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Roda: “Tutte le discipline hanno lavorato al meglio in vista di Pechino. Abbiamo segnali importanti dai campioni”
Il presidente FISI, Flavio Roda, a margine dell’ultimo appuntamento agonistico del 2021, a Bormio, traccia un bilancio ed esprime alcune considerazioni sulle imminenti Olimpiadi di Pechino 2022 e su quelle di Milano e Cortina 2026.
“Questa è una stagione da gestire con molta attenzione – ha detto il Presidente Roda – sotto ogni punto di vista. In proiezione olimpica, le squadre di tutte le specialità hanno lavorato al meglio, profondendo grande impegno, alcuni atleti sono già nella condizione ottimale altri ci stanno arrivando”.
Quali sono le prospettive in vista delle Olimpiadi di Pechino 2022?
“Lo sci alpino è una delle discipline con maggiori chance di medaglia. Abbiamo possibilità di conquistare medaglie pesanti. La vittoria di Paris martedì, nella discesa di Bormio è un grandissimo segnale, quando le piste diventano toste e impegnative ha dimostrato di essere in condizione di centrare grandi risultati. Chi non è ancora al top della condizione è il settore del biathlon, ma sono fiducioso che quando riusciranno a rimettere a posto la mira le cose si sistemeranno. In vista delle Olimpiadi di Pechino dovremo essere bravi a gestire e tutelare la salute degli atleti anche dal punto di vista sanitario”.
Quando uscirà la lista dei convocati per le Olimpiadi di Pechino? E quali sono i criteri di qualificazione?
“Il limite per presentare le liste è il 24 gennaio. I tecnici sceglieranno gli elementi da portare in base alla condizione e ai risultati ottenuti in stagione. Ai tecnici spetterà l’ultima parola, non ci sono dei criteri precisi, come in passato. Andranno i più meritevoli oltre ad alcuni giovani che dovranno incamerare esperienza”.
Casa Italia collection FISI ha debuttato a Bormio in Coppa del mondo.
“E’ un progetto importante e significativo. Ringrazio Sport e Salute e il Coni per aver approntato questa bellissima e funzionale struttura. Il progetto comincia ora e durerà fino all’Olimpiade italiana del 2026″.
Le due portabandiera a Pechino, Goggia alla cerimonia di apertura e Moioli in quella di chiusura, sono targate FISI. Ma poi ci sono i giovani e c’è la base.
“Posso assicurare è che stiamo cercando di dare il massimo su tutti i fronti, sia ai massimi livelli sia nel settore giovanile. In proiezione futura vorremmo che bob e slittino diventassero più competitivi. A livello giovanile abbiamo ottimi segnali da fondo e biathlon”.
FISI ha ideato, con Col.Naz e Amsi, un’iniziativa per riavvicinare anche i turisti alla montagna.
“Il settore montagna e quello dei maestri di sci in particolare sono stati penalizzati fortemente l’anno scorso dalla pandemia, quindi mi è sembrato giusto proporre iniziative per aiutare il settore. Allo stesso modo abbiamo aiutato anche gli Sci Club, perché potessero ripartire con l’attività di base. Dobbiamo dare il massimo per supportare tutto il sistema montagna, bisogna assolutamente tener viva l’attività per tenere in vita i comprensori. Lì c’è la base per i nostri sport che non possiamo assolutamente dimenticare”.
Roda: “Tutte le discipline hanno lavorato al meglio in vista di Pechino. Abbiamo segnali importanti dai campioni”
Il presidente FISI, Flavio Roda, a margine dell’ultimo appuntamento agonistico del 2021, a Bormio, traccia un bilancio ed esprime alcune considerazioni sulle imminenti Olimpiadi di Pechino 2022 e su quelle di Milano e Cortina 2026.
“Questa è una stagione da gestire con molta attenzione – ha detto il Presidente Roda – sotto ogni punto di vista. In proiezione olimpica, le squadre di tutte le specialità hanno lavorato al meglio, profondendo grande impegno, alcuni atleti sono già nella condizione ottimale altri ci stanno arrivando”.
Quali sono le prospettive in vista delle Olimpiadi di Pechino 2022?
“Lo sci alpino è una delle discipline con maggiori chance di medaglia. Abbiamo possibilità di conquistare medaglie pesanti. La vittoria di Paris martedì, nella discesa di Bormio è un grandissimo segnale, quando le piste diventano toste e impegnative ha dimostrato di essere in condizione di centrare grandi risultati. Chi non è ancora al top della condizione è il settore del biathlon, ma sono fiducioso che quando riusciranno a rimettere a posto la mira le cose si sistemeranno. In vista delle Olimpiadi di Pechino dovremo essere bravi a gestire e tutelare la salute degli atleti anche dal punto di vista sanitario”.
Quando uscirà la lista dei convocati per le Olimpiadi di Pechino? E quali sono i criteri di qualificazione?
“Il limite per presentare le liste è il 24 gennaio. I tecnici sceglieranno gli elementi da portare in base alla condizione e ai risultati ottenuti in stagione. Ai tecnici spetterà l’ultima parola, non ci sono dei criteri precisi, come in passato. Andranno i più meritevoli oltre ad alcuni giovani che dovranno incamerare esperienza”.
Casa Italia collection FISI ha debuttato a Bormio in Coppa del mondo.
“E’ un progetto importante e significativo. Ringrazio Sport e Salute e il Coni per aver approntato questa bellissima e funzionale struttura. Il progetto comincia ora e durerà fino all’Olimpiade italiana del 2026″.
Le due portabandiera a Pechino, Goggia alla cerimonia di apertura e Moioli in quella di chiusura, sono targate FISI. Ma poi ci sono i giovani e c’è la base.
“Posso assicurare è che stiamo cercando di dare il massimo su tutti i fronti, sia ai massimi livelli sia nel settore giovanile. In proiezione futura vorremmo che bob e slittino diventassero più competitivi. A livello giovanile abbiamo ottimi segnali da fondo e biathlon”.
FISI ha ideato, con Col.Naz e Amsi, un’iniziativa per riavvicinare anche i turisti alla montagna.
“Il settore montagna e quello dei maestri di sci in particolare sono stati penalizzati fortemente l’anno scorso dalla pandemia, quindi mi è sembrato giusto proporre iniziative per aiutare il settore. Allo stesso modo abbiamo aiutato anche gli Sci Club, perché potessero ripartire con l’attività di base. Dobbiamo dare il massimo per supportare tutto il sistema montagna, bisogna assolutamente tener viva l’attività per tenere in vita i comprensori. Lì c’è la base per i nostri sport che non possiamo assolutamente dimenticare”.