Chenetti torna al timone dopo sette anni: “Umiltà e cambiamento di mentalità per risalire la corrente”

21 Maggio 2014

Giuseppe Chenetti è stato nominato allenatore responsabile della squadra di Coppa del mondo di sci di fondo. Il quarantanovenne di Moena, tesserato per le Fiamme Oro, fu già a capo del gruppo A maschile dal 2002 al 2007, sotto la sua gestione arrivarono gli straordinari podi olimpici di Torino 2006 (due ori con staffetta e Giorgio Di Centa nella 50 km e un bronzo con Pietro Piller Cottrer nella pursuit e sette medaglie nei Mondiali di Oberstdorf 2005 e Sapporo 2007), prima di passare alla combinata nordica come responsabile della parte sugli sci stretti, contribuendo alla storico bronzo olimpico di Alessandro Pittin a Vancouver 2010 e al deciso passo in avanti di tutto il gruppo in queste ultime annate. Ora torna alla base, richiamato dal nuovo direttore sportivo Sandro Pertile.

“Dobbiamo cominciare facedo tesoro di ciò che è successo in questi anni – racconta Chenetti -. Il nostro lavoro principale sarà quello di cambiare la mentalità del gruppo, creare un’atmosfera di rispetto delle regole, cercare insomma di modificare la visione delle cose. Solo compiendo questo passo sono convinto che dovrebbe arrivare qualche risultato in più. Sul piano prettamente tecnico, ci stiamo organizzando insieme allo staff di allenatori in modo tale da avere dei ruoli ben delineati. Uomini e donne lavoreranno insieme, ogni allenatore avrà delle competenze particolari ma sarà comunque intercambiabile. Vivo questa esperienza con la giusta pressione, sappiamo che c’è tanta attesa perchè lo sci di fondo in passato ha regalato grandi soddisfazioni allo sport italiano ma sono ottimista. Vedo atleti che hanno delle grandi potenzialità inespresse, ognuno logicamente ha le proprie caratteristiche, dovremo cambiare tanto sulla tecnica per avere un’uniformità di sciata adeguata a ciò che è lo standard odierno in coppa, poi ci saranno delle differenziazioni a seconda delle caratteristiche di ciascuno”.
“Pellegrino, Laurent e Vuerich hanno dimostrato nelle sprint di avere doti importanti. Federico e Greta dovranno allenarsi pr accrescere la loro resistenza alla velocità e consolidare la tattica di gara, Gaia è stata una bella sorpresa nella passata stagione e può soltanto crescere. per quanto riguarda la vecchia guardia, sono convinto che Roland Clara abbia ancora delle buone cartucce da sparare. Lui può star lì coi più forti se sta bene fisicamente, in questi ultimi due anni non ci è riuscito perchè è stato perseguitato dalla sfortuna. David Hofer non l’ho mai allenato, sarà un piacere scoprirlo. Con Giorgio Di Centa ho già parlato, secondo me dovrebbe puntare ad un paio di appuntamenti importanti e farli bene per togliersi delle soddisfazioni. Non conosco bene nemmeno Elisa Brocard e Virginia De Martin, analizzaremo le sue prestazioni estive per capire come intervenire. La linea guida del gruppo sarà quella di allenarci con maggiore umiltà, accontentandoci di piccoli ma continui progressi. Crescere gradino dopo gradino con l’obiettivo di tornare competitivi ai massimi livelli alle Olimpiadi coreane del 2018”.

Chenetti torna al timone dopo sette anni: “Umiltà e cambiamento di mentalità per risalire la corrente”

21 Maggio 2014

Giuseppe Chenetti è stato nominato allenatore responsabile della squadra di Coppa del mondo di sci di fondo. Il quarantanovenne di Moena, tesserato per le Fiamme Oro, fu già a capo del gruppo A maschile dal 2002 al 2007, sotto la sua gestione arrivarono gli straordinari podi olimpici di Torino 2006 (due ori con staffetta e Giorgio Di Centa nella 50 km e un bronzo con Pietro Piller Cottrer nella pursuit e sette medaglie nei Mondiali di Oberstdorf 2005 e Sapporo 2007), prima di passare alla combinata nordica come responsabile della parte sugli sci stretti, contribuendo alla storico bronzo olimpico di Alessandro Pittin a Vancouver 2010 e al deciso passo in avanti di tutto il gruppo in queste ultime annate. Ora torna alla base, richiamato dal nuovo direttore sportivo Sandro Pertile.

“Dobbiamo cominciare facedo tesoro di ciò che è successo in questi anni – racconta Chenetti -. Il nostro lavoro principale sarà quello di cambiare la mentalità del gruppo, creare un’atmosfera di rispetto delle regole, cercare insomma di modificare la visione delle cose. Solo compiendo questo passo sono convinto che dovrebbe arrivare qualche risultato in più. Sul piano prettamente tecnico, ci stiamo organizzando insieme allo staff di allenatori in modo tale da avere dei ruoli ben delineati. Uomini e donne lavoreranno insieme, ogni allenatore avrà delle competenze particolari ma sarà comunque intercambiabile. Vivo questa esperienza con la giusta pressione, sappiamo che c’è tanta attesa perchè lo sci di fondo in passato ha regalato grandi soddisfazioni allo sport italiano ma sono ottimista. Vedo atleti che hanno delle grandi potenzialità inespresse, ognuno logicamente ha le proprie caratteristiche, dovremo cambiare tanto sulla tecnica per avere un’uniformità di sciata adeguata a ciò che è lo standard odierno in coppa, poi ci saranno delle differenziazioni a seconda delle caratteristiche di ciascuno”.
“Pellegrino, Laurent e Vuerich hanno dimostrato nelle sprint di avere doti importanti. Federico e Greta dovranno allenarsi pr accrescere la loro resistenza alla velocità e consolidare la tattica di gara, Gaia è stata una bella sorpresa nella passata stagione e può soltanto crescere. per quanto riguarda la vecchia guardia, sono convinto che Roland Clara abbia ancora delle buone cartucce da sparare. Lui può star lì coi più forti se sta bene fisicamente, in questi ultimi due anni non ci è riuscito perchè è stato perseguitato dalla sfortuna. David Hofer non l’ho mai allenato, sarà un piacere scoprirlo. Con Giorgio Di Centa ho già parlato, secondo me dovrebbe puntare ad un paio di appuntamenti importanti e farli bene per togliersi delle soddisfazioni. Non conosco bene nemmeno Elisa Brocard e Virginia De Martin, analizzaremo le sue prestazioni estive per capire come intervenire. La linea guida del gruppo sarà quella di allenarci con maggiore umiltà, accontentandoci di piccoli ma continui progressi. Crescere gradino dopo gradino con l’obiettivo di tornare competitivi ai massimi livelli alle Olimpiadi coreane del 2018”.