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Goggia è ottima 5/a nel gigante di Kranjska Gora: “Riprendo da dove ho lasciato”. Dominio per Sara Hector
Il 2025 dello sci alpino si apre nel segno di Sara Hector, dominatrice dell gigante di Kranjska Gora, in Slovenia, ma Sofia Goggia è brillante quinta e dopo l’infortunio riparte dal medesimo piazzamento conquistato nel gennaio scorso a Plan de Coronoes; out nella prima manche invece Federica Brignone, cinque le italiane a punti con Lara Della Mea 19esima, Asja Zenere 22esima, Ilaria Ghisalberti 23esima e Roberta Melesi 28esima.
Troppa Hector per tutte, sulla Podkoren 3 della località slovena. Già nella prima manche la svedese ha lasciato intendere di avere una marcia in più della concorrenza, guadagnando oltre un secondo su tutte le avversarie.
Nella seconda la campionessa olimpica non ha ceduto per prendersi il successo in 1’54″86 con 1″42 sulla diciottenne Lara Colturi, piemnontese d’Albania al primo podio nel massimo circuito in gigante dopo esserci già riuscita in slalom a dicembre. Alle sue spalle, ecco la neozelandese Alice Robinson, staccata di 1″52, seguita dall’austriaca Julia Scheib (+1″89) che grazie al miglior tempo di manche è risalita di nove posizioni.
E quinta, ecco Sofia Goggia. Dodicesima a metà gara, la bergamasca si è inserita nella scia di Scheib nella seconda: secondo miglior tempo di manche per Goggia che è risalita di sette posti per issarsi poco più di mezzo secondo dal podio, riprendendo di fatto il cammino interrotto lo scorso febbraio.
La rimonta nella seconda manche ha permesso all’azzurra di superare Lara Gut Behrami, la norvegese Stjernesund e la padrona di casa Neja Dvornik che ha completato la top8 di giornata a braccetto con Camille Rast.
“Quando si suol dire… riprendiamo da dove abbiamo lasciato” sono state le parole di Sofia Goggia a fine gara. “Sono davvero contenta del risultato, mi resta solo un po’ di rammarico per la prima manche, se avessi sciato sciolta come nei giorni scorsi in allenamento avrei potuto avere meno distacco al traguardo. Nella seconda sono scesa più libera e a parte l’inspiegabile impuntata alla quartultima porta sono davvero contenta. Avrei firmato anche di questo risultato. Nei giorni scorsi ci siamo allenati sul Monte Zoncolan con le svedesi e vedevo che ero leggermente dietro alla Hector e sapevo di sciare forte. Ho talmente tanto lavoro da fare anche a livello di set up a livello di gigante che prendo quello che viene, gara per gara, restando concentrata, senza pensare a cose troppe in là. Voglio ringraziare il mio allenatore Luca Agazzi con cui ho intrapreso un percorso importante sotto la supervisione del dt Gianluca Rulfi. Dopo la prima manche ci siamo detti di essere grati e felici per quello che possiamo fare dopo l’infortunio. Nella risalita prima della seconda manche mi ha detto “Siamo come al Palio di Siena, cavallo di rincorsa”. Ed allora che Palio di Siena sia, ho detto a me stessa”.
Come sottolineato in precedenza, sono ben cinque le azzurre a punti: Lara Della Mea (+3″96) si è mossa bene tra le porte larghe, confermando anche nella seconda manche il 19esimo posto di metà gara; discorso analogo per Asja Zenere che è ventiduesima a 4″34 seguita da Ilaria Ghisalberti (+4″55) che è risalita di sette posizioni nella seconda run; ventottesima invece Roberta Melesi a 5″39.
Lara Della Mea: “Sono contenta, l’ultimo periodo non è stato facile perchè ho avuto qualche problema di salute. Va bene così, ora vediamo domani in slalom”.
Asja Zenere: “Dopo la prima manche mi sono un po’ schiarita le idee; nella seconda mi sono sentita molto meglio ma questa pista purtroppo non è nelle mie corde ma cerco di farmela andare bene, ma non sono troppo contenta”.
Melesi: “Ultimamente in gigante ho poca fiducia: non sono contenta, credo di poter dare molto di più ed allora provo a partire da qui per portare anche in gara quello che mi riesce in allenamento. Ho voglia di mettere gli sci veloci a St. Anton, su una pista che mi piace”.
Non si erano qualificate nella prima manche Giorgia Collomb, Elisa Platino e Marta Bassino; giornata negativa per Federica Brignone, inclinatasi sull’interno in una curva verso destra e scivolata inesorabilmente fuori dal tracciato.
“Sono molto arrabbiata: ho iniziato a scivolare alla quinta porta e da lì mi sono messa sulla difensiva e in queste condizioni se non ti appoggi con convinzione e fiducia rischi di scivolare come è successo a me”.
La vittoria ha consentito ad Hector di conquistare la vetta della classifica generale di Coppa del Mondo e della graduatoria di specialità, sorpassando in quest’ultima Federica Brignone. Nella generale Hector è leader con 407 punti e 24 lunghezze di margine su Rast, con la croata Ljutic terza (356), Brignone è quarta a 356 con Goggia sesta a quota 285. Hector pettorale rosso di gigante con 296 punti mentre Brignone è seconda con 200 a pari merito con Alice Robinson.
Domenica 5 gennaio la tappa di Kranjska Gora si completa con lo slalom: prima manche alle 10, seconda alle 13 con diretta RaiSport ed EuroSport.
