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Matteo Marsaglia verso l’inizio di stagione: “Curioso di mettermi all’opera”
Matteo Marsaglia sarà uno dei nove azzurri che prenderanno parte al gigante di apertura della stagione a Soelden. Il piemontese di origini laziali ha modificato in accordo con lo staff tecnico la preparazione estiva, concentrandosi maggiormente sulle porte larghe e sul supergigante, senza tuttavia tralasciare la discesa. In questi giorni è impegnato a Moelltal con il resto della squadra delle discipline tecniche.
“E’ stata un’estate vissuta per lungo tempo sugli sci – racconta -, una cinquantina di giornate passate fra Stelvio, Les Deux Alpes e Ushuaia, dove sono riuscito a fare un po’ di tutto. In Argentina ho trascorso il primo periodo coi gigantisti, poi mi sono trasferito coi velocisti anche se il meteo non ci ha assistito molto. Mi sono concentrato soprattutto sui tratti filanti, che da sempre sono il mio tallone d’achille, mi ha consentito di trovare un setting migliore rispetto al passato. E poi ho avuto la fortuna di confrontarmi con grandi campioni come Aksel Lund Svindal e Hannes Reichelt, un’esperienza molto utile”.
Contrariamente al passato, Matteo esordirà quest’anno sin dal gigante sul Rettenbach. “Sarà la seconda volta, a Soelden corsi due anni fa ma in quella occasione fu quasi un…esperimento. Stavolta sono molto più convinto, saranno molto importanti i prossimi giorni di allenamento per rifinire gli ultimi dettagli, fortunatamente la schiena mi ha permesso di lavorare senza problemi per tutta l’estate e sono curioso di vedermi all’opera”.
Matteo Marsaglia verso l’inizio di stagione: “Curioso di mettermi all’opera”
Matteo Marsaglia sarà uno dei nove azzurri che prenderanno parte al gigante di apertura della stagione a Soelden. Il piemontese di origini laziali ha modificato in accordo con lo staff tecnico la preparazione estiva, concentrandosi maggiormente sulle porte larghe e sul supergigante, senza tuttavia tralasciare la discesa. In questi giorni è impegnato a Moelltal con il resto della squadra delle discipline tecniche.
“E’ stata un’estate vissuta per lungo tempo sugli sci – racconta -, una cinquantina di giornate passate fra Stelvio, Les Deux Alpes e Ushuaia, dove sono riuscito a fare un po’ di tutto. In Argentina ho trascorso il primo periodo coi gigantisti, poi mi sono trasferito coi velocisti anche se il meteo non ci ha assistito molto. Mi sono concentrato soprattutto sui tratti filanti, che da sempre sono il mio tallone d’achille, mi ha consentito di trovare un setting migliore rispetto al passato. E poi ho avuto la fortuna di confrontarmi con grandi campioni come Aksel Lund Svindal e Hannes Reichelt, un’esperienza molto utile”.
Contrariamente al passato, Matteo esordirà quest’anno sin dal gigante sul Rettenbach. “Sarà la seconda volta, a Soelden corsi due anni fa ma in quella occasione fu quasi un…esperimento. Stavolta sono molto più convinto, saranno molto importanti i prossimi giorni di allenamento per rifinire gli ultimi dettagli, fortunatamente la schiena mi ha permesso di lavorare senza problemi per tutta l’estate e sono curioso di vedermi all’opera”.