Alla scoperta di Laura Pirovano: “L’obiettivo era entrare nelle trenta, che paura dopo la prima manche!”

11 Dicembre 2015

L’Italia dello sci scopre Laura Pirovano, appena diciottenne (è diventata maggiorenne lo scorso 20 novembre) che ha sorpreso tutti nel gigante femminile di Coppa Europa vinto a Kvitfjell. La trentina di Spiazzo Rendena, entrata a far parte pochi mesi fa delle Fiamme Gialle dopo essere cresciuta tra le fila dello Sporting Club, è una specialista delle porte larghe non molto alta (163 centimetri) ma dal gran talento, nei giorni scorsi ha fatto vedere sulla stessa pista norvegese di sapersi difendere anche nella velocità, con il settimo posto in supergignate che lascia intravedere margini di miglioramento. Sin dalle categorie giovanili ha fatto vedere numeri importanti con una quindicina di podi nei campionati italiani di categoria, adesso si trova sbalzata di colpo su palcoscenici importanti.

 

“E’ stata una vittoria totalmente inaspettata perchè fino a due giorni l’obiettivo era di entrare nelle trenta – racconta con una certa incredulità -, invece è arrivata in un modo che non saprei raccontare. Ero terrorizzata all’inizio della seconda manche perchè non sono abituata a queste situazioni, però ho reagito nel modo giusto pensando solamente a sciare. Credo che il mio asso nella manica sia stato l’atteggiamento positivo, è impossibile fare due manche perfette ma non ho mai mai mollato. Prediligo personalmente il gigante, il primo messaggio di congratulazioni che mi è arrivato dopo la gara è stato quello di mamma Maddalena e papà Manlio che sono i miei primi tifosi. Tuttavia non mi monto la testa, domani si ricomincia da zero e mi manca ancora tanto allenamento in tutte le specialità per arrivare in alto”.    

Si complimenta con Pirovano l’allenatore responsabile Devid Salvadori: “Sono state bravissime sia lei che Cillara Rossi, il loro merito è quello avere sciato come sono capaci. Il bilancio di squadra rispetto allo scorso weekend di trysil è, decisamente migliore, le ragazze hanno risposto alle nostre sollecitazioni”.

Alla scoperta di Laura Pirovano: “L’obiettivo era entrare nelle trenta, che paura dopo la prima manche!”

11 Dicembre 2015

L’Italia dello sci scopre Laura Pirovano, appena diciottenne (è diventata maggiorenne lo scorso 20 novembre) che ha sorpreso tutti nel gigante femminile di Coppa Europa vinto a Kvitfjell. La trentina di Spiazzo Rendena, entrata a far parte pochi mesi fa delle Fiamme Gialle dopo essere cresciuta tra le fila dello Sporting Club, è una specialista delle porte larghe non molto alta (163 centimetri) ma dal gran talento, nei giorni scorsi ha fatto vedere sulla stessa pista norvegese di sapersi difendere anche nella velocità, con il settimo posto in supergignate che lascia intravedere margini di miglioramento. Sin dalle categorie giovanili ha fatto vedere numeri importanti con una quindicina di podi nei campionati italiani di categoria, adesso si trova sbalzata di colpo su palcoscenici importanti.

 

“E’ stata una vittoria totalmente inaspettata perchè fino a due giorni l’obiettivo era di entrare nelle trenta – racconta con una certa incredulità -, invece è arrivata in un modo che non saprei raccontare. Ero terrorizzata all’inizio della seconda manche perchè non sono abituata a queste situazioni, però ho reagito nel modo giusto pensando solamente a sciare. Credo che il mio asso nella manica sia stato l’atteggiamento positivo, è impossibile fare due manche perfette ma non ho mai mai mollato. Prediligo personalmente il gigante, il primo messaggio di congratulazioni che mi è arrivato dopo la gara è stato quello di mamma Maddalena e papà Manlio che sono i miei primi tifosi. Tuttavia non mi monto la testa, domani si ricomincia da zero e mi manca ancora tanto allenamento in tutte le specialità per arrivare in alto”.    

Si complimenta con Pirovano l’allenatore responsabile Devid Salvadori: “Sono state bravissime sia lei che Cillara Rossi, il loro merito è quello avere sciato come sono capaci. Il bilancio di squadra rispetto allo scorso weekend di trysil è, decisamente migliore, le ragazze hanno risposto alle nostre sollecitazioni”.