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Klaebo strapazza tutti nella sprint di Ruka. Pellegrino si ferma in semifinale. Haegstroem fra le donne
Dominio di Johannes Hoesflot Klaebo nella sprint maschile classica di Ruka. Il campione norvegese chiude con il tempo di 2’25″25, staccando il compagno di squadra Erik Valnes di 2″01 e il finalndese Lauri Vourinen per 3″70.
La gara femminile va alla svedese Johanna Hagstroem in 2’49″95, davanti alla norvegese Julie Myhre a 38 centesimi e alla compagna di squadra Maja Dahlqvist a 83.
Gran lotta quella di Federico Pellegrino, brillantemente passato ai quarti e in piena battaglia anche in semifinale. L’attacco classico del valdostano sull’ultima salita aveva avuto successo e Pellegrino si era presentato in testa sul rettifilo finale. Ma il ritorno dello svedese Marcus Grate e del norvegese Even Northug lasciano il capitano azzurro fuori dalla finale per 7 centesimi. La semifinale è stata piuttosto lenta, perché molto tattica nella prima parte e quindi nessuna speranza di ripescaggio per il poliziotto di Nus.
Fuori ai quarti entrambe le azzurre qualificate per le fasi finali. Caterina Ganz, in terza batteria, si difende molto bene sulle salite, fino ad arrivare alle spalle delle due battistrada e cercare di giocarsi il posto in semifinale. Alla fine la trentina rimane terza, ma appare competitiva. Storia analoga per Nicole Monsorno, in quinta batteria, che combatte ma rimane al terzo posto, fuori dalle semifinali per mezzo secondo.
Fra gli uomini esce ai quarti Michael Hellweger, che ha cercato di tenere il gruppo fino alla salita finale, ma poi ha dovuto cedere nel finale, chiudendo al quinto posto la sua batteria, mentre Francesco De Fabiani non aveva superato lo scoglio delle qualificazioni.
Klaebo strapazza tutti nella sprint di Ruka. Pellegrino si ferma in semifinale. Haegstroem fra le donne
Dominio di Johannes Hoesflot Klaebo nella sprint maschile classica di Ruka. Il campione norvegese chiude con il tempo di 2’25″25, staccando il compagno di squadra Erik Valnes di 2″01 e il finalndese Lauri Vourinen per 3″70.
La gara femminile va alla svedese Johanna Hagstroem in 2’49″95, davanti alla norvegese Julie Myhre a 38 centesimi e alla compagna di squadra Maja Dahlqvist a 83.
Gran lotta quella di Federico Pellegrino, brillantemente passato ai quarti e in piena battaglia anche in semifinale. L’attacco classico del valdostano sull’ultima salita aveva avuto successo e Pellegrino si era presentato in testa sul rettifilo finale. Ma il ritorno dello svedese Marcus Grate e del norvegese Even Northug lasciano il capitano azzurro fuori dalla finale per 7 centesimi. La semifinale è stata piuttosto lenta, perché molto tattica nella prima parte e quindi nessuna speranza di ripescaggio per il poliziotto di Nus.
Fuori ai quarti entrambe le azzurre qualificate per le fasi finali. Caterina Ganz, in terza batteria, si difende molto bene sulle salite, fino ad arrivare alle spalle delle due battistrada e cercare di giocarsi il posto in semifinale. Alla fine la trentina rimane terza, ma appare competitiva. Storia analoga per Nicole Monsorno, in quinta batteria, che combatte ma rimane al terzo posto, fuori dalle semifinali per mezzo secondo.
Fra gli uomini esce ai quarti Michael Hellweger, che ha cercato di tenere il gruppo fino alla salita finale, ma poi ha dovuto cedere nel finale, chiudendo al quinto posto la sua batteria, mentre Francesco De Fabiani non aveva superato lo scoglio delle qualificazioni.