Da Are arrivano notizie molto positive per l’Italia: non solo medaglie ma anche assegnazioni importanti. Si è svolto infatti quest’oggi il Consiglio della Federazione Internazionale dello Sci, che aveva in agenda l’organizzazione e la proposta di argomenti da trattare nel meeting di maggio a Dubrovnik. Tra i punti trattati la notizia che la Valle D’Aosta aspettava dal lontano 2016: il ritorno di La Thuile nel calendario di Coppa del Mondo. Prendendo il posto di Méribel nel calendario femminile della stagione 2019/2020, il Circo Bianco in rosa tornerà sulla 3 Franco Berthod sabato 29 febbraio e domenica 1 marzo 2020, rispettivamente con la discesa libera e il superG.

“Esprimiamo grande soddisfazione per questo importante risultato”, dichiara l’Assessore al Turismo e Sport, Laurent Viérin “a cui abbiamo lavorato, in stretta intesa con la federazione e il presidente Roda, in questo ultimo periodo. Un risultato che vede rientrare la Valle a pieno titolo nel circo bianco, obiettivo prioritario che ci eravamo dati, attraverso un lavoro di squadra con il mondo degli sport della neve valdostano,  per riportare la Valle d’Aosta nel grande circuito di Coppa del Mondo. Abbiamo lavorato con determinazione per raggiungere questo prestigioso traguardo e ringraziamo il Presidente federale Flavio Roda per essersi speso in favore della candidatura di La Thuile, assieme al nostro delegato Dante Berthod e i responsabili degli sport invernali valdostani e chi ha lavorato con noi per questo importante traguardo, in particolare Marco Albarello , il presidente Asiva Mosso e Coni Marchiando. Dopo Cogne riavremo anche la località dell’alta valle nel circuito di Coppa del Mondo e ci adopereremo perché diventino tappe fisse e costanti negli anni”.

A La Thuile in questo momento si festeggia e tutto il Comitato Organizzatore esprime grande soddisfazione: il ritorno di La Thuile in calendario conferma quindi quanto realizzato nel 2016. Una tre giorni di gare che aveva portato 20.000 appassionati di sci nella località valdostana, per un tifo che ancora oggi è ricordato da tutte le atlete che hanno affrontato la 3 Franco Berthod con l’abbraccio di una regione intera.