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Avanti a piccoli passi: Baumgartner punto di riferimento di un movimento che vuole crescere ancora
Dopo una grande rivoluzione c’è sempre un periodo di assestamento, quello in cui si consolidano le certezze e si mettono le basi per crescere ulteriormente nel futuro. Ecco, la stagione 2019/2020 del team azzurro di bob si può riassumere come quella del consolidamento dopo i grandi cambiamenti apportati due estati fa dal nuovo direttore tecnico Omar Sacco, chiamato a rilanciare il movimento coadiuvato da Simone Bertazzo, all’opera nell’inedito ruolo di allenatore. Patrick Baumgartner si è confermato uomo di punta della squadra italiana con una serie di piazzamenti degni di nota: ad Innsbruck ha centrato il suo miglior risultato in carriera in Coppa del mondo giungendo 14°, la stessa posizione conquistata ai Mondiali (record personale) insieme ai compagni Alex Verginer, Lorenzo Bilotti e Costantino Ughi. Positivo anche il settimo posto agguantato nella rassegna iridata riservata agli junior di scena a Winterberg, che gli è valso la top 10 per il secondo anno di fila nella manifestazione.
Il pilota altoatesino, vincitore della Coppa Europa nella scorsa stagione, ha mostrato ancora buone cose nella categoria cadetta (un podio ed alcuni piazzamenti tra i migliori dieci), lì dove si è difeso con onore anche Mattia Variola. Il 25enne poliziotto, originariamente frenatore e spesso nell’equipaggio a supporto di Baumgartner, ha continuato a mettersi alla prova da pilota con buoni risultati, come dimostrato dalla dodicesima posizione dei Mondiali junior nel bob a due. Specialità nella quale hanno ben fatto anche Tania Vicenzino e Giada Andreutti, le azzurre arrivate dall’atletica per contribuire al rilancio delle squadra femminile in vista dei Giochi Olimpici del 2022. Spesso in evidenza in Coppa Europa (seste in due appuntamenti), le due italiane si sono confrontate anche con palcoscenici più importanti non sfigurando affatto. Si è fatta notare specialmente Vicenzino, 14esima a La Pagne in Cdm. Soddisfacenti anche i risultati nelle gare di monobob di Lillehammer e Koenigssee, con la tep ten sempre raggiunta.
Avanti a piccoli passi: Baumgartner punto di riferimento di un movimento che vuole crescere ancora
Dopo una grande rivoluzione c’è sempre un periodo di assestamento, quello in cui si consolidano le certezze e si mettono le basi per crescere ulteriormente nel futuro. Ecco, la stagione 2019/2020 del team azzurro di bob si può riassumere come quella del consolidamento dopo i grandi cambiamenti apportati due estati fa dal nuovo direttore tecnico Omar Sacco, chiamato a rilanciare il movimento coadiuvato da Simone Bertazzo, all’opera nell’inedito ruolo di allenatore. Patrick Baumgartner si è confermato uomo di punta della squadra italiana con una serie di piazzamenti degni di nota: ad Innsbruck ha centrato il suo miglior risultato in carriera in Coppa del mondo giungendo 14°, la stessa posizione conquistata ai Mondiali (record personale) insieme ai compagni Alex Verginer, Lorenzo Bilotti e Costantino Ughi. Positivo anche il settimo posto agguantato nella rassegna iridata riservata agli junior di scena a Winterberg, che gli è valso la top 10 per il secondo anno di fila nella manifestazione.
Il pilota altoatesino, vincitore della Coppa Europa nella scorsa stagione, ha mostrato ancora buone cose nella categoria cadetta (un podio ed alcuni piazzamenti tra i migliori dieci), lì dove si è difeso con onore anche Mattia Variola. Il 25enne poliziotto, originariamente frenatore e spesso nell’equipaggio a supporto di Baumgartner, ha continuato a mettersi alla prova da pilota con buoni risultati, come dimostrato dalla dodicesima posizione dei Mondiali junior nel bob a due. Specialità nella quale hanno ben fatto anche Tania Vicenzino e Giada Andreutti, le azzurre arrivate dall’atletica per contribuire al rilancio delle squadra femminile in vista dei Giochi Olimpici del 2022. Spesso in evidenza in Coppa Europa (seste in due appuntamenti), le due italiane si sono confrontate anche con palcoscenici più importanti non sfigurando affatto. Si è fatta notare specialmente Vicenzino, 14esima a La Pagne in Cdm. Soddisfacenti anche i risultati nelle gare di monobob di Lillehammer e Koenigssee, con la tep ten sempre raggiunta.