Gioia Fischnaller: “Sono il più grande”. March: “Peccato, sono arrivato vicinissimo alla medaglia”

22 Gennaio 2015

La prima medaglia d’oro della carriera in un Mondiale non si scorda facilmente, soprattutto se la vinci a 35 anni e arriva dopo una carriera che ti ha visto mettere al collo altre tre medaglie iridate, salire per tre volte sul podio nella classifica di parallelo di Coppa del mondo e conquistare 24 podi nella sfera di cristallo con 10 vittorie individuali.

“Non c’è un segreto ma piuttosto tanta esperienza – commenta il nuovo campione del mondo di Kreischberg -. Oggi mi sono sentito bene in partenza e ad ogni porta sapevo di potere rischiare il massimo, senza paura di sbagliare. E’ un bel vantaggio stare bene mentalmente, sono felice anche se faccio un po’ fatica a capire cosa ho combinato. A Bad Gastein nell’ultima tappa di Coppa del mondo mi sono ancora fatto un po’ male al legamento del ginocchio, ma i fisioterapisti hanno svolto un gran lavoro questa settimana per rimettermi in piedi. In finale sono arrivato con un gran male ma le mie motivazioni sono state superiori. Il destino mi ha voluto legare a Kreischberg: quindici anni fa qui esordii in coppa conquistando piazzandomi all’ottavo posto, e sempre qui ho colto il risultato più importante della carriera. Devo fare i complimenti al nostro staff, sapere che alle spalle c’è gente che fa di tutto per farti sentire meglio è importante, e la gara odierna ha dimostrato che quando un giorno smetterò, avremo le spalle coperte da giovani all’altezza. Venerdì ho un’altra opportunità in slalom, con questa vittoria mi sono tolto un gran peso perchè le Olimpiadi di Sochi erano andate male, ho dimostrato di essere un grande. Posso continuare fino alle Olimpiadi del 2018 in Corea, punterò alla mia quinta partecipazione e poi potrò finalmente ritirarmi”.

Continua il direttore sportivo Cesare Pisoni: “Fischnaller è stato una macchina, ha gestito i dolori e la concorrenza nel modo più intelligente, ha dimostrato di essere il più forte snowboarder italiano della storia. E come lui sono andati fortissimo anche gli altri ragazzi, March meriterebbe il giusto riconoscimento di una carriera svolta sempre ai massimi livelli, Mick e Felicetti sono giovani che stanno imparando in fretta. Venerdì ci presenteremo nel gigante col morale alto per i risultati di questi giorni e soprattutto senza pressione, ma siamo in grado di fare ancora molto bene”.

Aaron March, quarto dopo una giornata vissuta ai massimi livelli. “Mi rimane un pizzico di delusione ma lo sport è fatto così. Sono riuscito di nuovo a concentrarmi sulle qualifiche dove quest’anno stavo facendo un po’ fatica, in semifinale contro Sobolev non mi sembrava di avere fatto una brutta manche, sono uscito senza commettere errori. Nella finalina per il bronzo ho cominciato molto bene ma sapevo che sul piano sarei stato più lento di Marguc. Così sul muro ho dovuto rischiare, sono entrato diretto in una porta e la tavvola mi è un po’ scivolata via. Venerdì darò il massimo nel gigante parallelo anche se non mi aspetto moltissimo”.

 

Per l’Italia si tratta della medaglia numero otto nella storia dei Mondiali, la prima d’oro nella specialità. Di seguito il quadro delle presenze sul podio.

 

2015 Lachtal AUT PSL 1. FISCHNALLER Roland (ITA) 2. SOBOLEV Andrey (RUS) 3. MARGUC Rok (SLO)

2015 Kreischberg AUT SBX 1. MATTEOTTI Luca (ITA) 2. HILL Kevin (CAN) 3. BAUMGARTNER Nick (USA)

2013 Stoneham CAN PGS 1. KARL Benjamin (AUT) 2. FISCHNALLER Roland (ITA) 3. WILD Vic (RUS) 2011 La Molina SPA PGS 1. KARL Benjamin (AUT) 2. MARGUC Rok (SLO) 3. FISCHNALLER Roland (ITA)

2001 Mad. Campiglio ITA PGS 1. ANDERSON Jasey Jay (CAN) 2. KOSIR Dejan (SLO) 3. FEICHTER Walter (ITA)

1997 San Candido ITA PSL 1. JACOBY Mike (USA) 2. MESSNER Elmar (ITA) 3. KROSCHEWSKI Bernd (GER)

1997 San Candido ITA GS 1. PRUGGER Thomas (ITA) 2. JACOBY Mike (USA) 3. PRICE Ian (USA) 1996 Lienz AUT PSL 1. RUDIFERIA Ivo (ITA) 2. KRUG Rainer (GER) 3. PRAMSTALLER Helmut (AUT)

Gioia Fischnaller: “Sono il più grande”. March: “Peccato, sono arrivato vicinissimo alla medaglia”

22 Gennaio 2015

La prima medaglia d’oro della carriera in un Mondiale non si scorda facilmente, soprattutto se la vinci a 35 anni e arriva dopo una carriera che ti ha visto mettere al collo altre tre medaglie iridate, salire per tre volte sul podio nella classifica di parallelo di Coppa del mondo e conquistare 24 podi nella sfera di cristallo con 10 vittorie individuali.

