Matteotti: “Un oro per Lollo. Questa pista perfetta per le mie caratteristiche”

16 Gennaio 2015

Luca Matteotti si aggira per i corridoi della sala stampa di Kreischberg con la medaglia d’oro in tasca. Il primo successo importante della carriera arriva cinque anni dopo il suo trionfo in Coppa del mondo che sembrava aprirgli le porte del paradiso, nel mezzo invece un paio di brutti infortuni che ne hanno ritardato la crescita, prima dell’esplosione sulla pista austriaca. “Due brutti infortuni alla caviglia e al ginocchio destro mi sono costati tanto – racconta oggi il venticinquenne alpino valdostano -, ma stavolta ho trovato una pista che si adatta perfettamente alle mie caratteristiche. Il mio fisico leggero (i compagni di squadra lo chiamano simpaticamente “spillo”, ndr) mi consente su questi tracciati tecnici di fare la differenza, invece sulle piste facili gli avversari con maggiore peso riescono a starmi davanti”.

Luca racconta la sua prova: “Nelle run ottavi e quarti non ho avuto posizioni di partenza facili, invece in semifinale e finale ho potuto scegliere e le cose sonod ecisamente migliorate. Così asono riuscito a condurre il ritmo e i risultati si sono visti. Dopo un anno e mezzo in cui ho faticato tantissimo, sono tornato ad uno stato di forma buono. In questo momento non realizzo ancora bene ciò che ho fatto, provo soltanto estrema felicità e soddisfazione, penso di avere dimostrato cio’ che posso fare ma allo stesso tempo sappiamo che posso e devo migliorare anche in altre condizioni, per cui c’è tanto da lavorare”. La dedica odierna è speciale, come testimonia la scritta sul casco: “Il mio pensiero va a Lorenzo Catapano, il nostro compagno della squadra B che sta affrontando una prova ben più importante della nostra”. Matteotti ricorda quando cavalcò la prima tavola a quattro anni: “I miei genitori gestivano un ristorante a Rhemes Notre Dame, io per aspettarli cominciai a surfare con altri amici e da allora non più smesso”. Buon viaggio, campione!

Matteotti: “Un oro per Lollo. Questa pista perfetta per le mie caratteristiche”

16 Gennaio 2015

Luca Matteotti si aggira per i corridoi della sala stampa di Kreischberg con la medaglia d’oro in tasca. Il primo successo importante della carriera arriva cinque anni dopo il suo trionfo in Coppa del mondo che sembrava aprirgli le porte del paradiso, nel mezzo invece un paio di brutti infortuni che ne hanno ritardato la crescita, prima dell’esplosione sulla pista austriaca. “Due brutti infortuni alla caviglia e al ginocchio destro mi sono costati tanto – racconta oggi il venticinquenne alpino valdostano -, ma stavolta ho trovato una pista che si adatta perfettamente alle mie caratteristiche. Il mio fisico leggero (i compagni di squadra lo chiamano simpaticamente “spillo”, ndr) mi consente su questi tracciati tecnici di fare la differenza, invece sulle piste facili gli avversari con maggiore peso riescono a starmi davanti”.

Luca racconta la sua prova: “Nelle run ottavi e quarti non ho avuto posizioni di partenza facili, invece in semifinale e finale ho potuto scegliere e le cose sonod ecisamente migliorate. Così asono riuscito a condurre il ritmo e i risultati si sono visti. Dopo un anno e mezzo in cui ho faticato tantissimo, sono tornato ad uno stato di forma buono. In questo momento non realizzo ancora bene ciò che ho fatto, provo soltanto estrema felicità e soddisfazione, penso di avere dimostrato cio’ che posso fare ma allo stesso tempo sappiamo che posso e devo migliorare anche in altre condizioni, per cui c’è tanto da lavorare”. La dedica odierna è speciale, come testimonia la scritta sul casco: “Il mio pensiero va a Lorenzo Catapano, il nostro compagno della squadra B che sta affrontando una prova ben più importante della nostra”. Matteotti ricorda quando cavalcò la prima tavola a quattro anni: “I miei genitori gestivano un ristorante a Rhemes Notre Dame, io per aspettarli cominciai a surfare con altri amici e da allora non più smesso”. Buon viaggio, campione!