Innerhofer: “Pista difficile da sciare, quindi mi piace”. Paris: “Devo ancora imparare bene il tracciato”

26 Dicembre 2014

Le impressioni di alcuni degli azzurri dopo il primo allenamento sulla pista “Deborah Compagnoni” di Santa Caterina Valfurva.

CHRISTOF INNERHOFER, terzo tempo assoluto, a 34 centesimi da Ferstl, e migliore degli azzurri: “E’ una pista difficile da sciare: c’è poca luce e non finisce mai. Però mi piace da matti. Forse perché la schiena non mi ha dato fastidio, anche il raffreddore mi ha lasciato in pace e mi sono trovato molto a mio agio soprattutto nella prima parte del tracciato, preparato benissimo e abbastanza ghiacciato”. Il guaio è che nel primo pomeriggio gli è tornata la febbre, per la verità solo poche linee, ma quanto bastano per consigliarlo di rimanere a letto e magari dare forfait nella seconda prova cronometrata di domani.  

DOMINIK PARIS, un inizio di stagione davvero scoppiettante: tre podi, mai sotto il quinto posto (nel superG di Beaver Creek) nelle sei prove veloci sinora disputate. Pessimista come è nelle sue abitudini: “Proprio non mi ci trovo, non mi piace, forse anche perché ho sbagliato prima dell’ultimo intermedio (in zona Fank) e mi sono quasi fermato. Mi è sembrato di vedere un capriolo, come successe tempo fa a Kristian Ghedina. Ovviamente scherzo. E’ una pista stretta, quasi obbligata nel tracciato, parecchio buia. Servirebbero i fari antinebbia per vederci meglio”. E comunque alla fine tredicesimo e sempre di buon umore.     


Innerhofer: “Pista difficile da sciare, quindi mi piace”. Paris: “Devo ancora imparare bene il tracciato”

26 Dicembre 2014

Le impressioni di alcuni degli azzurri dopo il primo allenamento sulla pista “Deborah Compagnoni” di Santa Caterina Valfurva.

CHRISTOF INNERHOFER, terzo tempo assoluto, a 34 centesimi da Ferstl, e migliore degli azzurri: “E’ una pista difficile da sciare: c’è poca luce e non finisce mai. Però mi piace da matti. Forse perché la schiena non mi ha dato fastidio, anche il raffreddore mi ha lasciato in pace e mi sono trovato molto a mio agio soprattutto nella prima parte del tracciato, preparato benissimo e abbastanza ghiacciato”. Il guaio è che nel primo pomeriggio gli è tornata la febbre, per la verità solo poche linee, ma quanto bastano per consigliarlo di rimanere a letto e magari dare forfait nella seconda prova cronometrata di domani.  

DOMINIK PARIS, un inizio di stagione davvero scoppiettante: tre podi, mai sotto il quinto posto (nel superG di Beaver Creek) nelle sei prove veloci sinora disputate. Pessimista come è nelle sue abitudini: “Proprio non mi ci trovo, non mi piace, forse anche perché ho sbagliato prima dell’ultimo intermedio (in zona Fank) e mi sono quasi fermato. Mi è sembrato di vedere un capriolo, come successe tempo fa a Kristian Ghedina. Ovviamente scherzo. E’ una pista stretta, quasi obbligata nel tracciato, parecchio buia. Servirebbero i fari antinebbia per vederci meglio”. E comunque alla fine tredicesimo e sempre di buon umore.