La nuova sfida di Guadagnini alla guida della squadra femminile: “Abbiamo la maturità per aumentare le nostre ambizioni”

10 Maggio 2016

Dopo cinque anni dedicati al Comitato Trentino, Matteo Guadagnini torna a collaborare con la Federazione Italiana Sport Invernali nel ruolo di capo allenatore della squadra femminile di Coppa del mondo. Una responsabilità importante per il 54enne di Predazzo (Tn), il quale vanta una lunga carriera cominciata a metà degli anni ’90 con la velocità maschile che già allora era guidata da Alberto Ghidoni, per poi passare al team del gigante nel 2002 dopo un paio di anni di pausa, gruppo col quale è rimasto fino al 2011. Ora inizia per lui una sfida inedita alla guida di un movimento che nella passata stagione ha dato segnali di forte crescita e che vede il ritorno della squadra di polivalenti. “E’ la prima volta in carriera che allenerò un gruppo femminile così importante – spiega -, sarà una sfida ulteriormente appassionante. A livello organizzativo mi sembra che la macchina funzioni bene, quest’anno la Federazione ha deciso di dare maggiore assistenza alle sei atlete che hanno mostrato sul campo di meritare un’ulteriore attenzione. Si tratterà di allenare la qualità, per cui questo nuovo gruppo avrà modo di prepararsi in tre differenti discipline e si confronterà costantemente con le discipline tecniche e della velocità. La strada della polivalenza è segnata, dobbiamo soltanto seguirla. Sono fiducioso perchè il lavoro delle scorse stagioni sta dando buoni frutti. Davanti abbiamo avversarie come Anna Fenninger, Lindsey Vonn, Lara Gut e Mikaela Shiffrin che sono logicamente favorite per la classifica generale, ma disponiamo di nomi che quasi in tutte le discipline possono lottare per la vittoria, è il nostro obiettivo per la prossima stagione”.

Discorso diverso invece per lo slalom, dove è stato programmato un progetto che darà i suoi frutti solamente fra qualche anno. “E’ un settore dove dobbiamo costruire in prospettiva, investendo dal basso su alcune giovani che gradatamente verranno inserite su livelli più alti, seguendo il principio della verticalità, ossia della collaborazione fra i vari gruppi”. Confermata la tendenza durante l’estate a concentrarsi sull’attività a secco (“cominceremo a sciare veramente sulle nevi sudamericane dove sappiamo che il programma bene o male riusciamo sempre a portarlo a termine, il primo team a partire sarà quello delle polivalenti il 4 settembre”), non rimane che allenarsi con la giusta ambizione: “Mi aspetto continuità di rendimento, tante delle nostre hanno la maturità per aumentare le loro ambizioni, ci aspettiamo che lo facciano. Brignone ha la qualità per trascinare le compagne”.    

La nuova sfida di Guadagnini alla guida della squadra femminile: “Abbiamo la maturità per aumentare le nostre ambizioni”

10 Maggio 2016

Dopo cinque anni dedicati al Comitato Trentino, Matteo Guadagnini torna a collaborare con la Federazione Italiana Sport Invernali nel ruolo di capo allenatore della squadra femminile di Coppa del mondo. Una responsabilità importante per il 54enne di Predazzo (Tn), il quale vanta una lunga carriera cominciata a metà degli anni ’90 con la velocità maschile che già allora era guidata da Alberto Ghidoni, per poi passare al team del gigante nel 2002 dopo un paio di anni di pausa, gruppo col quale è rimasto fino al 2011. Ora inizia per lui una sfida inedita alla guida di un movimento che nella passata stagione ha dato segnali di forte crescita e che vede il ritorno della squadra di polivalenti. “E’ la prima volta in carriera che allenerò un gruppo femminile così importante – spiega -, sarà una sfida ulteriormente appassionante. A livello organizzativo mi sembra che la macchina funzioni bene, quest’anno la Federazione ha deciso di dare maggiore assistenza alle sei atlete che hanno mostrato sul campo di meritare un’ulteriore attenzione. Si tratterà di allenare la qualità, per cui questo nuovo gruppo avrà modo di prepararsi in tre differenti discipline e si confronterà costantemente con le discipline tecniche e della velocità. La strada della polivalenza è segnata, dobbiamo soltanto seguirla. Sono fiducioso perchè il lavoro delle scorse stagioni sta dando buoni frutti. Davanti abbiamo avversarie come Anna Fenninger, Lindsey Vonn, Lara Gut e Mikaela Shiffrin che sono logicamente favorite per la classifica generale, ma disponiamo di nomi che quasi in tutte le discipline possono lottare per la vittoria, è il nostro obiettivo per la prossima stagione”.

Discorso diverso invece per lo slalom, dove è stato programmato un progetto che darà i suoi frutti solamente fra qualche anno. “E’ un settore dove dobbiamo costruire in prospettiva, investendo dal basso su alcune giovani che gradatamente verranno inserite su livelli più alti, seguendo il principio della verticalità, ossia della collaborazione fra i vari gruppi”. Confermata la tendenza durante l’estate a concentrarsi sull’attività a secco (“cominceremo a sciare veramente sulle nevi sudamericane dove sappiamo che il programma bene o male riusciamo sempre a portarlo a termine, il primo team a partire sarà quello delle polivalenti il 4 settembre”), non rimane che allenarsi con la giusta ambizione: “Mi aspetto continuità di rendimento, tante delle nostre hanno la maturità per aumentare le loro ambizioni, ci aspettiamo che lo facciano. Brignone ha la qualità per trascinare le compagne”.