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La Marcialonga si è presentata a Milano
Tre eventi di successo, un unico nome, Marcialonga.
Oggi a Milano passerella per la 40.a Marcialonga dello sci di fondo (27 gennaio), per la settima edizione della Marcialonga Cycling Craft (26 maggio) e per l’11.a edizione della Marcialonga Running (1 settembre).
Il presidente Alfredo Weiss ha passato in rassegna i motivi di così tanto successo, con la Marcialonga “skiing” a chiudere con molto anticipo le iscrizioni dopo aver raggiunto il numero massimo di 7500 concorrenti. È quella più immediata. E a ricordare la storia c’era anche Ulrico Kostner, primo storico vincitore della regina delle granfondo. “Il sabato della vigilia ero a casa e ho deciso all’improvviso di partecipare. Sono andato ed ho chiesto l’ultimo pettorale, come numero. Poi sono andato a casa di Chiocchetti a Moena, abbiamo sciolinato assieme. Domenica siamo partiti senza sapere nulla della gara, subito Nones, Chiocchetti, Manfroi, Stuffer ed io siamo andati in testa. Chiocchetti ci teneva a passare per primo nella sua Moena, ma Manfroi gli ha fatto lo scherzetto. Io mi sono fermato al rifornimento, mi hanno dato Ovomaltina bollente ed ho perso tempo. Poi sono rientrato. A Castello, prima dell’ultima salita, dovevo bere, non ho voluto l’Ovomaltina bollente, l’alternativa era il vin brulè e sono andato via. Poi ho vinto, è stato bellissimo. Tutti gli anni me la guardo in televisione”.
Oggi a ricordare il passato c’era anche Guidina Dalsasso. Ne ha vinte cinque: “Per me, e non solo per me, la Marcialonga è la regina delle granfondo. Ancora oggi mi ricordano come vincitrice a Cavalese”.
Cristian Zorzi era invece a parlare della Marcialonga di oggi: “Io ci sarò, l’idea è di far bene, ma arrivare nei primi quindici sarebbe un bel traguardo. Conto di mettermi in vista in classico, la mia ambizione sarebbe quella di partecipare ai Mondiali di Fiemme nella 50 in classico, per chiudere in bellezza”.
Tanti aneddoti, tante storie, grandi numeri. Marcialonga rimane un formidabile veicolo promozionale per le Valli di Fiemme e di Fassa, per tutto il Trentino: “L’indotto generato con la sola gara invernale – ha sottolineato Weiss – è di 5 milioni di Euro”.
Per la prossima edizione sono già prenotati i più forti campioni delle lunghe distanze, del resto la Marcialonga è prova della FIS Marathon Cup, la Coppa del Mondo di specialità. Senza tanto clamore si è iscritto anche il tre volte iridato Per Elofsson, si è registrato con un gruppo di amici svedesi. La Marcialonga piace anche ai grandi campioni, come al pluri titolato Petter Northug, che lo scorso anno ha subìto una sonora sconfitta.
Poi Gloria Trettel, direttore generale, ha presentato nel dettaglio la Marcialonga Cycling Craft e la Marcialonga Running. È stato il momento per illustrare in anteprima il nuovo tracciato della gara su due ruote. Nel 2013 sarà tutto nuovo, con una prima salita dopo la partenza da Predazzo, verso Anterivo e Passo San Lugano, poi seguirà l’ascesa di Pampeago, la stessa del Giro d’Italia 2012, quindi la lunga discesa verso Nova Ponente per risalire a Carezza e ancora giù in Val di Fassa. Sarà più breve del passato, ma altrettanto intenso, con l’arrivo in centro a Predazzo, come tradizione.
A ricordare il successo della gara ciclistica c’erano Massimo Debertolis, primo vincitore nel 2007, e Dorina Vaccaroni, la campionessa della scherma passata da qualche anno al ciclismo. Anche lei ha vinto nel 2008 ed oggi ha dichiarato ufficialmente che parteciperà, come Debertolis, alla Marcialonga con gli sci. Un impegno preso davanti a giornalisti e telecamere.
Poi il primo settembre è in programma la Marcialonga Running, 26 km di corsa con le scarpette, da Moena a Cavalese. Quest’anno erano in oltre 1600 e, come tutte le gare col brand Marcialonga, corre attraverso i paesi tra gli appalusi di residenti e turisti. È una gara che piace a campioni e semplici appassionati della corsa, è Marcialonga.
In chiusura Guidina Dalsasso, ora assessore al turismo di VCO e ambasciatrice dei fiori del Lago Maggiore, ha regalato vasi di camelie ai campioni, fiori con cui saranno realizzate le corone messe al collo dei vincitori il 27 gennaio prossimo.
