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Norvegia dominante nel GS di Soelden, vittoria a Steen Olsen. Ottimo quinto Vinatzer, in rimonta
Norvegia dominante nel primo gigante maschile di Coppa a Soelden. Con lo stile aggressivo, ma pulito che li distingue, gli scandinavi mettono tre atleti sul podio, con il quarto (anche se ormai ha cambiato bandiera) appena sotto. Vince per la seconda volta in carriera uno splendido Alexander Steen Olsen con il tempo di 2’09″50, seguito da un ritrovato Henrik Kristoffersen, apparso molto più pulito dello scorso anno e staccato di 65 centesimi dal compagno di squadra. Terzo è Atle Lie McGrath, ad un solo centesimo dal proprio capitano.
Al quarto posto uno straripante (e danzante) Lucas Pinheiro Braathen, già bravo a qualificarsi nella prima con il numero 41, ma eccezionale nella seconda, facendo registrare il miglior parziale che gli vale il recupero di 15 posizioni, fino al quarto posto finale a 24 centesimi dal podio. E’ del tutto evidente che il brasiliano-norvegese è già pronto per tornare alla vittoria, dopo un anno di pausa.
Ottimo quinto posto, e miglior risultato della carriera eguagliato, per Alex Vinatzer, decisamente più convincente nella seconda manche rispetto alla prima e in recupero di 8 posizioni, grazie al quarto tempo della seconda frazione. Il gardenese ha ormai trovato continuità fra le porte larghe e gli manca solo un piccolo passo per salire sul podio di specialità.
Bella prima manche per Luca De Aliprandini, in linea con i migliori nella parte alta e sul difficile muro del Rettenbach. Il trentino ha lasciato qualcosa di troppo nella seconda ma ha comunque chiuso al decimo posto con 1″56 di ritardo da Steen Olsen. Giovanni Borsotti fa meglio nella seconda e recupera quattro posizioni chiudendo 19/o. Non si erano qualificati Filippo Della Vite, Hannes Zingerle e Simon Talacci.
Non c’è in classifica Marco Odermatt, scivolato sul muro nella prima manche quando aveva i migliori parziali e quindi fuori dalla gara, esattamente come gli era capitato alle Finali di Saalbach dello scorso marzo.
Tra le tante sorprese e attese di questa prima gara, emerge una certezza: Marcel Hirscher è tornato in pista dopo cinque anni dal ritiro e non per fare passerella. La sua è una prova convincente, naturalmente ancora non competitiva al massimo livello, ma il supercampione, che ora gareggia per l’Olanda, è partito con il piglio giusto, poi è rimasto un po’ largo sulle porte del muro e ha lasciato qualche decimo nel finale. Ma il suo 23/o posto è già un risultato eclatante.
“Sono stato molto più cattivo nella prima parte – ha detto Vinatzer -. Ad inizio muro avrei potuto essere ancora più incisivo, ma non si vedeva molto bene. Il quinto posto è un buon piazzamento, è buono il tempo di manche della seconda. E’ bello essere lì a giocarsela con i migliori”.
“L’obiettivo era quello di fare due buone manche – le parole di De Aliprandini -, vedo Vinatzer che è lì davanti e la voglia aumenta. Si lavora per arrivare al top. Ma non ho niente da recriminarmi sulla parte tecnica, magari sul finale si. Siamo partiti con il piede giusto: arriveranno anche le mie piste”.
“Decisamente migliore la seconda manche – ha detto Borsotti -, sono riuscito ad interpretare molto meglio il muro. Vado via con buone sensazioni, dopo un periodo che non stavo sciando al mio meglio, sono contento di averlo fatto oggi e ora continuerò a lavorare per cercare di togliermi qualche soddisfazione in più”.
“Non ho sofferto, ma pensavo di fidarmi di più – ha detto Della Vite -, invece ero molto alto di linea. Poi mi sono incastrato nella posta, ma anche la prima parte non era buona. Adesso c’è un po’ di pausa e proverò a ritrovare il miglior feeling”.
