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Innerhofer: “Sapevo già che avrei avuto il numero 1, la regola non mi piace. Ma ho fatto due errori”
Christof Innerhofer, partito con il pettorale numero 1, non è riuscito ad arrivare al traguardo nel superG di Bormio. Ecco le sue dichiarazioni.
“Sono dispiaciuto perché c’era la possibilità di fare bene. Sapevo già di avere il numero uno quando sono arrivato qui ed è un vero peccato perché diversamente avrei potuto guardare qualcuno, avrei avuto meno dubbi e più sicurezze. Sono tre anni che esiste questa regola (i primi dieci della start list scelgono pettorali dispari dall’1 al 19, il decimo che in questo caso era Innerhofer di fatto non sceglie, n.d.r.) e il decimo al mondo non è mai stato nei primi dieci. Certo, oggi pensavo che avrei fatto bene anche partendo per primo, a differenza di Lake Louise, e invece sono uscito ancora. La regola non mi piace. Volevo rischiare per fare un altro buon risultato, col piede sinistro ho preso un’ondulazione e mi è andata già bene che non sono caduto. Non sentivo spingere lo sci come mi piace, però ho guardato i tempi e in un tratto sono andato più veloce di Mayer. Però ho fatto due errori che non puoi fare se vuoi vincere. Il 2018 è stato comunque un bell’anno”.
Innerhofer: “Sapevo già che avrei avuto il numero 1, la regola non mi piace. Ma ho fatto due errori”
Christof Innerhofer, partito con il pettorale numero 1, non è riuscito ad arrivare al traguardo nel superG di Bormio. Ecco le sue dichiarazioni.
“Sono dispiaciuto perché c’era la possibilità di fare bene. Sapevo già di avere il numero uno quando sono arrivato qui ed è un vero peccato perché diversamente avrei potuto guardare qualcuno, avrei avuto meno dubbi e più sicurezze. Sono tre anni che esiste questa regola (i primi dieci della start list scelgono pettorali dispari dall’1 al 19, il decimo che in questo caso era Innerhofer di fatto non sceglie, n.d.r.) e il decimo al mondo non è mai stato nei primi dieci. Certo, oggi pensavo che avrei fatto bene anche partendo per primo, a differenza di Lake Louise, e invece sono uscito ancora. La regola non mi piace. Volevo rischiare per fare un altro buon risultato, col piede sinistro ho preso un’ondulazione e mi è andata già bene che non sono caduto. Non sentivo spingere lo sci come mi piace, però ho guardato i tempi e in un tratto sono andato più veloce di Mayer. Però ho fatto due errori che non puoi fare se vuoi vincere. Il 2018 è stato comunque un bell’anno”.