Bassino: “Sono stata brava a mantenere la concentrazione”. Pichler: “Una rivincita sul mal di schiena

27 Febbraio 2014

Marta Bassino, 18 anni compiuti oggi, è nata a Cuneo ma vive a Borgo San Dalmazzo con i genitori Maurizio ed Elena e i fratelli Matteo e Marco. Frequenta il quarto anno del Liceo di scienze sociali a Limone Piemonte (Cn) ed fa parte del gruppo FuturFisi. Campionessa italiana aspiranti in discesa, supergigante e gigante a Bardonecchia nel 2012, sta frequentando con costanza il circuito di Coppa Europa da questa staigone, dove ha raccolto una vittoria e un secondo posto sempre in gigante a Sestriere alla fine di gennaio. “Sono contentissima – ha dichiarato al traguardo -. Dopo la prima manche ero già in vantaggio rispetto alle mie avversarie ma ho gestito bene la situazione e mantenendo la concentrazione. Non pensavo sinceramente quest’anno di crescere così in fretta, sono soddisfatta di quanto sto facendo. Il gigante rimane la mia disciplina preferita, però vorrei fare tutte le specialità, compresa discesa e supergigante perchè la velocità mi piace. Chi è il mio idolo? Direi Ted Ligety, qualcuno sostiene che gli somiglio come tipo di sciata, spero abbia ragione…. Adesso mi butto in supergigante e supercombinata, speriamo che questo oro mi dia la carica per ottenere qualche altro bel piazzamento”.

Accanto a lei sorride Karoline Pichler, diciannovenne poliziotta di Petesberg (Bz) e un diploma di istituto commerciale conseguito a Malles l’anno passato, che si sta prendendo la rivincita nei confronti della sfortuna. “Sono rimasta ferma molte settimane in questa stagione a causa del mal di schiena – ha confermato -. In questi giorni fortunatamente ci ha concesso un po’ di tregua e siamo riusciti ad allenarci quasi al massimo. Fra me e Marta è stato un bel derby, fra di noi non esiste concorrenza e ci siamo sostenute a vicenda. La pista sbatteva parecchio, soprattutto nella seconda manche, ma ho pensato soprattutto ad attaccare. Il gigante è la mia disciplina e ne ho approfittato, adesso mi concentro sullo slalom anche se fra i pali stretit faccio ancora un po’ fatica”.

Bassino: “Sono stata brava a mantenere la concentrazione”. Pichler: “Una rivincita sul mal di schiena

27 Febbraio 2014

Marta Bassino, 18 anni compiuti oggi, è nata a Cuneo ma vive a Borgo San Dalmazzo con i genitori Maurizio ed Elena e i fratelli Matteo e Marco. Frequenta il quarto anno del Liceo di scienze sociali a Limone Piemonte (Cn) ed fa parte del gruppo FuturFisi. Campionessa italiana aspiranti in discesa, supergigante e gigante a Bardonecchia nel 2012, sta frequentando con costanza il circuito di Coppa Europa da questa staigone, dove ha raccolto una vittoria e un secondo posto sempre in gigante a Sestriere alla fine di gennaio. “Sono contentissima – ha dichiarato al traguardo -. Dopo la prima manche ero già in vantaggio rispetto alle mie avversarie ma ho gestito bene la situazione e mantenendo la concentrazione. Non pensavo sinceramente quest’anno di crescere così in fretta, sono soddisfatta di quanto sto facendo. Il gigante rimane la mia disciplina preferita, però vorrei fare tutte le specialità, compresa discesa e supergigante perchè la velocità mi piace. Chi è il mio idolo? Direi Ted Ligety, qualcuno sostiene che gli somiglio come tipo di sciata, spero abbia ragione…. Adesso mi butto in supergigante e supercombinata, speriamo che questo oro mi dia la carica per ottenere qualche altro bel piazzamento”.

Accanto a lei sorride Karoline Pichler, diciannovenne poliziotta di Petesberg (Bz) e un diploma di istituto commerciale conseguito a Malles l’anno passato, che si sta prendendo la rivincita nei confronti della sfortuna. “Sono rimasta ferma molte settimane in questa stagione a causa del mal di schiena – ha confermato -. In questi giorni fortunatamente ci ha concesso un po’ di tregua e siamo riusciti ad allenarci quasi al massimo. Fra me e Marta è stato un bel derby, fra di noi non esiste concorrenza e ci siamo sostenute a vicenda. La pista sbatteva parecchio, soprattutto nella seconda manche, ma ho pensato soprattutto ad attaccare. Il gigante è la mia disciplina e ne ho approfittato, adesso mi concentro sullo slalom anche se fra i pali stretit faccio ancora un po’ fatica”.