“Non c’è un segreto ma piuttosto tanta esperienza – commenta il nuovo campione del mondo di Kreischberg -. Oggi mi sono sentito bene in partenza e ad ogni porta sapevo di potere rischiare il massimo, senza paura di sbagliare. E’ un bel vantaggio stare bene mentalmente, sono felice anche se faccio un po’ fatica a capire cosa ho combinato. A Bad Gastein nell’ultima tappa di Coppa del mondo mi sono ancora fatto un po’ male al legamento del ginocchio, ma i fisioterapisti hanno svolto un gran lavoro questa settimana per rimettermi in piedi. In finale sono arrivato con un gran male ma le mie motivazioni sono state superiori. Il destino mi ha voluto legare a Kreischberg: quindici anni fa qui esordii in coppa conquistando piazzandomi all’ottavo posto, e sempre qui ho colto il risultato più importante della carriera. Devo fare i complimenti al nostro staff, sapere che alle spalle c’è gente che fa di tutto per farti sentire meglio è importante, e la gara odierna ha dimostrato che quando un giorno smetterò, avremo le spalle coperte da giovani all’altezza. Venerdì ho un’altra opportunità in slalom, con questa vittoria mi sono tolto un gran peso perchè le Olimpiadi di Sochi erano andate male, ho dimostrato di essere un grande. Posso continuare fino alle Olimpiadi del 2018 in Corea, punterò alla mia quinta partecipazione e poi potrò finalmente ritirarmi”.

Continua il direttore sportivo Cesare Pisoni: “Fischnaller è stato una macchina, ha gestito i dolori e la concorrenza nel modo più intelligente, ha dimostrato di essere il più forte snowboarder italiano della storia. E come lui sono andati fortissimo anche gli altri ragazzi, March meriterebbe il giusto riconoscimento di una carriera svolta sempre ai massimi livelli, Mick e Felicetti sono giovani che stanno imparando in fretta. Venerdì ci presenteremo nel gigante col morale alto per i risultati di questi giorni e soprattutto senza pressione, ma siamo in grado di fare ancora molto bene”.

Aaron March, quarto dopo una giornata vissuta ai massimi livelli. “Mi rimane un pizzico di delusione ma lo sport è fatto così. Sono riuscito di nuovo a concentrarmi sulle qualifiche dove quest’anno stavo facendo un po’ fatica, in semifinale contro Sobolev non mi sembrava di avere fatto una brutta manche, sono uscito senza commettere errori. Nella finalina per il bronzo ho cominciato molto bene ma sapevo che sul piano sarei stato più lento di Marguc. Così sul muro ho dovuto rischiare, sono entrato diretto in una porta e la tavvola mi è un po’ scivolata via. Venerdì darò il massimo nel gigante parallelo anche se non mi aspetto moltissimo”.

 

Per l’Italia si tratta della medaglia numero otto nella storia dei Mondiali, la prima d’oro nella specialità. Di seguito il quadro delle presenze sul podio.

 

2015 Lachtal AUT PSL 1. FISCHNALLER Roland (ITA) 2. SOBOLEV Andrey (RUS) 3. MARGUC Rok (SLO)

2015 Kreischberg AUT SBX 1. MATTEOTTI Luca (ITA) 2. HILL Kevin (CAN) 3. BAUMGARTNER Nick (USA)

2013 Stoneham CAN PGS 1. KARL Benjamin (AUT) 2. FISCHNALLER Roland (ITA) 3. WILD Vic (RUS) 2011 La Molina SPA PGS 1. KARL Benjamin (AUT) 2. MARGUC Rok (SLO) 3. FISCHNALLER Roland (ITA)

2001 Mad. Campiglio ITA PGS 1. ANDERSON Jasey Jay (CAN) 2. KOSIR Dejan (SLO) 3. FEICHTER Walter (ITA)

1997 San Candido ITA PSL 1. JACOBY Mike (USA) 2. MESSNER Elmar (ITA) 3. KROSCHEWSKI Bernd (GER)

1997 San Candido ITA GS 1. PRUGGER Thomas (ITA) 2. JACOBY Mike (USA) 3. PRICE Ian (USA) 1996 Lienz AUT PSL 1. RUDIFERIA Ivo (ITA) 2. KRUG Rainer (GER) 3. PRAMSTALLER Helmut (AUT)