De Fabiani sorpreso da se stesso: “Sono esterrefatto della mia prestazione. Posso crescere ancora tanto”

14 Febbraio 2016

Francesco De Fabiani è il primo a non credere a quanto ha fatto nella 15 km in tecnica libera di Falun. Il primo podio della carriera nella coppa più importante arrivato in pattinato dopo una vittoria e un terzo posto in tecnica classica sono la dimostrazione del margine di crescita del ventitreenne valdostano. “Sono esterrefatto della mia prestazione – racconta dopo le premiazioni che lo hanno confermato leader indiscusso della classifica under 23 -. Non pensavo di andare così forte in una gara difficlle per le mie caratteristiche, mi sarei accontentato anche di una decima posizione. Si tratta del primo podio in tecnica libera, ciò che più mi importa della prova odierna è che si tratta una buona lezione per il futuro, so che devo ancora migliorare tanto ma i margini esistono e sono concreti. Sapevo di stare bene in questo weekend e dopo il risultato al di sotto delle attese nella 10 km di sabato in alternato,  volevo rifarmi e ci sono riuscito in pieno”.

“E’ stata una gara un po’ strana perchè contrariamente Sundby non ha fatto selezione e alla fine si è trovato imbottigliato. Ho fatto l’ultima salita che mi sono trovato secondo, in quella successiva che portava al rettilineo finale mi hanno sorpassato, ma sapevo che dovevo tenere qualche energia per la volata che a Falun è lunga. Diciamo che la lezione dell’anno scorso di Pellegrino su questa pista è servita. Ho provato ad allungare ma non pensavo di arrivare così davanti, gli sci mi hanno aiutato tanto, erano preparati al meglio e devo ringrazire gli skimen, oggi tutti mi hanno aiutato a testarli, dagli allenatori al preparatore atletico e quindi è un risultato di squadra”.

De Fabiani sorpreso da se stesso: “Sono esterrefatto della mia prestazione. Posso crescere ancora tanto”

14 Febbraio 2016

Francesco De Fabiani è il primo a non credere a quanto ha fatto nella 15 km in tecnica libera di Falun. Il primo podio della carriera nella coppa più importante arrivato in pattinato dopo una vittoria e un terzo posto in tecnica classica sono la dimostrazione del margine di crescita del ventitreenne valdostano. “Sono esterrefatto della mia prestazione – racconta dopo le premiazioni che lo hanno confermato leader indiscusso della classifica under 23 -. Non pensavo di andare così forte in una gara difficlle per le mie caratteristiche, mi sarei accontentato anche di una decima posizione. Si tratta del primo podio in tecnica libera, ciò che più mi importa della prova odierna è che si tratta una buona lezione per il futuro, so che devo ancora migliorare tanto ma i margini esistono e sono concreti. Sapevo di stare bene in questo weekend e dopo il risultato al di sotto delle attese nella 10 km di sabato in alternato,  volevo rifarmi e ci sono riuscito in pieno”.

“E’ stata una gara un po’ strana perchè contrariamente Sundby non ha fatto selezione e alla fine si è trovato imbottigliato. Ho fatto l’ultima salita che mi sono trovato secondo, in quella successiva che portava al rettilineo finale mi hanno sorpassato, ma sapevo che dovevo tenere qualche energia per la volata che a Falun è lunga. Diciamo che la lezione dell’anno scorso di Pellegrino su questa pista è servita. Ho provato ad allungare ma non pensavo di arrivare così davanti, gli sci mi hanno aiutato tanto, erano preparati al meglio e devo ringrazire gli skimen, oggi tutti mi hanno aiutato a testarli, dagli allenatori al preparatore atletico e quindi è un risultato di squadra”.