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- Fischnaller: “Non cerco scuse, ma ci vuole anche un po’ di fortuna”. Coratti: “Ho dato tutto ma non è bastato”
Fischnaller: “Non cerco scuse, ma ci vuole anche un po’ di fortuna”. Coratti: “Ho dato tutto ma non è bastato”
Roland Fischnaller: “Non cerco scuse, ma sono stato sfortunato con il pettorale già da questa mattina. nella prima run di qualificazione sulla pista rossa ho fatto il secondo tempo, poi sulla blu ho rischiato di uscire e sono riuscito a qualificarmi, ma non con un tempo sufficiente. Questo format è così, ci vuole anche un po’ di fortuna, soprattutto quando c’è così tanta differenza fra le due piste. Non serve fare due run, non c’è spettacolo e non piace a nessuno. Una volta vince uno e una volta vince l’altro.
Lo snowboard in Asia ha tanti appassionati, e qui c’è sempre stato tanto pubblico. E’ la mia quinta Olimpiade ed è quella in cui mi sono divertito di più, per cui spero di potermi divertire anche alla sesta, a Pechino”.
Edwin Coratti: “Ho fatto un po’ fatica nelle qualificazioni e con il 12/o tempo non potevo scegliere la pista nelle finali. Negli ottavi ho fatto una gara perfetta sulla pista blu e sono riuscito a qualificarmi, ma nei quarti ho dovuto cedere. Sapevo di poter andare forte e ho dato tutto. Era la mia prima Olimpiade e sono soddisfatto dell’ottavo posto. Sono anche consapevole che avrei potuto fare anche meglio. Ho sentito un po’ di nervosismo nelle qualificazioni, ma poi ho tirato fuori tutto quello che avevo”.
Fischnaller: “Non cerco scuse, ma ci vuole anche un po’ di fortuna”. Coratti: “Ho dato tutto ma non è bastato”
Roland Fischnaller: “Non cerco scuse, ma sono stato sfortunato con il pettorale già da questa mattina. nella prima run di qualificazione sulla pista rossa ho fatto il secondo tempo, poi sulla blu ho rischiato di uscire e sono riuscito a qualificarmi, ma non con un tempo sufficiente. Questo format è così, ci vuole anche un po’ di fortuna, soprattutto quando c’è così tanta differenza fra le due piste. Non serve fare due run, non c’è spettacolo e non piace a nessuno. Una volta vince uno e una volta vince l’altro.
Lo snowboard in Asia ha tanti appassionati, e qui c’è sempre stato tanto pubblico. E’ la mia quinta Olimpiade ed è quella in cui mi sono divertito di più, per cui spero di potermi divertire anche alla sesta, a Pechino”.
Edwin Coratti: “Ho fatto un po’ fatica nelle qualificazioni e con il 12/o tempo non potevo scegliere la pista nelle finali. Negli ottavi ho fatto una gara perfetta sulla pista blu e sono riuscito a qualificarmi, ma nei quarti ho dovuto cedere. Sapevo di poter andare forte e ho dato tutto. Era la mia prima Olimpiade e sono soddisfatto dell’ottavo posto. Sono anche consapevole che avrei potuto fare anche meglio. Ho sentito un po’ di nervosismo nelle qualificazioni, ma poi ho tirato fuori tutto quello che avevo”.