Merighetti: “Che grinta! Ho gettato il cuore oltre l’ostacolo”. Plancker: “Dada ha fatto vedere di quale pasta è fatta”

12 Gennaio 2013

Daniela Merighetti piange di felicità al traguardo della difficile discesa sulla pista di St. Anton. La 31enne bresciana è finalmente riuscita a rompere il ghiaccio in questa stagione consegnando alla squadra femminile il primo podio della stagione in Coppa del mondo, il quarto in carriera dopo il successo di Cortina dell’anno scorso, il secondo posto nel gigante di Are nel 2003 e il terzo nel supergigante di Bansko sempre della passata stagione.

“E’ stata una liberazione – spiega la bresciana delle Fiamme Gialle -, ho dato veramente tutto, non credo di essere mai stata così cattiva in gara. Non sono mai stata così contenta di essere battuta per 7 centesimi, stavolta però contava soprattutto raggiungere il podio. Avevo ottimi materiali, il mio skiman Nicolò Concari ha fatto un lavoro eccellente, il secondo posto darà veramente tanta carica a tutta la squadra che aveva bisogno come il pane di un risultato del genere per restituire entusiasmo all’ambiente”.

Dada è convinta di non avere fatto la migliore prova della carriera sotto il profilo tecnico, ma in questa occasione contava altro: “Avevo un pettorale un po’ alto su questa neve diventata veramente molle, c’era tanto segno. Ma oggi bisognava mettere in pista tanta grinta e io l’ho fatto in maniera incredibile, gettando il cuore oltre l’ostacolo”.

Raimund Plancker ritrova il sorriso: “Dada ha fatto finalmente vedere ciò che è capace di fare – spiega il direttore tecnico -. La pista era completamente diversa dalla prova, le ragazze hanno dato tutto quello che avevano in corpo, qualcuna di loro ha faticato ad adattarsi a queste condizioni ma ci hanno messo impegno. Sono tutte molto vicine, bastavano pochi decimi e si guadagnavano dieci posizioni. Questo podio è un premio per le ragazze e per il lavoro che hanno svolto con costanza, ultimamente non ci credevano sempre perchè avevano troppa fretta di fare risultato, sono contento anche per lo staff tecnico che non ha mai alzatola testa.

David Fill, allenatore resposnabile della velocità: “Merighetti ha scelto una delle piste più toste per fare risultato, è stata brava pur sbagliando tanto, ha spinto come si deve. Mi è piaciuta ababstanza anche Marsaglia, ma ho visto in tutte l’atteggiamento giusto. Credo che abbiamo fatto un importante passo in avanti, è presto per parlare di svolta, però è fuori di dubbio che la fiducia dopo questa gara sia cresciuta”.

Merighetti: “Che grinta! Ho gettato il cuore oltre l’ostacolo”. Plancker: “Dada ha fatto vedere di quale pasta è fatta”

12 Gennaio 2013

Daniela Merighetti piange di felicità al traguardo della difficile discesa sulla pista di St. Anton. La 31enne bresciana è finalmente riuscita a rompere il ghiaccio in questa stagione consegnando alla squadra femminile il primo podio della stagione in Coppa del mondo, il quarto in carriera dopo il successo di Cortina dell’anno scorso, il secondo posto nel gigante di Are nel 2003 e il terzo nel supergigante di Bansko sempre della passata stagione.

“E’ stata una liberazione – spiega la bresciana delle Fiamme Gialle -, ho dato veramente tutto, non credo di essere mai stata così cattiva in gara. Non sono mai stata così contenta di essere battuta per 7 centesimi, stavolta però contava soprattutto raggiungere il podio. Avevo ottimi materiali, il mio skiman Nicolò Concari ha fatto un lavoro eccellente, il secondo posto darà veramente tanta carica a tutta la squadra che aveva bisogno come il pane di un risultato del genere per restituire entusiasmo all’ambiente”.

Dada è convinta di non avere fatto la migliore prova della carriera sotto il profilo tecnico, ma in questa occasione contava altro: “Avevo un pettorale un po’ alto su questa neve diventata veramente molle, c’era tanto segno. Ma oggi bisognava mettere in pista tanta grinta e io l’ho fatto in maniera incredibile, gettando il cuore oltre l’ostacolo”.

Raimund Plancker ritrova il sorriso: “Dada ha fatto finalmente vedere ciò che è capace di fare – spiega il direttore tecnico -. La pista era completamente diversa dalla prova, le ragazze hanno dato tutto quello che avevano in corpo, qualcuna di loro ha faticato ad adattarsi a queste condizioni ma ci hanno messo impegno. Sono tutte molto vicine, bastavano pochi decimi e si guadagnavano dieci posizioni. Questo podio è un premio per le ragazze e per il lavoro che hanno svolto con costanza, ultimamente non ci credevano sempre perchè avevano troppa fretta di fare risultato, sono contento anche per lo staff tecnico che non ha mai alzatola testa.

David Fill, allenatore resposnabile della velocità: “Merighetti ha scelto una delle piste più toste per fare risultato, è stata brava pur sbagliando tanto, ha spinto come si deve. Mi è piaciuta ababstanza anche Marsaglia, ma ho visto in tutte l’atteggiamento giusto. Credo che abbiamo fatto un importante passo in avanti, è presto per parlare di svolta, però è fuori di dubbio che la fiducia dopo questa gara sia cresciuta”.