Elena Fanchini: “E’ bello sciare nella maniera che più ti piace. Lake Louise pista magica”

06 Dicembre 2013

Una vittoria nel lontano 2005 proprio a Lake Louise, poi un buco di otto anni per poi infilare due terzi posti consecutivi fra Beaver Creek e ancora Lake Louise. Non smette di stupire la rinata Elena Fanchini, completamente trasformata rispetto alle ultime stagioni che a fine gara trova qualche appunto da fare alla sua prestazione. “Potevo sciare meglio nella prima parte del tracciato – racconta la ventottenne finanziera di Artogne -. Sentivo che non riuscivo a mollare completamente gli sci come invece ho fatto nella parte conclusiva. Sono contenta, mai avrei pensato di arrivare in America e salire sul podio due volte in due gare. Ho ottenuto la qualificazione olimpica e questo mi ha dato grande fiducia in me stessa anche se stamattina mi sentivo nervosa e agitata perchè sentivo che potevo ottenere un buon risultato. Invece in pista le cose sono andate bene, è bello quando riesci a sciare nella maniera che più ti piace. Lake Louise è una località magica sia per me che per mia sorella Nadia”.

Elena rivela l’unico neo della giornata. “Riesch si è mostrata superiore alla concorrenza, mi auguravo di rimanere seconda perchè sarei salita in testa alla classifica di discesa, invece col terzo posto Gut rimane al primo posto. Sarà un ulteriore stimolo per la discesa di sabato, devo soltanto rimanere calma e concentrata, senza pensare a quanto ho fatto in questi ultimi giorni”. L’ultimo pensiero è per il grande freddo (-30°) patito in questa giornata dalle concorrenti, molte delle quali sono partite con il viso completamente incerottato, Elena compresa. “Ho messo uno scaldino sotto la tuta, ma il problema vero era la gola. Comunque ben venga questo freddo se poi arrivano questi risultati…”.

Elena Fanchini: “E’ bello sciare nella maniera che più ti piace. Lake Louise pista magica”

06 Dicembre 2013

Una vittoria nel lontano 2005 proprio a Lake Louise, poi un buco di otto anni per poi infilare due terzi posti consecutivi fra Beaver Creek e ancora Lake Louise. Non smette di stupire la rinata Elena Fanchini, completamente trasformata rispetto alle ultime stagioni che a fine gara trova qualche appunto da fare alla sua prestazione. “Potevo sciare meglio nella prima parte del tracciato – racconta la ventottenne finanziera di Artogne -. Sentivo che non riuscivo a mollare completamente gli sci come invece ho fatto nella parte conclusiva. Sono contenta, mai avrei pensato di arrivare in America e salire sul podio due volte in due gare. Ho ottenuto la qualificazione olimpica e questo mi ha dato grande fiducia in me stessa anche se stamattina mi sentivo nervosa e agitata perchè sentivo che potevo ottenere un buon risultato. Invece in pista le cose sono andate bene, è bello quando riesci a sciare nella maniera che più ti piace. Lake Louise è una località magica sia per me che per mia sorella Nadia”.

Elena rivela l’unico neo della giornata. “Riesch si è mostrata superiore alla concorrenza, mi auguravo di rimanere seconda perchè sarei salita in testa alla classifica di discesa, invece col terzo posto Gut rimane al primo posto. Sarà un ulteriore stimolo per la discesa di sabato, devo soltanto rimanere calma e concentrata, senza pensare a quanto ho fatto in questi ultimi giorni”. L’ultimo pensiero è per il grande freddo (-30°) patito in questa giornata dalle concorrenti, molte delle quali sono partite con il viso completamente incerottato, Elena compresa. “Ho messo uno scaldino sotto la tuta, ma il problema vero era la gola. Comunque ben venga questo freddo se poi arrivano questi risultati…”.