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Momenti di gloria -2- Elena Fanchini, doppietta sul podio dopo 8 anni di digiuno
Secondo appuntamento per i lettori di fisi.org con “Momenti di gloria”, rubrica in cui riviviamo le grandi imprese vissute dai nostri protagonisti degli sport invernali nel corso della passata stagione di competizioni.
Dura otto anni e 114 gare il digiuno da podio in Coppa del mondo di Elena Fanchini. La bresciana delle Fiamme Gialle, che nel 2005 aveva strabiliato il mondo con l’argento iridato nella discesa di Santa Caterina Valfurva e la vittoria a sorpresa a Lake Louise, si ripropone ai massimi livelli proprio nelle due gare che hanno aperto la stagione 2013/14, conquistando due terzi posti consecutivi sulla pista Raptor di Beaver Creek alla fine di novembre e sulla Mens Olympic canadese all’inizio di dicembre che rimarranno gli unici podi dell’Italia al femminile in tutta l’annata, e cancellando anni di sofferenze cominciate nel 2008 con la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro durante un allenamento in Austria
A Beaver Creek Elena Fanchini si piazza alle spalle della svizzera Lara Gut e di Tina Weirather, staccata di 98 centesimi dalla vincitrice, su un percorso che per metà sarà lo stesso che nel prossimo febbraio metterà in palio il titolo mondiale e che richiede grandi doti di scorrevolezza. Si ripete nemmeno una settimana dopo in Canada, stavolta dietro alla tedecsa Maria Hefl-Riesch e alla svizzera Marianne Kaufmann-Abderhalden. Mai prima di quel momento Elena era riuscita in carriera a salire sul podio per due volte in una sola stagione di competizioni. La sua annata si concluderà con il decimo posto nella classifica finale della specialità (miglior piazzamento in carriera) e il dodicesimo posto nella discesa olimpica di Sochi.
Momenti di gloria -2- Elena Fanchini, doppietta sul podio dopo 8 anni di digiuno
Secondo appuntamento per i lettori di fisi.org con “Momenti di gloria”, rubrica in cui riviviamo le grandi imprese vissute dai nostri protagonisti degli sport invernali nel corso della passata stagione di competizioni.
Dura otto anni e 114 gare il digiuno da podio in Coppa del mondo di Elena Fanchini. La bresciana delle Fiamme Gialle, che nel 2005 aveva strabiliato il mondo con l’argento iridato nella discesa di Santa Caterina Valfurva e la vittoria a sorpresa a Lake Louise, si ripropone ai massimi livelli proprio nelle due gare che hanno aperto la stagione 2013/14, conquistando due terzi posti consecutivi sulla pista Raptor di Beaver Creek alla fine di novembre e sulla Mens Olympic canadese all’inizio di dicembre che rimarranno gli unici podi dell’Italia al femminile in tutta l’annata, e cancellando anni di sofferenze cominciate nel 2008 con la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro durante un allenamento in Austria
A Beaver Creek Elena Fanchini si piazza alle spalle della svizzera Lara Gut e di Tina Weirather, staccata di 98 centesimi dalla vincitrice, su un percorso che per metà sarà lo stesso che nel prossimo febbraio metterà in palio il titolo mondiale e che richiede grandi doti di scorrevolezza. Si ripete nemmeno una settimana dopo in Canada, stavolta dietro alla tedecsa Maria Hefl-Riesch e alla svizzera Marianne Kaufmann-Abderhalden. Mai prima di quel momento Elena era riuscita in carriera a salire sul podio per due volte in una sola stagione di competizioni. La sua annata si concluderà con il decimo posto nella classifica finale della specialità (miglior piazzamento in carriera) e il dodicesimo posto nella discesa olimpica di Sochi.