De Fabiani: “Ero stanco dopo la sprint, non riuscivo a tenere il ritmo alto: il risultato non mi preoccupa”

17 Febbraio 2019

Le dichiarazioni di Francesco De Fabiani dopo la 15 km in tecnica classica di Cogne chiusa al 23° posto.

“Inizialmente puntavo più sulla 15 km in tecnica classica che sulla gara di sabato. Certo che arrivare in finale nella sprint è stato molto bello, ma l’ho pagato: oggi ero un po’ stanco. Ci ho provato, sono partito come avevo fatto ai campionati italiani, ma ho capito abbastanza presto che non riuscivo a tenere il ritmo alto e mi addormentavo un po’, avevo le braccia stanche, sicuramente gli sforzi di ieri hanno influito tanto”.

“In ogni caso non farei cambio. Il risultato di sabato vale ancora di più di una bella gara oggi perché era inaspettato, perché abbiamo fatto doppietta, perché siamo a Cogne, perché è appena prima dei Mondiali e quindi vale tantissimo. Quanto accaduto oggi non è proccupante, è solo che sabato è stata dura, infatti tanti di quelli che sono andati bene nella sprint oggi non c’erano”.

“Ai Mondiali partiamo con la sprint (giovedì 21, n.d.r.): non era la mia gara ma qui a Cogne è andata bene, a questo punto mi tocca farla. Se poi farò la team sprint dovrò saltare lo skiathlon, ma considerando che la maggior parte di quelli che fanno la team sprint fanno lo skiathlon, può rivelarsi un vantaggio per noi, perché quando si è in quota tornare in pista il giorno dopo aver già gareggiato è dura. Non è bello saltare una gara, ma potrebbe essere un vantaggio, visto che Klaebo, Iversen, Bolshunov, forse Niskanen, faranno lo skiathlon e un po’ lo pagheranno”.

De Fabiani: “Ero stanco dopo la sprint, non riuscivo a tenere il ritmo alto: il risultato non mi preoccupa”

17 Febbraio 2019

Le dichiarazioni di Francesco De Fabiani dopo la 15 km in tecnica classica di Cogne chiusa al 23° posto.

“Inizialmente puntavo più sulla 15 km in tecnica classica che sulla gara di sabato. Certo che arrivare in finale nella sprint è stato molto bello, ma l’ho pagato: oggi ero un po’ stanco. Ci ho provato, sono partito come avevo fatto ai campionati italiani, ma ho capito abbastanza presto che non riuscivo a tenere il ritmo alto e mi addormentavo un po’, avevo le braccia stanche, sicuramente gli sforzi di ieri hanno influito tanto”.

“In ogni caso non farei cambio. Il risultato di sabato vale ancora di più di una bella gara oggi perché era inaspettato, perché abbiamo fatto doppietta, perché siamo a Cogne, perché è appena prima dei Mondiali e quindi vale tantissimo. Quanto accaduto oggi non è proccupante, è solo che sabato è stata dura, infatti tanti di quelli che sono andati bene nella sprint oggi non c’erano”.

“Ai Mondiali partiamo con la sprint (giovedì 21, n.d.r.): non era la mia gara ma qui a Cogne è andata bene, a questo punto mi tocca farla. Se poi farò la team sprint dovrò saltare lo skiathlon, ma considerando che la maggior parte di quelli che fanno la team sprint fanno lo skiathlon, può rivelarsi un vantaggio per noi, perché quando si è in quota tornare in pista il giorno dopo aver già gareggiato è dura. Non è bello saltare una gara, ma potrebbe essere un vantaggio, visto che Klaebo, Iversen, Bolshunov, forse Niskanen, faranno lo skiathlon e un po’ lo pagheranno”.