Goggia: “Ho messo insieme i pezzi, le idee sono chiare”. Bassino: “Pista dove posso fare bene”. Brignone: “Devo migliorare da metà in giù”

08 Gennaio 2021

Sofia Goggia condivide con Corinne Suter il pettorale di leader della discesa femminile di Coppa del mondo due prove. La campionessa olimpica disputò due gare di Coppa Europa sulla pista di St. Anton nel lontano 2013, vincendone una e arrivò seconda nell’altra, ma fa subito chiarezza. “Le condizioni erano totalmente diverse ed io ero veramente all’inizio della mia carriera – racconta -, per cui non ne tengo conto. Qui ripartiamo tutte da zero, nella prima prova ho fatto un po’ fatica ad entrare in sintonia con la pista, ho lasciato troppi spazi. Stavolta ho cercato di metterci più intensità ed energia, con qualche imprecisione fra una porta e l’altra ma credo di avere il quadro della situazione abbastanza completo, finalizzerò la strategia al video con gli allenatori. A differenza delle discese in Val d’Isère, dove c’era un po’ di tutto, qui invece il tracciato somiglia ad un supergigante, con tante curve da collegare una dopo l’altta, e la media è abbastanza bassa, mentre in Francia si andava molto più veloce ed anche il tempo conclusivo era di una ventina di secondi più alto. Però un bravo sciatore deve essere bravo a disctricari con ogni condizioni di neve e su ogni tipo di tracciato che si affronta, ben vengano queste gare dove bisogna stare attenti a ciascun dettaglio”.

Marta Bassino ha confermato di trovarsi a meraviglia: “Ci siamo preparate molto bene a Santa Caterina Valfurva dopo Capodanno, alla fine le gare veloci sono un’ottima occasione per fare allenamento, sfruttando al meglio anche i giorni di prova. Non mi aspettavo questo crono, credevo di avere fatto linee lunghe e le cose al contrario rispetto a quanto avevo programmato. Evidentemente essere troppo precisi su questa neve facile non paga più di tanto, cercheremo di capire meglio al video. Ci sono tante curve, è una bella pista, molto tecnica, mano a mano si velocizzerà e bisognerà tenerne conto. Io punto a fare bene sia in discesa che in supergigante”.  

Dopo il quarto tempo di giovedì, piccolo passo indietro di Federica Brignone in termini di posizione. “Mi sono sentita bene fino a metà – racconta la detentrice della Coppa del mondo -, poi sono andata lunga in una tripla e ho perduto velocità per il muro e sono arrivata lenta alla compressione. E anche nell’ultima parte non ero sopra ai piedi, ho cominciato a fare piccole frenatine. E’ la mia prima volta qui, nel 2013 ero infortunata, ma sono contenta di conoscere nuove piste, non vedo l’ora di essere al via domani. Devo modificare la mia parte finale perchè oggi l’ho affrontata veramente male. A Santa Caterina ho rimesso gli sci lunghi dopo la caduta di Val d’Isère e ne avevo bisogno, ho fatto un bel lavoro in gigante”.

Elena Curtoni: “La pista è molto bella, tutta da spingere, parte finale curve molto belle da spingere, oggi ho saltato una porta, ho provato anche a riprenderla ma era impossibile, non ci sono grandissimi trabocchetti, non rimane che attaccare a tutta”.

Francesca Marsaglia: “Avevo bisogno di mettermi alla prova per capire veramente a che punto sono, quindi ho spinto dall’inizio alla fine e mi ritengo soddisfatta. La gara è sempre un’altra cosa, ma ho tanta voglia di portare in pista tutto quello che di buono facciamo in allenamento”.

Goggia: “Ho messo insieme i pezzi, le idee sono chiare”. Bassino: “Pista dove posso fare bene”. Brignone: “Devo migliorare da metà in giù”

08 Gennaio 2021

Sofia Goggia condivide con Corinne Suter il pettorale di leader della discesa femminile di Coppa del mondo due prove. La campionessa olimpica disputò due gare di Coppa Europa sulla pista di St. Anton nel lontano 2013, vincendone una e arrivò seconda nell’altra, ma fa subito chiarezza. “Le condizioni erano totalmente diverse ed io ero veramente all’inizio della mia carriera – racconta -, per cui non ne tengo conto. Qui ripartiamo tutte da zero, nella prima prova ho fatto un po’ fatica ad entrare in sintonia con la pista, ho lasciato troppi spazi. Stavolta ho cercato di metterci più intensità ed energia, con qualche imprecisione fra una porta e l’altra ma credo di avere il quadro della situazione abbastanza completo, finalizzerò la strategia al video con gli allenatori. A differenza delle discese in Val d’Isère, dove c’era un po’ di tutto, qui invece il tracciato somiglia ad un supergigante, con tante curve da collegare una dopo l’altta, e la media è abbastanza bassa, mentre in Francia si andava molto più veloce ed anche il tempo conclusivo era di una ventina di secondi più alto. Però un bravo sciatore deve essere bravo a disctricari con ogni condizioni di neve e su ogni tipo di tracciato che si affronta, ben vengano queste gare dove bisogna stare attenti a ciascun dettaglio”.

Marta Bassino ha confermato di trovarsi a meraviglia: “Ci siamo preparate molto bene a Santa Caterina Valfurva dopo Capodanno, alla fine le gare veloci sono un’ottima occasione per fare allenamento, sfruttando al meglio anche i giorni di prova. Non mi aspettavo questo crono, credevo di avere fatto linee lunghe e le cose al contrario rispetto a quanto avevo programmato. Evidentemente essere troppo precisi su questa neve facile non paga più di tanto, cercheremo di capire meglio al video. Ci sono tante curve, è una bella pista, molto tecnica, mano a mano si velocizzerà e bisognerà tenerne conto. Io punto a fare bene sia in discesa che in supergigante”.  

Dopo il quarto tempo di giovedì, piccolo passo indietro di Federica Brignone in termini di posizione. “Mi sono sentita bene fino a metà – racconta la detentrice della Coppa del mondo -, poi sono andata lunga in una tripla e ho perduto velocità per il muro e sono arrivata lenta alla compressione. E anche nell’ultima parte non ero sopra ai piedi, ho cominciato a fare piccole frenatine. E’ la mia prima volta qui, nel 2013 ero infortunata, ma sono contenta di conoscere nuove piste, non vedo l’ora di essere al via domani. Devo modificare la mia parte finale perchè oggi l’ho affrontata veramente male. A Santa Caterina ho rimesso gli sci lunghi dopo la caduta di Val d’Isère e ne avevo bisogno, ho fatto un bel lavoro in gigante”.

Elena Curtoni: “La pista è molto bella, tutta da spingere, parte finale curve molto belle da spingere, oggi ho saltato una porta, ho provato anche a riprenderla ma era impossibile, non ci sono grandissimi trabocchetti, non rimane che attaccare a tutta”.

Francesca Marsaglia: “Avevo bisogno di mettermi alla prova per capire veramente a che punto sono, quindi ho spinto dall’inizio alla fine e mi ritengo soddisfatta. La gara è sempre un’altra cosa, ma ho tanta voglia di portare in pista tutto quello che di buono facciamo in allenamento”.