La squadra azzurra studia il tiro all’università di Salisburgo

27 Luglio 2012

Giornata interessante per la nazionale di Coppa del mondo e di Coppa Europa di biathlon maschile in ritiro in questi giorni nell’austriaca Obertilliach. Il gruppo diretto da Fabrizio Curtaz si è recato presso l’università di Salisburgo, ospite del centro di ricerca olimpico austriaco, per una serie di test al tiro.

I vari Christian De Lorenzi, Pietro Dutto, Lukas Hofer, Dominik Windisch, Markus Windisch, Michael Galassi, Christian Martinelli e Riccardo Romani hanno eseguito delle prove che sono state esaminate nel dettaglio con strumenti di elevata precisione, utili per rilevare la coordinazione e i gradi di stabilità delle posizioni terra e piedi. Allo stesso tempo sono stati verificati i punti di forza della tecnica di tiro e delle aree di miglioramento su cui impostare i prossimi allenamenti dei nostri atleti.

“E’ stata una prova molto utile dalla quale abbiamo imparato tanti piccoli indicazioni che ci torneranno utili in futuro – spiega Curtaz -. Ormai le gare sono decise da tanti piccolissimi particolari, non dobbiamo lasciare nulla al caso”.

La squadra azzurra studia il tiro all’università di Salisburgo

27 Luglio 2012

Giornata interessante per la nazionale di Coppa del mondo e di Coppa Europa di biathlon maschile in ritiro in questi giorni nell’austriaca Obertilliach. Il gruppo diretto da Fabrizio Curtaz si è recato presso l’università di Salisburgo, ospite del centro di ricerca olimpico austriaco, per una serie di test al tiro.

I vari Christian De Lorenzi, Pietro Dutto, Lukas Hofer, Dominik Windisch, Markus Windisch, Michael Galassi, Christian Martinelli e Riccardo Romani hanno eseguito delle prove che sono state esaminate nel dettaglio con strumenti di elevata precisione, utili per rilevare la coordinazione e i gradi di stabilità delle posizioni terra e piedi. Allo stesso tempo sono stati verificati i punti di forza della tecnica di tiro e delle aree di miglioramento su cui impostare i prossimi allenamenti dei nostri atleti.

“E’ stata una prova molto utile dalla quale abbiamo imparato tanti piccoli indicazioni che ci torneranno utili in futuro – spiega Curtaz -. Ormai le gare sono decise da tanti piccolissimi particolari, non dobbiamo lasciare nulla al caso”.