Dicono di noi: estratti dalla rassegna stampa di venerdì 30 novembre

30 Novembre 2018

Gli spunti più interessanti tratti dalla rassegna stampa di venerdì 30 novembre 2018.

La Stampa – Tomba: “Ai campioni serve la follia”
Alberto Tomba, pluridecorato campione azzurro tra gli Anni 80 e 90 con tre ori olimpici, due mondiali e una Coppa del mondo, ha parlato agli studenti della scuola primaria Re Umberto I di Torino, muovendosi tra aneddoti del passato, qualche rimpianto e utili consigli. “Mi commuovo pensando al successo in gigante davanti a Stenmark nel 1987, lì è decollata la mia carriera. Il segreto? Mi tutelavo da solo. Io mi svegliavo alle sette, gli altri alle sei, ma poi vincevo io. Ai campioni serve un po’ di follia”.

Il Corriere della Sera (ed. Brescia) – Nadia: “Senza Elena non è la stessa cosa”
Dal Canada, dove è impegnata nella discesa di Lake Louise, Nadia Fanchini parla anche della sorella Elena: “Senza di lei è tutto molto triste, non so nemmeno dire se ho superato il trauma per il suo infortunio, aveva lottato tanto ed era così felice quando aveva rimesso gli sci, sembrava le avessero regalato il mondo. Voleva dare uno stimolo agl altri malati, però ha già dato un messaggio forte”.

Il Giornale di Brescia – Elena sorride: “L’operazione è andata bene”
“L’operazione è andata molto bene, volevo ringraziarvi per i bellissimi messaggi che mi avete scritto, mi danno tantissima forza”. Elena Fanchini parla attraverso i social e il Giornale di Brescia dà spazio alla sua voglia di sorridere. Tra il weekend e lunedì la sciatrice potrebbe uscire dall’ospedale, poi comincerà la riabilitazione nella speranza di vederla presto in pista.

Il Corriere dello Sport – Innerhofer scatta insieme a Tortu
“Alle Olimpiadi del 2026 mi piacerebbe esserci da atleta”. Scegliamo una frase non a caso dall’intervista rilasciata al Corriere dello Sport per dire chi è Christof Innerhofer. Che parla di questa stagione e regala qualche perla: “Quello che mi ha dato una grossa mano è stato Flavio Di Giorgio, il preparatore di Filippo Tortu, fra un po’ vedrete anche me sui 100 metri”. E confessa le sua più grande passioni dopo lo sci: i libri e l’economia: “Ma non farei mai il consulente di investimenti”.

Dicono di noi: estratti dalla rassegna stampa di venerdì 30 novembre

30 Novembre 2018

Gli spunti più interessanti tratti dalla rassegna stampa di venerdì 30 novembre 2018.

La Stampa – Tomba: “Ai campioni serve la follia”
Alberto Tomba, pluridecorato campione azzurro tra gli Anni 80 e 90 con tre ori olimpici, due mondiali e una Coppa del mondo, ha parlato agli studenti della scuola primaria Re Umberto I di Torino, muovendosi tra aneddoti del passato, qualche rimpianto e utili consigli. “Mi commuovo pensando al successo in gigante davanti a Stenmark nel 1987, lì è decollata la mia carriera. Il segreto? Mi tutelavo da solo. Io mi svegliavo alle sette, gli altri alle sei, ma poi vincevo io. Ai campioni serve un po’ di follia”.

Il Corriere della Sera (ed. Brescia) – Nadia: “Senza Elena non è la stessa cosa”
Dal Canada, dove è impegnata nella discesa di Lake Louise, Nadia Fanchini parla anche della sorella Elena: “Senza di lei è tutto molto triste, non so nemmeno dire se ho superato il trauma per il suo infortunio, aveva lottato tanto ed era così felice quando aveva rimesso gli sci, sembrava le avessero regalato il mondo. Voleva dare uno stimolo agl altri malati, però ha già dato un messaggio forte”.

Il Giornale di Brescia – Elena sorride: “L’operazione è andata bene”
“L’operazione è andata molto bene, volevo ringraziarvi per i bellissimi messaggi che mi avete scritto, mi danno tantissima forza”. Elena Fanchini parla attraverso i social e il Giornale di Brescia dà spazio alla sua voglia di sorridere. Tra il weekend e lunedì la sciatrice potrebbe uscire dall’ospedale, poi comincerà la riabilitazione nella speranza di vederla presto in pista.

Il Corriere dello Sport – Innerhofer scatta insieme a Tortu
“Alle Olimpiadi del 2026 mi piacerebbe esserci da atleta”. Scegliamo una frase non a caso dall’intervista rilasciata al Corriere dello Sport per dire chi è Christof Innerhofer. Che parla di questa stagione e regala qualche perla: “Quello che mi ha dato una grossa mano è stato Flavio Di Giorgio, il preparatore di Filippo Tortu, fra un po’ vedrete anche me sui 100 metri”. E confessa le sua più grande passioni dopo lo sci: i libri e l’economia: “Ma non farei mai il consulente di investimenti”.