutto. Ringrazio la Federazione che ha creduto nel salto femminile anche quando non era inserito nel programma olimpico, il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, tutti i nostri sponsor, la mia famiglia, le mie compagne di squadre e gli allenatori che mi hanno seguito in questi anni, compreso Romed Moroder che mi convinse tanti anni fa a mettermi in gioco”.
Elena Runggaldier si ritira: è stata la prima saltatrice italiana a vincere una medaglia iridata: “La più bella soddisfazione”
La famiglia del salto con gli sci femminile perde Elena Runggaldier. La trentenne gardenese del Gruppo Sciatori Fiamme Gialle ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica dopo avere scritto pagine importante della disciplina in Italia. Prodotto dello Sci Club Gardena, Elena proviene da una vallata dove il salto è tradizione e sin dalla carriera giovanile ha fatto intravedere notevoli mezzi tecnici, con tre medaglie conquistate ai Mondiali juniores: bronzo a Kranj (SLo) nel 2006, argento a Zakopane (Pol) nel 2008 e oro a Hinterzarten (Ger) nel 2010. L’anno successivo, nel 2011, ha raggiunto il podio anche nei Mondiali seniores, diventando la prima specialista fra uomini e donne nella storia ad andare a medaglia con il secondo posto dal trampolino HS100 di Oslo (Nor). In Coppa del mondo vanta un terzo posto nella gara a squadre mista di Lillehammer nel 2012, il suo migliore piazzamento nella classifica finale della sfera di cristallo è stata la sedicesima posizione nel 2016.
“E’ una decisione nata dal fatto che mi manca la determinazione di un tempo, ho voglia di altre cose – racconta Elena -. Penso di avere raggiunto il mio meglio, a settembre mi sposo con Francois Braud (ex combinatista francese di livello internazionale ritiratosi un anno fa, ndr). Lascio in mano ad un gruppo di ragazze promettenti, le sorelle Malsiner sapranno farsi valere, Manuela è tornata da un infortunio e aveva bisogno di ritrovare il feeling, Lara e Jessica hanno doti tecniche di primo piano. La gara che ricorderò con maggiore piacere è senz’altro quella dell’argento iridato di Oslo, quella che mi ha lasciato l’amaro in bocca il Mondiale di Lahti nel 2015. Ero nona dopo il primo salto e invece nel secondo ho sbagliato tutto. Ringrazio la Federazione che ha creduto nel salto femminile anche quando non era inserito nel programma olimpico, il Gruppo Sciatori Fiamme Gialle, tutti i nostri sponsor, la mia famiglia, le mie compagne di squadre e gli allenatori che mi hanno seguito in questi anni, compreso Romed Moroder che mi convinse tanti anni fa a mettermi in gioco”.