Manfred Moelgg ha detto stop: a Flachau l’ultima gara del campione di San Vigilio di Marebbe

06 Marzo 2022

Manfred Moelgg ha detto stop. Lo slalom notturno di Flachau del prossimo 9 marzo sarà la sua 329esima partenza in Coppa del mondo e anche l’ultima. Dopo venti, intense stagioni nel circuito maggiore, che sono valse al 39enne finanziere di San Vigilio di Marebbe il ruolo di “capitano” della Nazionale italiana è arrivato il momento di chiudere questa lunga parentesi della sua vita.

Una storia lunghissima, fatta di tante gioie e qualche momento difficile, dai quali il campione marebbano è sempre uscito a testa alta. Come dall’ultimo in ordine temporale: la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro nel gigante di Adelboden del 2020. Già allora qualcuno parlava di carriera finita, e invece Manfred si è rimesso di nuovo in piedi, tornando a competere ad alto livello.

Il suo debutto in Coppa del mondo risale al 12 gennaio 2003, nello slalom di Bormio, e i primi punti arrivano con il quinto posto nello slalom di Campiglio dello stesso anno, alla sesta gara in Coppa della carriera. Quindi arrivano anche i primi punti in gigante, nel 2004, a Flachau, grazie a un nono posto.

Non bisogna attendere molto per il primo podio in slalom, che arriva con il 2° posto del 27 gennaio 2004 nella classica di Schladming. Più faticoso invece il primo podio in gigante, che però arriva con il 2° posto dell’8 dicembre 2007 a Bad Kleinkirchheim.

Sono 3 le vittorie in Coppa della carriera di Moelgg, sempre in slalom: a Kranjska Gora nel 2008, a Garmisch nel 2009 e a Zagabria nel 2017. Tre successi che fanno parte degli splendidi 20 podi complessivi: un numero di tutto rispetto.
Indimenticabile la vittoria della Coppa del mondo di slalom nel 2008, quando fu premiato, a Bormio, con Denise Karbon, vincitrice lo stesso anno della Coppa di gigante femminile.

Ma nella ricca carriera di Moelgg ci sono anche 16 gare ai Mondiali, con 3 preziose medaglie: l’argento in slalom di Are 2007, il bronzo in slalom di Garmisch 2011, e il bronzo fortemente voluto in gigante a Schladming 2013.
Manfred ha preso parte a 4 Olimpiadi fra il 2006 e il 2018, vantando il 7° posto in slalom a Whistler, quale miglior risultato.

Al di là dei numeri, però, Manfred Moelgg è stato un atleta sempre tenace e competitivo. Non ha mai mollato, neppure quando il mal di schiena lo attanagliava, ritagliandosi l’immagine di “capitano coraggioso”, capace anche di guidare la squadra nei momenti più complicati, con idee e parole chiare. Il suo sorriso beffardo ha sempre nascosto un carattere e una volontà di ferro, dimostrata sui campi di gara di tutto il mondo.

Ora, per Manfred, è arrivato il momento di salutare l’agonismo e per la Federazione Italiana Sport Invernali quello di ringraziarlo per tutto ciò che ha saputo fare. Ma, ne siamo certi, Manfred Moelgg lo rivedremo presto, perché la sua passione è per la neve e per la montagna (oltre che per la bici) e non ne resterà a lungo lontano.

Ma ecco il saluto di “Manni”:
“È arrivato il giorno! Mercoledì a Flachau farò la mia ultima gara di Coppa del mondo. Scrivo queste parole con una sensazione strana, ma comunque con un gran sorriso. Sono stati anni fantastici, nei quali ho potuto fare quello che mi piaceva da quando ero bambino! È difficile spiegare le emozioni che provo e proverò in questi giorni.
Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato, appoggiato e sopportato in questi anni. Grazie alla mia famiglia alle Fiamme Gialle, alla Fisi e soprattutto a tutti voi che avete fatto un gran tifo!! Spero vi siete divertiti, perché io mi sono divertito un mondo. Ci vediamo in partenza per un’ ultima volta.
Grazie di cuore
Manfred

 

Manfred Moelgg ha detto stop: a Flachau l’ultima gara del campione di San Vigilio di Marebbe

06 Marzo 2022

Manfred Moelgg ha detto stop. Lo slalom notturno di Flachau del prossimo 9 marzo sarà la sua 329esima partenza in Coppa del mondo e anche l’ultima. Dopo venti, intense stagioni nel circuito maggiore, che sono valse al 39enne finanziere di San Vigilio di Marebbe il ruolo di “capitano” della Nazionale italiana è arrivato il momento di chiudere questa lunga parentesi della sua vita.

