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Franzoni splendido quarto nel superG di Beaver Creek: “Sono sceso pensando al podio”. Vince Odermatt
E’ Giovanni Franzoni, 23 anni, da Manerba del Garda, portacolori delle Fiamme Gialle, a fare notizia nella serata italiana. Il giovane azzurro scende e cambia la faccia alla gara per i colori italiani.
Se Marco Odermatt e Cyprien Sarrazin fanno capire che anche per quest’anno il duello al vertice della velocità mondiale sarà tra di loro, Franzoni, partito con il pettorale numero 39 e terminato al quarto posto a 60 centesimi dalla vetta e a soli 13 dal podio, lascia chiaramente intendere che nella lotta fra i migliori ci sarà anche lui, che fino ad oggi aveva il 22/o posto nel superG di Bormio ’22 quale miglior risultato. Bellissima la sua gara in attacco e splendido il risultato che rilancia le azioni del gardesano, tornato competitivo dopo il brutto infortunio ai tendini della gamba destra, capitatogli nel superG di Wengen del 2023. Il suo è un quarto posto che vale una vittoria.
“Il tracciato mi piaceva e stavo sciando bene – ha detto un Franzoni molto emozionato al traguardo -. Feurstein, sceso prima di me, è arrivato terzo, e io mi sono detto: “Ce la posso fare, ce la posso fare”. Sono sceso puntando al podio. Non mi ero mai sentito così. Davvero a posto e pronto. Ero anche un po’ teso, perché molti sono usciti dal tracciato. Due anni fa ero vicino a questo genere di risultati, poi l’infortunio e un anno difficile come quello scorso, nel quale non girava niente. Sono due anni che lavoro come un matto e voglio dire a tutti quelli che sono in difficoltà che si può fare, basta lavorare e crederci. E’ come se mi fossi levato un peso dalle spalle. Adesso penso che sarà tutto un po’ più in discesa. Ho la testa molto più libera quest’anno, non ho avuto la fretta di rientrare che mi ha fregato lo scorso anno: sono maturato molto. E adesso ci credo”.
Oggi è stato Odermatt a prevalere, domando curve, neve e dossi della Birds of Prey, in un superG molto spettacolare e difficile da interpretare, che ha visto molti atleti cedere alla tracciatura.
Il tempo dell’elvetico è di 1’09″41, 18 centesimi meglio del francese, e 47 prima dell’emergente austriaco Lukas Feurstein, classe 2001, davvero bravo, con il pettorale 24, a salire per la prima volta sul podio. E altrettanto bravo il norvegese Fredrik Moeller, con il 32, quarto a 60 centesimi dal leader, pari merito con Franzoni. Battuto Vincent Kriechmayr, la potenziale terza forza che però oggi ha accusato 81 centesimi dalla vetta ed è arrivato sesto.
Meglio l’Italia di questo superG rispetto a quella di venerdì, con Dominik Paris 15/o a 1″28, ancora con qualche errore di troppo, ma con un atteggiamento in gara davvero deciso. Bene anche Mattia Casse, ad un solo centesimo dal compagno di squadra, sicuramente non agevolato dall’essere partito con il pettorale numero 1. Pietro Zazzi prova ad attaccare, ma commette qualche errore di traiettoria e taglia il traguardo con 1″79 di ritardo. Christof Innerhofer lascia molto nel tratto iniziale, ma poi contiene il distacco in 1″88. Entrambi sono fuori dalla zona punti, così come Benjamin Alliod a 2″66 dalla vetta. Usciti Florian Schieder e Nicolò Molteni.
Il programma termina domenica con il gigante che prenderà il via alle 18, con la prima manche in diretta su Rai Sport ed Eurosport, mentre la seconda andrà in scena alle 21.
Franzoni splendido quarto nel superG di Beaver Creek: “Sono sceso pensando al podio”. Vince Odermatt
E’ Giovanni Franzoni, 23 anni, da Manerba del Garda, portacolori delle Fiamme Gialle, a fare notizia nella serata italiana. Il giovane azzurro scende e cambia la faccia alla gara per i colori italiani.
Se Marco Odermatt e Cyprien Sarrazin fanno capire che anche per quest’anno il duello al vertice della velocità mondiale sarà tra di loro, Franzoni, partito con il pettorale numero 39 e terminato al quarto posto a 60 centesimi dalla vetta e a soli 13 dal podio, lascia chiaramente intendere che nella lotta fra i migliori ci sarà anche lui, che fino ad oggi aveva il 22/o posto nel superG di Bormio ’22 quale miglior risultato. Bellissima la sua gara in attacco e splendido il risultato che rilancia le azioni del gardesano, tornato competitivo dopo il brutto infortunio ai tendini della gamba destra, capitatogli nel superG di Wengen del 2023. Il suo è un quarto posto che vale una vittoria.
“Il tracciato mi piaceva e stavo sciando bene – ha detto un Franzoni molto emozionato al traguardo -. Feurstein, sceso prima di me, è arrivato terzo, e io mi sono detto: “Ce la posso fare, ce la posso fare”. Sono sceso puntando al podio. Non mi ero mai sentito così. Davvero a posto e pronto. Ero anche un po’ teso, perché molti sono usciti dal tracciato. Due anni fa ero vicino a questo genere di risultati, poi l’infortunio e un anno difficile come quello scorso, nel quale non girava niente. Sono due anni che lavoro come un matto e voglio dire a tutti quelli che sono in difficoltà che si può fare, basta lavorare e crederci. E’ come se mi fossi levato un peso dalle spalle. Adesso penso che sarà tutto un po’ più in discesa. Ho la testa molto più libera quest’anno, non ho avuto la fretta di rientrare che mi ha fregato lo scorso anno: sono maturato molto. E adesso ci credo”.
Oggi è stato Odermatt a prevalere, domando curve, neve e dossi della Birds of Prey, in un superG molto spettacolare e difficile da interpretare, che ha visto molti atleti cedere alla tracciatura.
Il tempo dell’elvetico è di 1’09″41, 18 centesimi meglio del francese, e 47 prima dell’emergente austriaco Lukas Feurstein, classe 2001, davvero bravo, con il pettorale 24, a salire per la prima volta sul podio. E altrettanto bravo il norvegese Fredrik Moeller, con il 32, quarto a 60 centesimi dal leader, pari merito con Franzoni. Battuto Vincent Kriechmayr, la potenziale terza forza che però oggi ha accusato 81 centesimi dalla vetta ed è arrivato sesto.
Meglio l’Italia di questo superG rispetto a quella di venerdì, con Dominik Paris 15/o a 1″28, ancora con qualche errore di troppo, ma con un atteggiamento in gara davvero deciso. Bene anche Mattia Casse, ad un solo centesimo dal compagno di squadra, sicuramente non agevolato dall’essere partito con il pettorale numero 1. Pietro Zazzi prova ad attaccare, ma commette qualche errore di traiettoria e taglia il traguardo con 1″79 di ritardo. Christof Innerhofer lascia molto nel tratto iniziale, ma poi contiene il distacco in 1″88. Entrambi sono fuori dalla zona punti, così come Benjamin Alliod a 2″66 dalla vetta. Usciti Florian Schieder e Nicolò Molteni.
Il programma termina domenica con il gigante che prenderà il via alle 18, con la prima manche in diretta su Rai Sport ed Eurosport, mentre la seconda andrà in scena alle 21.