Magoni dopo lo slalom femminile di Zagabria: “La squadra ha reagito bene”

05 Gennaio 2015

Dopo la prova negativa di Kuehtai, è arrivata la prova del riscatto per le azzurre dello slalom che hanno dato una risposta convincente al responsabile Livio Magoni. Tre piazzate nelle quindici rappresentano un buon punto di partenza per la restante prove fra i pali stretti di Flachau del 13 gennaio che ancora manca prima dell’appuntamento iridato di Vail. “Arrivavamo da una trasferta difficile come quella di Kuehtai e dovevamo immediatamente rimettere in ordine le cose sia dal punto di vista tecnico che psicologico – spiega Magoni -. Avevamo l’obbligo di sostenere le ragazze, quindi ci abbiamo messo ancor più sincerita’ e passione nel lavoro proposto in questi giorni. Il nostro credo è mai fermarsi ma reagire. In Croazia è stato fatto un bel lavoro da parte di tutti perchè sono stati individuati in fretta i problemi e trovate le soluzioni. La pista era barratissima ma con un bel grip, quindi anche con numeri alti ci si poteva esprimere, le ragazze la hanno intepretata bene”.

“Nonostante questo rimane sempre un po’ di amaro in bocca per alcuni errori come quelli di Chiara Costazza in entrambe le frazioni, l’inforcata di Manuela Moelgg e l’uscita di Nicole Agnelli che era praticamente certa della qualifica per la seconda manche. Chiara mi è piaciuta perchè ha ritrovato la sciata di Are ed e’ stata concreta, mi dispiace perchè poteva raggiungere un altro risultato ma ha preso il primo gruppo e per ora va bene. Moelgg ha avuto problemi problemi di grip e nella seconda manche e’ partita per fare la manche forte. L’inforcata non ci voleva ma riesce comunque a mantenersi nelle 30 per Flachau. Ho visto una Curtoni buona solo a tratti nella prima e una seconda molto più concreta e cinica, ha fatto uno step in alto. Federica Brignone è stata bravissima, noi ci abbiamo sempre creduto anche in slalom, lei lo ha dimostrato. Nicole Agnelli è stata brava come tecnica e facile in qualifica ma completamente insufficiente nella tattica di gara e in Coppa questo si paga caro”.

Magoni dopo lo slalom femminile di Zagabria: “La squadra ha reagito bene”

05 Gennaio 2015

Dopo la prova negativa di Kuehtai, è arrivata la prova del riscatto per le azzurre dello slalom che hanno dato una risposta convincente al responsabile Livio Magoni. Tre piazzate nelle quindici rappresentano un buon punto di partenza per la restante prove fra i pali stretti di Flachau del 13 gennaio che ancora manca prima dell’appuntamento iridato di Vail. “Arrivavamo da una trasferta difficile come quella di Kuehtai e dovevamo immediatamente rimettere in ordine le cose sia dal punto di vista tecnico che psicologico – spiega Magoni -. Avevamo l’obbligo di sostenere le ragazze, quindi ci abbiamo messo ancor più sincerita’ e passione nel lavoro proposto in questi giorni. Il nostro credo è mai fermarsi ma reagire. In Croazia è stato fatto un bel lavoro da parte di tutti perchè sono stati individuati in fretta i problemi e trovate le soluzioni. La pista era barratissima ma con un bel grip, quindi anche con numeri alti ci si poteva esprimere, le ragazze la hanno intepretata bene”.

“Nonostante questo rimane sempre un po’ di amaro in bocca per alcuni errori come quelli di Chiara Costazza in entrambe le frazioni, l’inforcata di Manuela Moelgg e l’uscita di Nicole Agnelli che era praticamente certa della qualifica per la seconda manche. Chiara mi è piaciuta perchè ha ritrovato la sciata di Are ed e’ stata concreta, mi dispiace perchè poteva raggiungere un altro risultato ma ha preso il primo gruppo e per ora va bene. Moelgg ha avuto problemi problemi di grip e nella seconda manche e’ partita per fare la manche forte. L’inforcata non ci voleva ma riesce comunque a mantenersi nelle 30 per Flachau. Ho visto una Curtoni buona solo a tratti nella prima e una seconda molto più concreta e cinica, ha fatto uno step in alto. Federica Brignone è stata bravissima, noi ci abbiamo sempre creduto anche in slalom, lei lo ha dimostrato. Nicole Agnelli è stata brava come tecnica e facile in qualifica ma completamente insufficiente nella tattica di gara e in Coppa questo si paga caro”.