Ordine d’arrivo 1a manche GS maschile Soelden (Aut)
Norvegia dominante nel GS di Soelden, vittoria a Steen Olsen. Ottimo quinto Vinatzer, in rimonta
Norvegia dominante nel primo gigante maschile di Coppa a Soelden. Con lo stile aggressivo, ma pulito che li distingue, gli scandinavi mettono tre atleti sul podio, con il quarto (anche se ormai ha cambiato bandiera) appena sotto. Vince per la seconda volta in carriera uno splendido Alexander Steen Olsen con il tempo di 2’09″50, seguito da un ritrovato Henrik Kristoffersen, apparso molto più pulito dello scorso anno e staccato di 65 centesimi dal compagno di squadra. Terzo è Atle Lie McGrath, ad un solo centesimo dal proprio capitano.
Al quarto posto uno straripante (e danzante) Lucas Pinheiro Braathen, già bravo a qualificarsi nella prima con il numero 41, ma eccezionale nella seconda, facendo registrare il miglior parziale che gli vale il recupero di 15 posizioni, fino al quarto posto finale a 24 centesimi dal podio. E’ del tutto evidente che il brasiliano-norvegese è già pronto per tornare alla vittoria, dopo un anno di pausa.
Ottimo quinto posto, e miglior risultato della carriera eguagliato, per Alex Vinatzer, decisamente più convincente nella seconda manche rispetto alla prima e in recupero di 8 posizioni, grazie al quarto tempo della seconda frazione. Il gardenese ha ormai trovato continuità fra le porte larghe e gli manca solo un piccolo passo per salire sul podio di specialità.
Bella prima manche per Luca De Aliprandini, in linea con i migliori nella parte alta e sul difficile muro del Rettenbach. Il trentino ha lasciato qualcosa di troppo nella seconda ma ha comunque chiuso al decimo posto con 1″56 di ritardo da Steen Olsen. Giovanni Borsotti fa meglio nella seconda e recupera quattro posizioni chiudendo 19/o. Non si erano qualificati Filippo Della Vite, Hannes Zingerle e Simon Talacci.
Non c’è in classifica Marco Odermatt, scivolato sul muro nella prima manche quando aveva i migliori parziali e quindi fuori dalla gara, esattamente come gli era capitato alle Finali di Saalbach dello scorso marzo.
Tra le tante sorprese e attese di questa prima gara, emerge una certezza: Marcel Hirscher è tornato in pista dopo cinque anni dal ritiro e non per fare passerella. La sua è una prova convincente, naturalmente ancora non competitiva al massimo livello, ma il supercampione, che ora gareggia per l’Olanda, è partito con il piglio giusto, poi è rimasto un po’ largo sulle porte del muro e ha lasciato qualche decimo nel finale. Ma il suo 23/o posto è già un risultato eclatante.
“Sono stato molto più cattivo nella prima parte – ha detto Vinatzer -. Ad inizio muro avrei potuto essere ancora più incisivo, ma non si vedeva molto bene. Il quinto posto è un buon piazzamento, è buono il tempo di manche della seconda. E’ bello essere lì a giocarsela con i migliori”.
“L’obiettivo era quello di fare due buone manche – le parole di De Aliprandini -, vedo Vinatzer che è lì davanti e la voglia aumenta. Si lavora per arrivare al top. Ma non ho niente da recriminarmi sulla parte tecnica, magari sul finale si. Siamo partiti con il piede giusto: arriveranno anche le mie piste”.
“Decisamente migliore la seconda manche – ha detto Borsotti -, sono riuscito ad interpretare molto meglio il muro. Vado via con buone sensazioni, dopo un periodo che non stavo sciando al mio meglio, sono contento di averlo fatto oggi e ora continuerò a lavorare per cercare di togliermi qualche soddisfazione in più”.
“Non ho sofferto, ma pensavo di fidarmi di più – ha detto Della Vite -, invece ero molto alto di linea. Poi mi sono incastrato nella posta, ma anche la prima parte non era buona. Adesso c’è un po’ di pausa e proverò a ritrovare il miglior feeling”.
Ordine d’arrivo 1a manche GS maschile Soelden (Aut)