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GOGGIA IMMORTALE: DOMINA IL SUPERG DI BEAVER CREEK, CINQUE ITALIANE NELLE UNDICI
Una discesa per prendere le misure soprattutto a sè stessa conclusa con il secondo posto, un supergigante per tornare sul gradino più alto del podio. Sofia Goggia riprende a stupire il mondo vincendo a mani basse la seconda gara disputata sulla pista Birds of Prey di Beaver Creek, dove mette in fila la concorrenza per tornare a gioire in Coppa del mondo. Era dalla discesa di Altenmark dello corso 13 gennaio che la campionessa bergamasca non vinceva in Coppa del mondo, stavolta lo ha fatto come ai bei tempi, dimostrando ancora una volta di essere più volte della sfortuna che tante volte ne ha interrotto la carriera. Ora può festeggiare la 25sima vittoria sul circuito e il 56simo podio che mai come stavolta ha un valore inimmaginabile con un bel balletto.
Centrale sugli sci, scorrevole come poche, Sofia ha fermato il cronometro sul tempo di 1’03″90, inavvicinabile per chiunque, a cominciare da Lara Gut, seconda a 48 centesimi, mentre la sorprendente Ariane Raedler si è piazzata terza a 55 centesimi, in una giornata che ha regalato piazzamenti importanti alle azzurre. A cominciare da Federica Brignone, quinta a 9 centesimi dal podio, una posizione meglio di Marta Bassino, sesta ma seconda fino all’ultimo intermedio. Nona una Elena Curtoni in grande ripresa, undicesima Roberta Melesi undicesima, seguita da Laura Pirovano diciottesima e Vicky Bernardi 23sima. Fuori dalle trenta Sara Thaler, ritirate le sorelle Nicol e Nadia Delago, con quest’ultima vittima di una brutta scivolata che fortunatamente non le ha creato danni fisici.
GOGGIA IMMORTALE: DOMINA IL SUPERG DI BEAVER CREEK, CINQUE ITALIANE NELLE UNDICI
Una discesa per prendere le misure soprattutto a sè stessa conclusa con il secondo posto, un supergigante per tornare sul gradino più alto del podio. Sofia Goggia riprende a stupire il mondo vincendo a mani basse la seconda gara disputata sulla pista Birds of Prey di Beaver Creek, dove mette in fila la concorrenza per tornare a gioire in Coppa del mondo. Era dalla discesa di Altenmark dello corso 13 gennaio che la campionessa bergamasca non vinceva in Coppa del mondo, stavolta lo ha fatto come ai bei tempi, dimostrando ancora una volta di essere più volte della sfortuna che tante volte ne ha interrotto la carriera. Ora può festeggiare la 25sima vittoria sul circuito e il 56simo podio che mai come stavolta ha un valore inimmaginabile con un bel balletto.
Centrale sugli sci, scorrevole come poche, Sofia ha fermato il cronometro sul tempo di 1’03″90, inavvicinabile per chiunque, a cominciare da Lara Gut, seconda a 48 centesimi, mentre la sorprendente Ariane Raedler si è piazzata terza a 55 centesimi, in una giornata che ha regalato piazzamenti importanti alle azzurre. A cominciare da Federica Brignone, quinta a 9 centesimi dal podio, una posizione meglio di Marta Bassino, sesta ma seconda fino all’ultimo intermedio. Nona una Elena Curtoni in grande ripresa, undicesima Roberta Melesi undicesima, seguita da Laura Pirovano diciottesima e Vicky Bernardi 23sima. Fuori dalle trenta Sara Thaler, ritirate le sorelle Nicol e Nadia Delago, con quest’ultima vittima di una brutta scivolata che fortunatamente non le ha creato danni fisici.