La Marcialonga si è presentata a Milano
Tre eventi di successo, un unico nome, Marcialonga.
Oggi a Milano passerella per la 40.a Marcialonga dello sci di fondo (27 gennaio), per la settima edizione della Marcialonga Cycling Craft (26 maggio) e per l’11.a edizione della Marcialonga Running (1 settembre).
Il presidente Alfredo Weiss ha passato in rassegna i motivi di così tanto successo, con la Marcialonga “skiing” a chiudere con molto anticipo le iscrizioni dopo aver raggiunto il numero massimo di 7500 concorrenti. È quella più immediata. E a ricordare la storia c’era anche Ulrico Kostner, primo storico vincitore della regina delle granfondo. “Il sabato della vigilia ero a casa e ho deciso all’improvviso di partecipare. Sono andato ed ho chiesto l’ultimo pettorale, come numero. Poi sono andato a casa di Chiocchetti a Moena, abbiamo sciolinato assieme. Domenica siamo partiti senza sapere nulla della gara, subito Nones, Chiocchetti, Manfroi, Stuffer ed io siamo andati in testa. Chiocchetti ci teneva a passare per primo nella sua Moena, ma Manfroi gli ha fatto lo scherzetto. Io mi sono fermato al rifornimento, mi hanno dato Ovomaltina bollente ed ho perso tempo. Poi sono rientrato. A Castello, prima dell’ultima salita, dovevo bere, non ho voluto l’Ovomaltina bollente, l’alternativa era il vin brulè e sono andato via. Poi ho vinto, è stato bellissimo. Tutti gli anni me la guardo in televisione”.
Oggi a ricordare il passato c’era anche Guidina Dalsasso. Ne ha vinte cinque: “Per me, e non solo per me, la Marcialonga è la regina delle granfondo. Ancora oggi mi ricordano come vincitrice a Cavalese”.
Cristian Zorzi era invece a parlare della Marcialonga di oggi: “Io ci sarò, l’idea è di far bene, ma arrivare nei primi quindici sarebbe un bel traguardo. Conto di mettermi in vista in classico, la mia ambizione sarebbe quella di partecipare ai Mondiali di Fiemme nella 50 in classico, per chiudere in bellezza”.
Tanti aneddoti, tante storie, grandi numeri. Marcialonga rimane un formidabile veicolo promozionale per le Valli di Fiemme e di Fassa, per tutto il Trentino: “L’indotto generato con la sola gara invernale – ha sottolineato Weiss – è di 5 milioni di Euro”.
Per la prossima edizione sono già prenotati i più forti campioni delle lunghe distanze, del resto la Marcialonga è prova della FIS Marathon Cup, la Coppa del Mondo di specialità. Senza tanto clamore si è iscritto anche il tre volte iridato Per Elofsson, si è registrato con un gruppo di amici svedesi. La Marcialonga piace anche ai grandi campioni, come al pluri titolato Petter Northug, che lo scorso anno ha subìto una sonora sconfitta.
Poi Gloria Trettel, direttore generale, ha presentato nel dettaglio la Marcialonga Cycling Craft e la Marcialonga Running. È stato il momento per illustrare in anteprima il nuovo tracciato della gara su due ruote. Nel 2013 sarà tutto nuovo, con una prima salita dopo la partenza da Predazzo, verso Anterivo e Passo San Lugano, poi seguirà l’ascesa di Pampeago, la stessa del Giro d’Italia 2012, quindi la lunga discesa verso Nova Ponente per risalire a Carezza e ancora giù in Val di Fassa. Sarà più breve del passato, ma altrettanto intenso, con l’arrivo in centro a Predazzo, come tradizione.
A ricordare il successo della gara ciclistica c’erano Massimo Debertolis, primo vincitore nel 2007, e Dorina Vaccaroni, la campionessa della scherma passata da qualche anno al ciclismo. Anche lei ha vinto nel 2008 ed oggi ha dichiarato ufficialmente che parteciperà, come Debertolis, alla Marcialonga con gli sci. Un impegno preso davanti a giornalisti e telecamere.
Poi il primo settembre è in programma la Marcialonga Running, 26 km di corsa con le scarpette, da Moena a Cavalese. Quest’anno erano in oltre 1600 e, come tutte le gare col brand Marcialonga, corre attraverso i paesi tra gli appalusi di residenti e turisti. È una gara che piace a campioni e semplici appassionati della corsa, è Marcialonga.
In chiusura Guidina Dalsasso, ora assessore al turismo di VCO e ambasciatrice dei fiori del Lago Maggiore, ha regalato vasi di camelie ai campioni, fiori con cui saranno realizzate le corone messe al collo dei vincitori il 27 gennaio prossimo.