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Italiani sul K2 60 anni dopo Compagnoni e Lacedelli. Origone eroico a 8000 metri
Quattro alpinisti italiani hanno raggiunto la vetta del K2, a 8.611 metri, in Pakistan, a 60 anni dalla prima ascensione assoluta realizzata da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. In vetta sono arrivati prima gli altoatesini Tamara Lunger e Nikolaus Gruber, poi il valsesiano Michele Cucchi e infine ingegnere bolognese Giuseppe Pompili. Dopo essere rientrati al Campo 4 a 7.900 metri, dove hanno trascorso la notte, hanno cominciato la discesa.
Della spedizione faceva parte anche il recordman della velocità sugli sci (252,454 km/h), la guida alpina Simone Origone, che si è prodigato in un’operazione di soccorso a 8 mila metri di quota sulle pendici del K2. Simone, dopo aver rinunciato all’attacco della vetta nel corso della spedizione italo-pachistana, promossa da EvK2Cnr in occasione del 60/o anniversario della prima ascensione assoluta compiuta dagli italiani, è intervenuto in aiuto del compagno pakistano Muhammad Hassan che si era sentito male sopra il campo 4. Grazie al supporto medico telefonico con Annalisa Cogo, ricercatrice EvK2CNR, Origone e Daniele Nardi, hanno potuto effettuare i primi interventi. Origone ha poi praticato iniezioni e ossigeno al pakistano che era in edema e l’ha trasportato da campo 4 a campo 3, dove rimarranno fino a questa mattina.
La spedizione era partita il 14 giugno e aveva raggiunto il campo base dopo due settimane. Poi la lunga attesa prima della ascesa finale che resterà memorabile, come lo rimarrà anche il gesto eroico di Simone Origone
Italiani sul K2 60 anni dopo Compagnoni e Lacedelli. Origone eroico a 8000 metri
Quattro alpinisti italiani hanno raggiunto la vetta del K2, a 8.611 metri, in Pakistan, a 60 anni dalla prima ascensione assoluta realizzata da Achille Compagnoni e Lino Lacedelli. In vetta sono arrivati prima gli altoatesini Tamara Lunger e Nikolaus Gruber, poi il valsesiano Michele Cucchi e infine ingegnere bolognese Giuseppe Pompili. Dopo essere rientrati al Campo 4 a 7.900 metri, dove hanno trascorso la notte, hanno cominciato la discesa.
Della spedizione faceva parte anche il recordman della velocità sugli sci (252,454 km/h), la guida alpina Simone Origone, che si è prodigato in un’operazione di soccorso a 8 mila metri di quota sulle pendici del K2. Simone, dopo aver rinunciato all’attacco della vetta nel corso della spedizione italo-pachistana, promossa da EvK2Cnr in occasione del 60/o anniversario della prima ascensione assoluta compiuta dagli italiani, è intervenuto in aiuto del compagno pakistano Muhammad Hassan che si era sentito male sopra il campo 4. Grazie al supporto medico telefonico con Annalisa Cogo, ricercatrice EvK2CNR, Origone e Daniele Nardi, hanno potuto effettuare i primi interventi. Origone ha poi praticato iniezioni e ossigeno al pakistano che era in edema e l’ha trasportato da campo 4 a campo 3, dove rimarranno fino a questa mattina.
La spedizione era partita il 14 giugno e aveva raggiunto il campo base dopo due settimane. Poi la lunga attesa prima della ascesa finale che resterà memorabile, come lo rimarrà anche il gesto eroico di Simone Origone