Le slalomgigantiste entrano nella fase-2 del ritiro argentino. Magoni: “Facciamo fatica, buon segno per il futuro”

11 Settembre 2013

E’ entrata nella seconda fase la trasferta argentina della squadra femminile delle discipline tecniche. Nello scorso fine settimana si è concluso sulla pista di Ushuaia il primo ciclo di 10 giorni filati di sci molto intensi, che ha affaticato soprattutto di testa molte delle atlete, molte delle quali reduci da infortuni, che non erano abituate a sciare per così tanti giorni consecutivi.

“Era importante tenere alta la concentrazione come piace a me, distribuendo il lavoro fra gigante e slalom secondo le caratteristiche di ciascuna atleta – racconta il responsabile Livio Magoni -. Le ragazze magari faticheranno in questa fase, ma ce la faranno e ne trarranno beneficio durante l’inverno”. Il tecnico bergamasco è attento a qualsiasi fase di una giornata tipo. “Dalla partenza alla tecnica, persino le informazioni del pre-gara possono essere importanti – continua -. Ci concentreremo pure sulla ricognizione, cercando di trascurare meno cose possibili”.

Dopo una giornata di riposo, è scattata la fase-due che prevede altri sei giorni sul Cerro Castor. “Le ragazze stanno bene, Karbon è in ripresa dal suo ultimo infortunio, Fanchini Nadia gestisce le sue ginocchia saltando un giro ogni 3-4 giorni. Le condizioni della neve sono ottime e il meteo buono. nei prossimi giorni parteciperemo a due giganti valevoli per la South American Cup con alcune atlete fra cui Federica Brignone, Chiara Costazza e qualche altra che decideremo nelle prossime ore”.

Le slalomgigantiste entrano nella fase-2 del ritiro argentino. Magoni: “Facciamo fatica, buon segno per il futuro”

11 Settembre 2013

E’ entrata nella seconda fase la trasferta argentina della squadra femminile delle discipline tecniche. Nello scorso fine settimana si è concluso sulla pista di Ushuaia il primo ciclo di 10 giorni filati di sci molto intensi, che ha affaticato soprattutto di testa molte delle atlete, molte delle quali reduci da infortuni, che non erano abituate a sciare per così tanti giorni consecutivi.

“Era importante tenere alta la concentrazione come piace a me, distribuendo il lavoro fra gigante e slalom secondo le caratteristiche di ciascuna atleta – racconta il responsabile Livio Magoni -. Le ragazze magari faticheranno in questa fase, ma ce la faranno e ne trarranno beneficio durante l’inverno”. Il tecnico bergamasco è attento a qualsiasi fase di una giornata tipo. “Dalla partenza alla tecnica, persino le informazioni del pre-gara possono essere importanti – continua -. Ci concentreremo pure sulla ricognizione, cercando di trascurare meno cose possibili”.

Dopo una giornata di riposo, è scattata la fase-due che prevede altri sei giorni sul Cerro Castor. “Le ragazze stanno bene, Karbon è in ripresa dal suo ultimo infortunio, Fanchini Nadia gestisce le sue ginocchia saltando un giro ogni 3-4 giorni. Le condizioni della neve sono ottime e il meteo buono. nei prossimi giorni parteciperemo a due giganti valevoli per la South American Cup con alcune atlete fra cui Federica Brignone, Chiara Costazza e qualche altra che decideremo nelle prossime ore”.