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Bassino: “Tenevo tanto alla gara di casa”, Brignone: “Ho tirato fuori il carattere”, Goggia: “Molta fatica”
Le parole delle azzurre dopo il gigante del Sestriere:
“E’ un periodo che sto sciando bene – ha detto Marta Bassino -. Ho pensato ‘dai, che si può fare’ qui a Sestriere. Questa mattina ho fatto la solita routine, stavo bene e ci tenevo tanto alla gara di casa. Ora ho anche il pettorale rosso, e stamattina l’ho visto addosso a Lara Gut e ho pensato che sarebbe potuto diventare mio. Durante la gara mi sentivo in un rodeo, ma alla fine l’atteggiamento fa la differenza. Quando ho tagliato il traguardo ho sentito il pubblico ed è stato bellissimo, da pelle d’oca. Ora sto sciando abbastanza bene anche suio piani, anche a Lake Louise sono riuscita a tirare fuori dei buoni risultati. La scorsa estate siamo ripartiti da zero, cercando un’idea tecnica che si sta dimostrando giusta. Stavo già facendo bene nel periodo di Soelden, e ora ho concretizzato. Penso che farò tutte le discipline ma non lo slalom”.
“Ci sono degli scarti incredibili – ha detto Brignone – è stato un gigante davvero complesso. Sono soddisfatta di quello che ho tirato fuori nella seconda parte. Lake Louise è stata una batosta per me. Oggi ho avuto migliori sensazioni che in tutti gli allenamenti dei giorni passati. Nella seconda manche ci ho provato, ho tirato fuori il carattere, era necessario farlo. Quando ho visto il risultato ero molto contenta. Non sono salita sul podio, ma chi mi sta davanti in questo momento è più forte. Marta e la Hector erano le favorite e si sono confermate”.
“Vengo da una settimana incredibile – ha detto Asja Zenere – sempre nella top ten e anche oggi l’ho sfiorata. Dopo tanti anni di fatiche adesso mi godo il momento e spero prosegua il più a lungo possibile”.
“Non era la gara ideale per il rientro. Ho fatto molta fatica – ha detto Sofia Goggia -, l’ho portata a termine ma sapevo di essere in ritardo. Non ho ancora gli automatismi del gigante, visto anche il poco allenamento specifico. Tanto ho perfettamente la cognizione di cosa fanno i miei sci in discesa, quanto mi manca tutto ciò nel gigante. Appuntamento a St. Moritz”.
Bassino: “Tenevo tanto alla gara di casa”, Brignone: “Ho tirato fuori il carattere”, Goggia: “Molta fatica”
Le parole delle azzurre dopo il gigante del Sestriere:
“E’ un periodo che sto sciando bene – ha detto Marta Bassino -. Ho pensato ‘dai, che si può fare’ qui a Sestriere. Questa mattina ho fatto la solita routine, stavo bene e ci tenevo tanto alla gara di casa. Ora ho anche il pettorale rosso, e stamattina l’ho visto addosso a Lara Gut e ho pensato che sarebbe potuto diventare mio. Durante la gara mi sentivo in un rodeo, ma alla fine l’atteggiamento fa la differenza. Quando ho tagliato il traguardo ho sentito il pubblico ed è stato bellissimo, da pelle d’oca. Ora sto sciando abbastanza bene anche suio piani, anche a Lake Louise sono riuscita a tirare fuori dei buoni risultati. La scorsa estate siamo ripartiti da zero, cercando un’idea tecnica che si sta dimostrando giusta. Stavo già facendo bene nel periodo di Soelden, e ora ho concretizzato. Penso che farò tutte le discipline ma non lo slalom”.
“Ci sono degli scarti incredibili – ha detto Brignone – è stato un gigante davvero complesso. Sono soddisfatta di quello che ho tirato fuori nella seconda parte. Lake Louise è stata una batosta per me. Oggi ho avuto migliori sensazioni che in tutti gli allenamenti dei giorni passati. Nella seconda manche ci ho provato, ho tirato fuori il carattere, era necessario farlo. Quando ho visto il risultato ero molto contenta. Non sono salita sul podio, ma chi mi sta davanti in questo momento è più forte. Marta e la Hector erano le favorite e si sono confermate”.
“Vengo da una settimana incredibile – ha detto Asja Zenere – sempre nella top ten e anche oggi l’ho sfiorata. Dopo tanti anni di fatiche adesso mi godo il momento e spero prosegua il più a lungo possibile”.
“Non era la gara ideale per il rientro. Ho fatto molta fatica – ha detto Sofia Goggia -, l’ho portata a termine ma sapevo di essere in ritardo. Non ho ancora gli automatismi del gigante, visto anche il poco allenamento specifico. Tanto ho perfettamente la cognizione di cosa fanno i miei sci in discesa, quanto mi manca tutto ciò nel gigante. Appuntamento a St. Moritz”.