Goggia è ottima 5/a nel gigante di Kranjska Gora: “Riprendo da dove ho lasciato”. Dominio per Sara Hector
Il 2025 dello sci alpino si apre nel segno di Sara Hector, dominatrice dell gigante di Kranjska Gora, in Slovenia, ma Sofia Goggia è brillante quinta e dopo l’infortunio riparte dal medesimo piazzamento conquistato nel gennaio scorso a Plan de Coronoes; out nella prima manche invece Federica Brignone, cinque le italiane a punti con Lara Della Mea 19esima, Asja Zenere 22esima, Ilaria Ghisalberti 23esima e Roberta Melesi 28esima.
Troppa Hector per tutte, sulla Podkoren 3 della località slovena. Già nella prima manche la svedese ha lasciato intendere di avere una marcia in più della concorrenza, guadagnando oltre un secondo su tutte le avversarie.
Nella seconda la campionessa olimpica non ha ceduto per prendersi il successo in 1’54″86 con 1″42 sulla diciottenne Lara Colturi, piemnontese d’Albania al primo podio nel massimo circuito in gigante dopo esserci già riuscita in slalom a dicembre. Alle sue spalle, ecco la neozelandese Alice Robinson, staccata di 1″52, seguita dall’austriaca Julia Scheib (+1″89) che grazie al miglior tempo di manche è risalita di nove posizioni.
E quinta, ecco Sofia Goggia. Dodicesima a metà gara, la bergamasca si è inserita nella scia di Scheib nella seconda: secondo miglior tempo di manche per Goggia che è risalita di sette posti per issarsi poco più di mezzo secondo dal podio, riprendendo di fatto il cammino interrotto lo scorso febbraio.
La rimonta nella seconda manche ha permesso all’azzurra di superare Lara Gut Behrami, la norvegese Stjernesund e la padrona di casa Neja Dvornik che ha completato la top8 di giornata a braccetto con Camille Rast.
“Quando si suol dire… riprendiamo da dove abbiamo lasciato” sono state le parole di Sofia Goggia a fine gara. “Sono davvero contenta del risultato, mi resta solo un po’ di rammarico per la prima manche, se avessi sciato sciolta come nei giorni scorsi in allenamento avrei potuto avere meno distacco al traguardo. Nella seconda sono scesa più libera e a parte l’inspiegabile impuntata alla quartultima porta sono davvero contenta. Avrei firmato anche di questo risultato. Nei giorni scorsi ci siamo allenati sul Monte Zoncolan con le svedesi e vedevo che ero leggermente dietro alla Hector e sapevo di sciare forte. Ho talmente tanto lavoro da fare anche a livello di set up a livello di gigante che prendo quello che viene, gara per gara, restando concentrata, senza pensare a cose troppe in là. Voglio ringraziare il mio allenatore Luca Agazzi con cui ho intrapreso un percorso importante sotto la supervisione del dt Gianluca Rulfi. Dopo la prima manche ci siamo detti di essere grati e felici per quello che possiamo fare dopo l’infortunio. Nella risalita prima della seconda manche mi ha detto “Siamo come al Palio di Siena, cavallo di rincorsa”. Ed allora che Palio di Siena sia, ho detto a me stessa”.
Come sottolineato in precedenza, sono ben cinque le azzurre a punti: Lara Della Mea (+3″96) si è mossa bene tra le porte larghe, confermando anche nella seconda manche il 19esimo posto di metà gara; discorso analogo per Asja Zenere che è ventiduesima a 4″34 seguita da Ilaria Ghisalberti (+4″55) che è risalita di sette posizioni nella seconda run; ventottesima invece Roberta Melesi a 5″39.
Lara Della Mea: “Sono contenta, l’ultimo periodo non è stato facile perchè ho avuto qualche problema di salute. Va bene così, ora vediamo domani in slalom”.
Asja Zenere: “Dopo la prima manche mi sono un po’ schiarita le idee; nella seconda mi sono sentita molto meglio ma questa pista purtroppo non è nelle mie corde ma cerco di farmela andare bene, ma non sono troppo contenta”.
Melesi: “Ultimamente in gigante ho poca fiducia: non sono contenta, credo di poter dare molto di più ed allora provo a partire da qui per portare anche in gara quello che mi riesce in allenamento. Ho voglia di mettere gli sci veloci a St. Anton, su una pista che mi piace”.
Non si erano qualificate nella prima manche Giorgia Collomb, Elisa Platino e Marta Bassino; giornata negativa per Federica Brignone, inclinatasi sull’interno in una curva verso destra e scivolata inesorabilmente fuori dal tracciato.
“Sono molto arrabbiata: ho iniziato a scivolare alla quinta porta e da lì mi sono messa sulla difensiva e in queste condizioni se non ti appoggi con convinzione e fiducia rischi di scivolare come è successo a me”.
La vittoria ha consentito ad Hector di conquistare la vetta della classifica generale di Coppa del Mondo e della graduatoria di specialità, sorpassando in quest’ultima Federica Brignone. Nella generale Hector è leader con 407 punti e 24 lunghezze di margine su Rast, con la croata Ljutic terza (356), Brignone è quarta a 356 con Goggia sesta a quota 285. Hector pettorale rosso di gigante con 296 punti mentre Brignone è seconda con 200 a pari merito con Alice Robinson.
Domenica 5 gennaio la tappa di Kranjska Gora si completa con lo slalom: prima manche alle 10, seconda alle 13 con diretta RaiSport ed EuroSport.