Goggia: “E’ la discesa della maturità. La bambina che sciava a Foppolo ha realizzato il suo sogno”

21 Febbraio 2018

Sofia Goggia:

“Mi sono allenata per tutta l’estate e anche se negli ultimi giorni non sono riuscita a fare quello che avrei dovuto, l’importante è quello che vuoi al cancelletto e il risultato che vuoi ottenere. Sapevo che avrei potuto farcela. Ho fatto riscaldamento di gigante e mi sono detta: “Dai che oggi è la tua giornata”. Poi è chiaro che al traguardo ci devi arrivare. Sono contentissima, anche se ancora non mi sono resa conto di avere la medaglia d’oro. E’ stata la discesa della maturità. Quello che mi aiuta in discesa è fidarsi dei propri piedi, e io oggi ho avuto questa sensazione da metà in poi”.

“Quella bambina che sciava a Foppolo e che sognava di diventare una campionessa olimpica ha realizzato il suo sogno. Ma non cambia nulla, chi mi vuole bene, mi vorrà bene lo stesso. Mi fa molto piacere essere la prima italiana a vincere la medaglia d’oro olimpica in discesa, ma siamo una squadra che sta riscrivendo la storia: Brignone, la tripletta di Aspen…”

“Oggi avevo talmente tanta concentrazione su quello che dovevo fare e che ho fatto, e ancora adesso che tutto è finito non riesco a rendermi conto realmente di quello che è successo. Il mio livello di attenzione è ancora troppo alto”.

“Lindsey Vonn è sicuramente partita per vincere, ma io volevo fare lo stesso. A Garmisch l’avevo detto: “Korea, Korea”. E questa volta la vittoria è mia”.

Nadia fanchini: “Alle Olimpiadi non si viene per partecipare ma per le medaglie. Ho fatto di tutto per essere presente, quattro mesi fa non entravo nemmeno nelle trenta a Lake Louise, ma ho saputo lavorare con pazienza. Noi non ci accontentiamo mai, sono arrivata qui in Corea consapevole di cominciare ad andare forte, facevo sezioni importanti nelle ultime gare di Coppa del mondo ma avevo bisogno ancora un pochettino di tempo per mettere insieme una manche intera. Meglio di così non potevamo prepararci, ci ho provato e sono profondamente delusa del ritiro di oggi”.

Goggia Sofia PyeongChang bandiera 21 02 2018

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Goggia: “E’ la discesa della maturità. La bambina che sciava a Foppolo ha realizzato il suo sogno”

21 Febbraio 2018

Sofia Goggia:

“Mi sono allenata per tutta l’estate e anche se negli ultimi giorni non sono riuscita a fare quello che avrei dovuto, l’importante è quello che vuoi al cancelletto e il risultato che vuoi ottenere. Sapevo che avrei potuto farcela. Ho fatto riscaldamento di gigante e mi sono detta: “Dai che oggi è la tua giornata”. Poi è chiaro che al traguardo ci devi arrivare. Sono contentissima, anche se ancora non mi sono resa conto di avere la medaglia d’oro. E’ stata la discesa della maturità. Quello che mi aiuta in discesa è fidarsi dei propri piedi, e io oggi ho avuto questa sensazione da metà in poi”.

“Quella bambina che sciava a Foppolo e che sognava di diventare una campionessa olimpica ha realizzato il suo sogno. Ma non cambia nulla, chi mi vuole bene, mi vorrà bene lo stesso. Mi fa molto piacere essere la prima italiana a vincere la medaglia d’oro olimpica in discesa, ma siamo una squadra che sta riscrivendo la storia: Brignone, la tripletta di Aspen…”

“Oggi avevo talmente tanta concentrazione su quello che dovevo fare e che ho fatto, e ancora adesso che tutto è finito non riesco a rendermi conto realmente di quello che è successo. Il mio livello di attenzione è ancora troppo alto”.

“Lindsey Vonn è sicuramente partita per vincere, ma io volevo fare lo stesso. A Garmisch l’avevo detto: “Korea, Korea”. E questa volta la vittoria è mia”.

Nadia fanchini: “Alle Olimpiadi non si viene per partecipare ma per le medaglie. Ho fatto di tutto per essere presente, quattro mesi fa non entravo nemmeno nelle trenta a Lake Louise, ma ho saputo lavorare con pazienza. Noi non ci accontentiamo mai, sono arrivata qui in Corea consapevole di cominciare ad andare forte, facevo sezioni importanti nelle ultime gare di Coppa del mondo ma avevo bisogno ancora un pochettino di tempo per mettere insieme una manche intera. Meglio di così non potevamo prepararci, ci ho provato e sono profondamente delusa del ritiro di oggi”.

Goggia Sofia PyeongChang bandiera 21 02 2018

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