Max Blardone: “Divento papà, non potevo deludere”

18 Dicembre 2012

Blardone è un fiume in piena dopo la sesta vittoria in carriera, la seconda sulla Gran Risa, per un totale di 21 podi in Coppa del mondo.
“Non potevo fare brutta figura – dice Max scherzando – visto che ad aprile divento papà e qui in Badia c’è tutta la mia famiglia con la mia fidanzata Simona”.
“Mi sentivo in condizione, con la giusta tensione ed avevo le stesse sensazioni del 2009, quando avevo vinto qui per l’ultima volta. Sono partito nella prima manche con l’obiettivo di concentrare il distacco dal primo, e nella seconda sono partito per vincere, come faccio sempre”.
“Nella carriera di ogni atleta, di ogni sport, c’è un momento in cui tutto viene facile e c’è un momento difficile. Lo scorso anno per me è stato veramente terribile, però ho cercato di concentrarmi sui miei errori. Mi sono studiato a fondo, soprattutto a video, e ho cercato la miglior posizione, quella che mi permettesse di andare più forte. Ci sono stati dei segnali di risveglio negli ultimi tempi, ma è proprio nei giorni precedenti la gara della Badia che ho ritrovato il feeling migliore. Ci ho creduto fino in fondo e oggi sono davvero conento perché è arrivato il risultato più importante”.

“Mi piacerebbe continuare la carriera fino al 2018, perché no?”, prosegue Blardone, “Però magari per il momento dico che proseguo fino al 2014 e poi vedo come va. Fisicamente sono a posto e la voglia di voncere non l’ho ancora smarrita. Ora sono più maturo e ho acquisito una maggiore capacità di capire quello che va e quello che non va. Nel circuito ci sono alteti che vanno fortissimo, Ted Ligety sopra a tutti. Molto probabile che sarà lui a vincere la coppa di specialità quest’anno. Però, io gioco le mie carte: Adelboden è una pista che mi piace, mi piace Kraniska Gora, tutte le altre in calendario sono nuove per tutti, quindi staremo a vedere”.

Max Blardone: “Divento papà, non potevo deludere”

18 Dicembre 2012

Blardone è un fiume in piena dopo la sesta vittoria in carriera, la seconda sulla Gran Risa, per un totale di 21 podi in Coppa del mondo.
“Non potevo fare brutta figura – dice Max scherzando – visto che ad aprile divento papà e qui in Badia c’è tutta la mia famiglia con la mia fidanzata Simona”.
“Mi sentivo in condizione, con la giusta tensione ed avevo le stesse sensazioni del 2009, quando avevo vinto qui per l’ultima volta. Sono partito nella prima manche con l’obiettivo di concentrare il distacco dal primo, e nella seconda sono partito per vincere, come faccio sempre”.
“Nella carriera di ogni atleta, di ogni sport, c’è un momento in cui tutto viene facile e c’è un momento difficile. Lo scorso anno per me è stato veramente terribile, però ho cercato di concentrarmi sui miei errori. Mi sono studiato a fondo, soprattutto a video, e ho cercato la miglior posizione, quella che mi permettesse di andare più forte. Ci sono stati dei segnali di risveglio negli ultimi tempi, ma è proprio nei giorni precedenti la gara della Badia che ho ritrovato il feeling migliore. Ci ho creduto fino in fondo e oggi sono davvero conento perché è arrivato il risultato più importante”.

“Mi piacerebbe continuare la carriera fino al 2018, perché no?”, prosegue Blardone, “Però magari per il momento dico che proseguo fino al 2014 e poi vedo come va. Fisicamente sono a posto e la voglia di voncere non l’ho ancora smarrita. Ora sono più maturo e ho acquisito una maggiore capacità di capire quello che va e quello che non va. Nel circuito ci sono alteti che vanno fortissimo, Ted Ligety sopra a tutti. Molto probabile che sarà lui a vincere la coppa di specialità quest’anno. Però, io gioco le mie carte: Adelboden è una pista che mi piace, mi piace Kraniska Gora, tutte le altre in calendario sono nuove per tutti, quindi staremo a vedere”.