Dieci coppe del mondo: una stagione da ricordare per la FISI

01 Aprile 2016

La stagione 2015/16 che sembrava destinata a diventare un’annata di transizione in attesa dei prossimi appuntamenti con Mondiali ed Olimpiadi si è invece trasformata in una cavalcata vincente per la Federazione Italiana Sport Invernali, protagonista assoluta con la conquista di quattro coppe del mondo generali e sei di specialità. Ad aprire le danze è Peter Fill, primo italiano nella storia a vincere la classifica di discesa nello sci alpino maschile con la gemma del successo sulla Streif di Kitzbuehel. Oppure Federico Pellegrino, primo fondista non nordico ad aggiudicarsi la classifica sprint maschile con un filotto di cinque clamorosi successi di tappa che lo hanno fatto diventare il fondista più vincente di casa nostra. Il dominio dei nostri rappresentanti è proseguito nello snowboard, grazie alla fantastica doppietta messa a segno da Roland Fischnaller (vincitore nello slalom parallelo) e Michela Moioli, prima italiana ad assicurarsi lo snowboardcross femminile. Robert Antonioli, diventato l’uomo sprint nello sci alpinismo, ha dominato la graduatoria di disciplina, mentre Dorothea Wierer ha permesso all’Italia di salire sul gradino più alto nell’individuale femminile dopo oltre vent’anni di astinenza nella specialità.     

Le coppe assolute sono andate invece a Patrick Pigneter, signore assoluto dello slittino su pista naturale, il quale ha messo a segno la consueta doppietta fra singolo e doppio (in coppia con Florian Clara) che lo rende imbattibile ormai da una decina d’anni. Quest’anno è riuscita ad imitarlo Evelyn Lanthaler, abile nel sottrarre lo scettro di regina nel singolo femminile alla russa Ekaterina Lavrentjeva che dominava la scena da molte stagioni. Il trionfo più recente porta invece la firma di Valentina Greggio, la donna più veloce al mondo sugli sci con i recenti 247,083 km/h registrati a Vars, la quale ha infilato un filotto di cinque successi in altrettanti appuntamenti che le hanno consentito di chiudere con largo anticipo il discorso nella classifica generale.   

E la lunga lista di podi nelle coppe di cristallo è destinata ad allungarsi nelle prossime settimane. Simone e Ivan Origone si stanno contendendo a suon di record del mondo la classifica dello sci velocità maschile, mentre Michele Boscacci è leader nella classifica generale maschile dello sci alpinismo davanti allo stesso Antonioli. Katia Tomatis conserva discrete possibilità di agguantare il terzo gradino del podio fra le donne. Il tutto in attesa dell’inizio della stagione dello sci d’erba, tradizionalmente serbatoio di trionfi per la squadra italiana.
   
Non dobbiamo nemmeno dimenticare le medaglie conquistate nei Mondiali di slittino su pista artificiale e biathlon. L’inossidabile doppio composto da Christian Oberstolz e Patrick Gruber si è messo al collo due bronzi nella sprint e nella prova classica di Koenigssee, Dorothea Wierer si è aggiudicata l’argento nella pursuit di Oslo.

Dieci coppe del mondo: una stagione da ricordare per la FISI

01 Aprile 2016

La stagione 2015/16 che sembrava destinata a diventare un’annata di transizione in attesa dei prossimi appuntamenti con Mondiali ed Olimpiadi si è invece trasformata in una cavalcata vincente per la Federazione Italiana Sport Invernali, protagonista assoluta con la conquista di quattro coppe del mondo generali e sei di specialità. Ad aprire le danze è Peter Fill, primo italiano nella storia a vincere la classifica di discesa nello sci alpino maschile con la gemma del successo sulla Streif di Kitzbuehel. Oppure Federico Pellegrino, primo fondista non nordico ad aggiudicarsi la classifica sprint maschile con un filotto di cinque clamorosi successi di tappa che lo hanno fatto diventare il fondista più vincente di casa nostra. Il dominio dei nostri rappresentanti è proseguito nello snowboard, grazie alla fantastica doppietta messa a segno da Roland Fischnaller (vincitore nello slalom parallelo) e Michela Moioli, prima italiana ad assicurarsi lo snowboardcross femminile. Robert Antonioli, diventato l’uomo sprint nello sci alpinismo, ha dominato la graduatoria di disciplina, mentre Dorothea Wierer ha permesso all’Italia di salire sul gradino più alto nell’individuale femminile dopo oltre vent’anni di astinenza nella specialità.     

Le coppe assolute sono andate invece a Patrick Pigneter, signore assoluto dello slittino su pista naturale, il quale ha messo a segno la consueta doppietta fra singolo e doppio (in coppia con Florian Clara) che lo rende imbattibile ormai da una decina d’anni. Quest’anno è riuscita ad imitarlo Evelyn Lanthaler, abile nel sottrarre lo scettro di regina nel singolo femminile alla russa Ekaterina Lavrentjeva che dominava la scena da molte stagioni. Il trionfo più recente porta invece la firma di Valentina Greggio, la donna più veloce al mondo sugli sci con i recenti 247,083 km/h registrati a Vars, la quale ha infilato un filotto di cinque successi in altrettanti appuntamenti che le hanno consentito di chiudere con largo anticipo il discorso nella classifica generale.   

E la lunga lista di podi nelle coppe di cristallo è destinata ad allungarsi nelle prossime settimane. Simone e Ivan Origone si stanno contendendo a suon di record del mondo la classifica dello sci velocità maschile, mentre Michele Boscacci è leader nella classifica generale maschile dello sci alpinismo davanti allo stesso Antonioli. Katia Tomatis conserva discrete possibilità di agguantare il terzo gradino del podio fra le donne. Il tutto in attesa dell’inizio della stagione dello sci d’erba, tradizionalmente serbatoio di trionfi per la squadra italiana.
   
Non dobbiamo nemmeno dimenticare le medaglie conquistate nei Mondiali di slittino su pista artificiale e biathlon. L’inossidabile doppio composto da Christian Oberstolz e Patrick Gruber si è messo al collo due bronzi nella sprint e nella prova classica di Koenigssee, Dorothea Wierer si è aggiudicata l’argento nella pursuit di Oslo.