Innerhofer: “Mai smettere di crederci”

20 Gennaio 2017

“È davvero una gara incredibile – dice Christof Innerhofer, nel parterre d’arrivo della Streif -, faccio fatica a crederci. Arrivavo da Santa Caterina, quando sapevo di poter essere il più veloce nella discesa, e poi l’infortunio, per fortuna non troppo grave, e stare a casa a guardare alla televisione le gare, senza sapere se la forma scende oppure no. Sono arrivato qui a Kitz con molti dubbi. Non sapevo quale fosse la mia reale condizione. Ho fatto la prima prova della discesa ed è andata bene, però si sa che la gara è un’altra cosa. Oggi sono partito senza particolari aspettative. Di solito sono molto preciso, chiedo a tutti informazioni, guardo il più possibile il video. Oggi, invece, il mio atteggiamento era diverso. Non mi sono preoccupato di niente. Sono andato in partenza che la gara era già cominciata e ho guardato solo qualche curva della discesa degli altri. Mi sono detto che avrei dovuto fare il meglio che potevo, come faccio ogni giorno e così ho fatto. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto il tempo facevo fatica a crederci. È proprio vero: non bisogna mai smettere di crederci, se hai lavorato duro tutto torna indietro”.

Innerhofer: “Mai smettere di crederci”

20 Gennaio 2017

“È davvero una gara incredibile – dice Christof Innerhofer, nel parterre d’arrivo della Streif -, faccio fatica a crederci. Arrivavo da Santa Caterina, quando sapevo di poter essere il più veloce nella discesa, e poi l’infortunio, per fortuna non troppo grave, e stare a casa a guardare alla televisione le gare, senza sapere se la forma scende oppure no. Sono arrivato qui a Kitz con molti dubbi. Non sapevo quale fosse la mia reale condizione. Ho fatto la prima prova della discesa ed è andata bene, però si sa che la gara è un’altra cosa. Oggi sono partito senza particolari aspettative. Di solito sono molto preciso, chiedo a tutti informazioni, guardo il più possibile il video. Oggi, invece, il mio atteggiamento era diverso. Non mi sono preoccupato di niente. Sono andato in partenza che la gara era già cominciata e ho guardato solo qualche curva della discesa degli altri. Mi sono detto che avrei dovuto fare il meglio che potevo, come faccio ogni giorno e così ho fatto. Quando ho tagliato il traguardo e ho visto il tempo facevo fatica a crederci. È proprio vero: non bisogna mai smettere di crederci, se hai lavorato duro tutto torna indietro”.