La stella azzurra che illuminò gli Usa nel 2002: ecco il primo oro olimpico di Armin Zoeggeler

30 Aprile 2020

Salt Lake City, 11 febbraio 2002: Armin Zoeggeler vince l’oro olimpico nella gara individuale di slittino pista artificiale, il primo della sua carriera in una manifestazione a cinque cerchi ed a lungo inseguito. Sì, perchè gli mancava solo quell’alloro per completare una bacheca personale strepitosa dove, all’età di 27 anni, erano già presenti quattro ori tra Mondiali ed Europei seniores. E fa sorridere pensare che è poco se confrontato con quanto poi portato a casa al termine di una carriera strepitosa dove ha toccato vette altissime, forse come nessuno mai prima. Dal 2019 nella Hall of Fame della FIL, il carabiniere nato nel ’74 ha infiammato gli appassionati dello slittino con la sua classe, grazie alla quale è riuscito quasi ovunque a lasciare il segno con discese pressoché perfette.

Proprio quello che è accaduto 18 anni fa nel singolo di Salt Lake City valevole per le Olimpiadi, nel quale l’altoatesino è stato capace di imporre il suo ritmo sin dalla prima delle quattro manche programmate, nonostante a confrontarsi con lui ci fosse tra gli altri un asso come Georg Hackl, tre volte campione olimpico. Il fuoriclasse nato a Merano ha staccato il forte teutonico nella prima run di ben 68 millesimi, un vantaggio non banale e conservato con sapienza fino alla manche conclusiva dove Zoeggeler non ha commesso alcuna defezione legittimando  la medaglia più importante con un tempo super. Lo testimoniano i 329 millesimi rifilati ad Hackl, costretto, si fa per dire, ad accontentarsi dell’argento. Quattro stagioni più tardi, nel 2006, l’azzurro è riuscito a ripetersi a Torino, celebrando così l’ennesimo successo ma dal sapore speciale, poichè centrato nell’Olimpiade di casa. Adesso Armin, unico atleta ad essere andato a podio per sei rassegne olimpiche consecutive, guida la squadra italiana con la speranza di poter presto festeggiare in una manifestazione a cinque cerchi, questa volta da direttore tecnico.

La stella azzurra che illuminò gli Usa nel 2002: ecco il primo oro olimpico di Armin Zoeggeler

30 Aprile 2020

Salt Lake City, 11 febbraio 2002: Armin Zoeggeler vince l’oro olimpico nella gara individuale di slittino pista artificiale, il primo della sua carriera in una manifestazione a cinque cerchi ed a lungo inseguito. Sì, perchè gli mancava solo quell’alloro per completare una bacheca personale strepitosa dove, all’età di 27 anni, erano già presenti quattro ori tra Mondiali ed Europei seniores. E fa sorridere pensare che è poco se confrontato con quanto poi portato a casa al termine di una carriera strepitosa dove ha toccato vette altissime, forse come nessuno mai prima. Dal 2019 nella Hall of Fame della FIL, il carabiniere nato nel ’74 ha infiammato gli appassionati dello slittino con la sua classe, grazie alla quale è riuscito quasi ovunque a lasciare il segno con discese pressoché perfette.

Proprio quello che è accaduto 18 anni fa nel singolo di Salt Lake City valevole per le Olimpiadi, nel quale l’altoatesino è stato capace di imporre il suo ritmo sin dalla prima delle quattro manche programmate, nonostante a confrontarsi con lui ci fosse tra gli altri un asso come Georg Hackl, tre volte campione olimpico. Il fuoriclasse nato a Merano ha staccato il forte teutonico nella prima run di ben 68 millesimi, un vantaggio non banale e conservato con sapienza fino alla manche conclusiva dove Zoeggeler non ha commesso alcuna defezione legittimando  la medaglia più importante con un tempo super. Lo testimoniano i 329 millesimi rifilati ad Hackl, costretto, si fa per dire, ad accontentarsi dell’argento. Quattro stagioni più tardi, nel 2006, l’azzurro è riuscito a ripetersi a Torino, celebrando così l’ennesimo successo ma dal sapore speciale, poichè centrato nell’Olimpiade di casa. Adesso Armin, unico atleta ad essere andato a podio per sei rassegne olimpiche consecutive, guida la squadra italiana con la speranza di poter presto festeggiare in una manifestazione a cinque cerchi, questa volta da direttore tecnico.