Una storia lunghissima, fatta di tante gioie e qualche momento difficile, dai quali il campione marebbano è sempre uscito a testa alta. Come dall’ultimo in ordine temporale: la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro nel gigante di Adelboden del 2020. Già allora qualcuno parlava di carriera finita, e invece Manfred si è rimesso di nuovo in piedi, tornando a competere ad alto livello.

Il suo debutto in Coppa del mondo risale al 12 gennaio 2003, nello slalom di Bormio, e i primi punti arrivano con il quinto posto nello slalom di Campiglio dello stesso anno, alla sesta gara in Coppa della carriera. Quindi arrivano anche i primi punti in gigante, nel 2004, a Flachau, grazie a un nono posto.

Non bisogna attendere molto per il primo podio in slalom, che arriva con il 2° posto del 27 gennaio 2004 nella classica di Schladming. Più faticoso invece il primo podio in gigante, che però arriva con il 2° posto dell’8 dicembre 2007 a Bad Kleinkirchheim.

Sono 3 le vittorie in Coppa della carriera di Moelgg, sempre in slalom: a Kranjska Gora nel 2008, a Garmisch nel 2009 e a Zagabria nel 2017. Tre successi che fanno parte degli splendidi 20 podi complessivi: un numero di tutto rispetto.
Indimenticabile la vittoria della Coppa del mondo di slalom nel 2008, quando fu premiato, a Bormio, con Denise Karbon, vincitrice lo stesso anno della Coppa di gigante femminile.

Ma nella ricca carriera di Moelgg ci sono anche 16 gare ai Mondiali, con 3 preziose medaglie: l’argento in slalom di Are 2007, il bronzo in slalom di Garmisch 2011, e il bronzo fortemente voluto in gigante a Schladming 2013.
Manfred ha preso parte a 4 Olimpiadi fra il 2006 e il 2018, vantando il 7° posto in slalom a Whistler, quale miglior risultato.

Al di là dei numeri, però, Manfred Moelgg è stato un atleta sempre tenace e competitivo. Non ha mai mollato, neppure quando il mal di schiena lo attanagliava, ritagliandosi l’immagine di “capitano coraggioso”, capace anche di guidare la squadra nei momenti più complicati, con idee e parole chiare. Il suo sorriso beffardo ha sempre nascosto un carattere e una volontà di ferro, dimostrata sui campi di gara di tutto il mondo.

Ora, per Manfred, è arrivato il momento di salutare l’agonismo e per la Federazione Italiana Sport Invernali quello di ringraziarlo per tutto ciò che ha saputo fare. Ma, ne siamo certi, Manfred Moelgg lo rivedremo presto, perché la sua passione è per la neve e per la montagna (oltre che per la bici) e non ne resterà a lungo lontano.

Ma ecco il saluto di “Manni”:
“È arrivato il giorno! Mercoledì a Flachau farò la mia ultima gara di Coppa del mondo. Scrivo queste parole con una sensazione strana, ma comunque con un gran sorriso. Sono stati anni fantastici, nei quali ho potuto fare quello che mi piaceva da quando ero bambino! È difficile spiegare le emozioni che provo e proverò in questi giorni.
Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato, appoggiato e sopportato in questi anni. Grazie alla mia famiglia alle Fiamme Gialle, alla Fisi e soprattutto a tutti voi che avete fatto un gran tifo!! Spero vi siete divertiti, perché io mi sono divertito un mondo. Ci vediamo in partenza per un’ ultima volta.
Grazie di cuore
Manfred