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Chenetti e il futuro del fondo: “Abbiamo raggiunto un livello di qualità elevato, adesso lavoriamo sui dettagli verso PyoengChang”
L’Italia del fondo maschile di Coppa del mondo si prepara al quarto raduno a secco della preparazione estiva (a cui si aggiunge uno sulla neve al Passo dello Stelvio), previsto a Forni Avoltri dal 17 al 22 luglio con Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori, Dietmar Noeckler e Maicol Rastelli (assente giustificato Roland Clara), nel frattempo Giuseppe Chenetti, al terzo anno da responsabile tecnico dopo il suo ritorno alla guida della specialità, traccia un profilo del lavoro che avrà come culmine le Olimpiadi di PyoengChang 2018. “Dal punto di vista tecnico sono soddisfatto per il lavoro svolto al di là dei risultati ottenuti – spiega l’allenatore trentino -. Il livello generale del movimento è cresciuto, adesso stiamo curando i dettagli perchè abbiamo raggiunto un’impostazione buona in entrambe le tecniche e fino a qualche anno fa non era così. Per incrementare la qualità si è deciso di aumentare i volumi, programmando per quest’estate 50 ore di lavoro in più rispetto all’anno scorso, pur mantenendo la stessa impostazione. Raggiungeremo una condizione ottimale naturalmente soltanto in inverno, il calendario sarà intenso perchè gli impegni saranno numerosi, ma abbiamo già programmato dei raduni per determinati richiami in funzione dei Mondiali”.
L’evento clou sarà naturalmente rappresentato dall’appuntamento iridato di Lahti in febbraio. “La pista è molto tecnica, soprattutto le gare lunghe che sono disegnate molto bene e piace ai ragazzi. La sprint in tecnica libera non è bellissima, rimane difficile da interpretare, l’anno passato Pellegrino arrivò da solo in cima alla salita e alla fine fu risucchiato da tutto il gruppo, quindi occorrerà mettere a puntino la tattica più adatta. I ragazzi mi sembrano motivati e concentrati, ci mettono l’anima a ogni allenamento. Le donne stanno facendo grossi sacrifici nell’allenarsi in caserma per periodi prolugati, lo spirito di gruppo è buono e questo aiuta. Hanno inserito anche qualche novità sugli esercizi preparatori riguardanti la tecnica”.
Chenetti e il futuro del fondo: “Abbiamo raggiunto un livello di qualità elevato, adesso lavoriamo sui dettagli verso PyoengChang”
L’Italia del fondo maschile di Coppa del mondo si prepara al quarto raduno a secco della preparazione estiva (a cui si aggiunge uno sulla neve al Passo dello Stelvio), previsto a Forni Avoltri dal 17 al 22 luglio con Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani, Giandomenico Salvadori, Dietmar Noeckler e Maicol Rastelli (assente giustificato Roland Clara), nel frattempo Giuseppe Chenetti, al terzo anno da responsabile tecnico dopo il suo ritorno alla guida della specialità, traccia un profilo del lavoro che avrà come culmine le Olimpiadi di PyoengChang 2018. “Dal punto di vista tecnico sono soddisfatto per il lavoro svolto al di là dei risultati ottenuti – spiega l’allenatore trentino -. Il livello generale del movimento è cresciuto, adesso stiamo curando i dettagli perchè abbiamo raggiunto un’impostazione buona in entrambe le tecniche e fino a qualche anno fa non era così. Per incrementare la qualità si è deciso di aumentare i volumi, programmando per quest’estate 50 ore di lavoro in più rispetto all’anno scorso, pur mantenendo la stessa impostazione. Raggiungeremo una condizione ottimale naturalmente soltanto in inverno, il calendario sarà intenso perchè gli impegni saranno numerosi, ma abbiamo già programmato dei raduni per determinati richiami in funzione dei Mondiali”.
L’evento clou sarà naturalmente rappresentato dall’appuntamento iridato di Lahti in febbraio. “La pista è molto tecnica, soprattutto le gare lunghe che sono disegnate molto bene e piace ai ragazzi. La sprint in tecnica libera non è bellissima, rimane difficile da interpretare, l’anno passato Pellegrino arrivò da solo in cima alla salita e alla fine fu risucchiato da tutto il gruppo, quindi occorrerà mettere a puntino la tattica più adatta. I ragazzi mi sembrano motivati e concentrati, ci mettono l’anima a ogni allenamento. Le donne stanno facendo grossi sacrifici nell’allenarsi in caserma per periodi prolugati, lo spirito di gruppo è buono e questo aiuta. Hanno inserito anche qualche novità sugli esercizi preparatori riguardanti la tecnica”.