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Fa sognare a lungo la staffetta maschile azzurra, poi termina settima con onore. Oro alla Norvegia
La staffetta azzurra del fondo maschile ha fatto sognare gli appassionati per quasi tre frazioni. Le due a tecnica classica di Maicol Rastelli e Francesco De Fabiani, e per 2/3 di quella a skating di Giandomenico Salvadori. Una gara tirata, sempre nelle posizioni di vertice, sia con i primi due frazionisti, e con De Fabiani in particolare, a recuperare nel finale del suo turno, sulla Russia, leader in quel momento.
Salvadori ha spinto più che poteva nello skating, per rimanere agganciato al treno di Norvegia e Francia, e al settimo chilometro non ce l’ha fatta più: è ceduto di schianto perdendo terreno sui primi e cambiando in quinta posizione a 1’11” dalla Norvegia.
La frazione di Federico Pellegrino, a quel punto, non poteva più essere determinante, anche se il valdostano ha spinto nei primi cinque chilometri per agganciare la Finlandia e provare a recuperare una posizione in classifica, per poi rallentare e risparmiare energie in vista della Team Sprint.
L’Italia ha comunque chiuso al settimo posto, con una gara più che onorevole, nella quale ha cercato di combattere per le medaglie, rimanendo a lungo a ridosso del podio.
Il rush finale premia ancora una volta la Norvegia che conquista la medaglia d’oro davanti ai russi per 9″4 e agli ottimi francesi, staccati di 36″9. Determinante il finale di Klaebo che allunga su Spitsov e lo lascia per strada. Quarta la Finlandia a 1’40, quindi Svezia, Germania e Italia, a 2’35″2.
Ordine d’arrivo staffetta maschile PyeongChang:
1. Norvegia 1h33’04″9
2. OAR +9″4
3. Francia +36″9
4. Finlandia +1’40″5
5. Svezia +2’05″6
6. Germania +2’08″2
7. Italia +2’35″2
8. Kazakhstan +3’31″4
9. Canada +3’41″0
10. Repubblica Ceca +4’18″1
Fa sognare a lungo la staffetta maschile azzurra, poi termina settima con onore. Oro alla Norvegia
La staffetta azzurra del fondo maschile ha fatto sognare gli appassionati per quasi tre frazioni. Le due a tecnica classica di Maicol Rastelli e Francesco De Fabiani, e per 2/3 di quella a skating di Giandomenico Salvadori. Una gara tirata, sempre nelle posizioni di vertice, sia con i primi due frazionisti, e con De Fabiani in particolare, a recuperare nel finale del suo turno, sulla Russia, leader in quel momento.
Salvadori ha spinto più che poteva nello skating, per rimanere agganciato al treno di Norvegia e Francia, e al settimo chilometro non ce l’ha fatta più: è ceduto di schianto perdendo terreno sui primi e cambiando in quinta posizione a 1’11” dalla Norvegia.
La frazione di Federico Pellegrino, a quel punto, non poteva più essere determinante, anche se il valdostano ha spinto nei primi cinque chilometri per agganciare la Finlandia e provare a recuperare una posizione in classifica, per poi rallentare e risparmiare energie in vista della Team Sprint.
L’Italia ha comunque chiuso al settimo posto, con una gara più che onorevole, nella quale ha cercato di combattere per le medaglie, rimanendo a lungo a ridosso del podio.
Il rush finale premia ancora una volta la Norvegia che conquista la medaglia d’oro davanti ai russi per 9″4 e agli ottimi francesi, staccati di 36″9. Determinante il finale di Klaebo che allunga su Spitsov e lo lascia per strada. Quarta la Finlandia a 1’40, quindi Svezia, Germania e Italia, a 2’35″2.
Ordine d’arrivo staffetta maschile PyeongChang:
1. Norvegia 1h33’04″9
2. OAR +9″4
3. Francia +36″9
4. Finlandia +1’40″5
5. Svezia +2’05″6
6. Germania +2’08″2
7. Italia +2’35″2
8. Kazakhstan +3’31″4
9. Canada +3’41″0
10. Repubblica Ceca +4’18″1