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- Delago raggiante: “Risultato incredibile, qui a casa mia: sentivo il tifo e mi sono detta ‘Vado a tutta’, sono felicissima”. Marsaglia: “Passettino avanti”
Delago raggiante: “Risultato incredibile, qui a casa mia: sentivo il tifo e mi sono detta ‘Vado a tutta’, sono felicissima”. Marsaglia: “Passettino avanti”
Nicol Delago è raggiante al traguardo. Non vede l’ora di abbracciare la madre e la nonna per festeggiare con loro il primo podio della sua carriera arrivato proprio a pochi passa da casa sua, sulla Saslong, in Val Gardena, dove le donne ha gareggiato per la prima volta nella storia della Coppa del mondo. “È incredibile, qui, a casa mia. Sono partita che sentivo tutto il tifo e mi sono detta ‘vado a tutta’ – rivela l’azzurra -. Mi sono studiata bene il tracciato con i tecnici. Sono felicissima, quando ho sentito che c’era la gara in casa, quasi mi veniva da piangere, non avrei mai pensato che qui, a casa mia, un giorno avrebbero fatto gareggiare le donne”.
“È un regalo per Natale e compleanno insieme – continua Nicol che il 5 gennaio 2019 farà 23 anni -. Per me era già tanto poter gareggiare in casa, ora che mi è andata così bene sono molto felice. Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno sempre sostenuto da piccola, la squadra e il gruppo sportivo, quelli che ci sono sempre stati. Alla vigilia devo dire che ero abbastanza tranquilla, ma prima della terza prova ero un po’ agitata, poi però sono scesa tranquilla e ho visto che scendere tranquilli non paga, così mi sono motivata e concentrata solo sulla prestazione e non vedevo l’ora di scendere. Dedico questo podio a mio padre, perché sta dando cuore e anima per me e mia sorella per permettere a noi di vivere queste emozioni e questo sogno. Darò tutto per continuare su questa strada e divertirmi sciando, perché è la cosa più importante. Quello che mi fa andare veloce forse è la mia voglia pazzesca di sciare in partenza. Le mie compagne infortunate? Due anni fa, quando sono arrivata, mi hanno accolto benissimo e anche quest’anno, a Lake Louise, Hanna (Schnarf, n.d.r.) mi dava dei consigli. Torneranno e aspetto anche la Gasslitter che è la mia compagna di stanza da un’eternità”
Anche Nadia Fanchini, partita con il pettorale numero 1, sorride, al di là del risultato: “Io non cerco mai scuse, questa è una bellissima pista, solo che io ho caratteristiche diverse, si parte nel piano e i primi secondi di gara sono davvero dritti e non c’è un’alta velocità. Potevo difendermi meglio se la neve fosse stata più ghiacciata: guardavo le analisi, non sono andata neanche male al Ciaslat, anche se ho sbagliato l’ingresso. Mi sento che sto sciando bene, ce la metto tutta, la voglia nel cuore ce l’ho, spero di fare risultato. Mi auguro vada meglio nel superG, a St. Moritz e a Lake Louise ho fatto buone cose, non sono ancora riuscita a mettere insieme proprio la gara da inizio stagione, d’ora in poi spero di fare buoni risultati”.
Felice Francesca Marsaglia: “Non facevo così bene da tanto in discesa: sapevo che dovevo giocarmi le mie carte nel terzo intermedio, per me è un passettino avanti, volevo farlo e l’ho fatto. Sono convinta di essere nella direzione giusta. Il mio obiettivo era dire la mia almeno sulle curve e sono contenta. Spero di essere felice anche dopo il superG, ho un bel feeling con la pista. Il tracciato? Soggettivamente per me andava meglio con una pista più dura, secondo me si poteva partire un po’ più su”. Anche Elena Curtoni parla del tracciato: “La pista è bella, speravo fosse un po’ più dura, ma è divertente, piena di dossi, magari non ci sono tante curve da fare e per me sarebbe stato meglio”.
Delago raggiante: “Risultato incredibile, qui a casa mia: sentivo il tifo e mi sono detta ‘Vado a tutta’, sono felicissima”. Marsaglia: “Passettino avanti”
Nicol Delago è raggiante al traguardo. Non vede l’ora di abbracciare la madre e la nonna per festeggiare con loro il primo podio della sua carriera arrivato proprio a pochi passa da casa sua, sulla Saslong, in Val Gardena, dove le donne ha gareggiato per la prima volta nella storia della Coppa del mondo. “È incredibile, qui, a casa mia. Sono partita che sentivo tutto il tifo e mi sono detta ‘vado a tutta’ – rivela l’azzurra -. Mi sono studiata bene il tracciato con i tecnici. Sono felicissima, quando ho sentito che c’era la gara in casa, quasi mi veniva da piangere, non avrei mai pensato che qui, a casa mia, un giorno avrebbero fatto gareggiare le donne”.
“È un regalo per Natale e compleanno insieme – continua Nicol che il 5 gennaio 2019 farà 23 anni -. Per me era già tanto poter gareggiare in casa, ora che mi è andata così bene sono molto felice. Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno sempre sostenuto da piccola, la squadra e il gruppo sportivo, quelli che ci sono sempre stati. Alla vigilia devo dire che ero abbastanza tranquilla, ma prima della terza prova ero un po’ agitata, poi però sono scesa tranquilla e ho visto che scendere tranquilli non paga, così mi sono motivata e concentrata solo sulla prestazione e non vedevo l’ora di scendere. Dedico questo podio a mio padre, perché sta dando cuore e anima per me e mia sorella per permettere a noi di vivere queste emozioni e questo sogno. Darò tutto per continuare su questa strada e divertirmi sciando, perché è la cosa più importante. Quello che mi fa andare veloce forse è la mia voglia pazzesca di sciare in partenza. Le mie compagne infortunate? Due anni fa, quando sono arrivata, mi hanno accolto benissimo e anche quest’anno, a Lake Louise, Hanna (Schnarf, n.d.r.) mi dava dei consigli. Torneranno e aspetto anche la Gasslitter che è la mia compagna di stanza da un’eternità”
Anche Nadia Fanchini, partita con il pettorale numero 1, sorride, al di là del risultato: “Io non cerco mai scuse, questa è una bellissima pista, solo che io ho caratteristiche diverse, si parte nel piano e i primi secondi di gara sono davvero dritti e non c’è un’alta velocità. Potevo difendermi meglio se la neve fosse stata più ghiacciata: guardavo le analisi, non sono andata neanche male al Ciaslat, anche se ho sbagliato l’ingresso. Mi sento che sto sciando bene, ce la metto tutta, la voglia nel cuore ce l’ho, spero di fare risultato. Mi auguro vada meglio nel superG, a St. Moritz e a Lake Louise ho fatto buone cose, non sono ancora riuscita a mettere insieme proprio la gara da inizio stagione, d’ora in poi spero di fare buoni risultati”.
Felice Francesca Marsaglia: “Non facevo così bene da tanto in discesa: sapevo che dovevo giocarmi le mie carte nel terzo intermedio, per me è un passettino avanti, volevo farlo e l’ho fatto. Sono convinta di essere nella direzione giusta. Il mio obiettivo era dire la mia almeno sulle curve e sono contenta. Spero di essere felice anche dopo il superG, ho un bel feeling con la pista. Il tracciato? Soggettivamente per me andava meglio con una pista più dura, secondo me si poteva partire un po’ più su”. Anche Elena Curtoni parla del tracciato: “La pista è bella, speravo fosse un po’ più dura, ma è divertente, piena di dossi, magari non ci sono tante curve da fare e per me sarebbe stato meglio”.